In casa di Alice e di Mohamed i carabinieri trovarono la bandiera del Califfato. Conosceza e collaborazione essenziali

Il tenente colonnello Rocco Italiano
Nello specifico l'informazione arrivò all'aliquota appositamente istituita dal comandante provinciale, tenente colonnello Rocco Italiano, per approfondire la conoscenza della realtà islamica sul nostro territorio e per testare la fondatezza della presunta minaccia terroristica di stampo confessionale, tramite opera informativa di prevenzione. Costanti dunque negli ultimi anni i controlli e i contatti con i diversi centri islamici del territorio. E proprio la segnalazione dell'assenza ripetuta di Alice e Mohamed dalle ricorrenze religiose che avevano sempre visto la loro presenza è stata interpretata come un campanello d'allarme con il sospetto circa il loro allontanamento da Bulgiaco poi confermato dalla madre della ragazza, sentita dai militari della caserma di Costa Masnaga.
Ecco dunque le basi per un primo accesso nell'appartamento dei due nel corso del quale sono state rinvenute una bandiera della stato islamico - in bella mostra - e una foto del califfo Al Baghdadi, leader dell'ISIS, elementi quest'ultimi che hanno dato corpo a quelli che in origine erano solo sospetti legati alla radicalizzazione della fede dei due. Da qui il passaggi degli atti, per competenza al Ros e dalla procura di Lecco -inizialmente investita della questione - alla procura distrettuale di Milano che ha poi coordinato il lavoro intrapreso anche dalla Digos lariana, facendo convergere in un unico faldone due attività inizialmente distinte. E l'esito odierno ha dimostrato che l'unione fa davvero la forza.
