Lecco, il dr. Mininni parla di disturbi dell'udito: 'è indispensabile la diagnosi nei neonati'
E' un senso complesso ma fondamentale, che ci permette di avere una piena vita sociale: stiamo parlando dell'udito, "protagonista" giovedì pomeriggio del secondo appuntamento del ciclo di incontri dedicato alla "cultura della salute" e al tema della prevenzione, organizzato per il terzo anno consecutivo dalla Azienda Ospedaliera, oggi Azienda Socio-Sanitaria Territoriale, di Lecco con i medici e gli specialisti del Manzoni
I dati non lasciano dubbi. L'indebolimento dell'apparato uditivo è un disturbo piuttosto comune nelle persone anziane, infatti una persona su tre, oltre i 65 anni, ne soffre. Le cause sono diverse, alcune dovute a fattori congeniti o ereditari ed altri dovuti a particolari infezioni che possono essere trattate, molto spesso, con antibiotici o con particolari interventi chirurgici.
Secondo l'organizzazione mondiale della sanità, in tutto il nostro pianeta oltre 360 milioni di persone nel mondo, di cui 32 milioni bambini, ha una perdita di udito che causa disabilità.
Le funzioni dell'udito sono di fondamentale importanza: "serve per comunicare, ci dà coscienza di vivere il mondo che ci circonda, ha funzione di allarme (per questo funziona anche quando dormiamo) e così via. Tanto che i disturbi sono classificati dall'Oms come "handicap sociali", considerandoli anche più seri delle malattie della vista".
Anche all'Ospedale Manzoni già nei primissimi giorni di vita viene fatto un apposito screening che permette di individuare possibili disfunzioni uditive già nei neonati.
"Il mio nipotino - ha ammesso una delle "spettatrici" - inizialmente è risultato positivo. Fortunatamente un secondo esame ha smentito il primo ma sono stati veramente giorni di angoscia e ansia quelli che abbiamo vissuto...".
Ad esempio con l'impianto di appositi "orecchi bionici" che sono cosa ben diversa rispetto ai "normali" apparecchi acustici diffusi soprattutto tra i più anziani: "La protesi acustica si "limita" a fare da amplificatore. L'impianto cocleare invece converte i segnali acustici in segnali elettrici che stimolano direttamente il nervo acustico; in tal modo il paziente percepirà nuovamente i suoni".
Altri disturbi dell'udito possono essere anche acufeni (ovvero rumori come fischi, ronzii, fruscii, pulsazioni ecc. che l'orecchio percepisce come fastidiosi a tal punto da influire sulla qualità della vita del soggetto che ne è affetto) o il cosiddetto "fullness auricolare" che comporta una sensazione di ovattamento.
"La prevenzione è importante e passa anche attraverso una buona dieta, equilibrata e povera di grassi: ad esempio bisognerebbe mangiare meno formaggio e più pesce. Evitando poi il fumo e l'alcol" ha concluso il dottor Mininni.
Giovedì 12 maggio Alessandro Terruzzi, medico della Struttura di Neurologia dell'Ospedale di Via dell'Eremo, illustrerà e risponderà alle domande e alle curiosità dei cittadini interessati a saperne di più su emicrania e mal di testa (cause, effetti, trattamenti).
Il ciclo di incontri si concluderà giovedì 26 maggio: Fabrizio Parente, Direttore della Struttura di Endoscopia dell'ASST, parlerà delle malattie digestive più frequenti che rappresentano alcune tra le patologie più diffuse nella popolazione italiana, con gravi ricadute sulla qualità della vita dei malati.
L'iniziativa, al pari degli anni scorsi, è promossa anche grazie al contributo della associazioni ANTEAS, AUSER, ADA e AVPL, ed è finalizzata a fare il punto sui corretti e sani stili di vita e su quei contenuti che possano aiutare a riconoscere i sintomi di patologie a forte impatto sulle persone.
Il dr. Sebastiano Mininni
Per un pomeriggio il dottor Sebastiano Mininni, professionista della Struttura di Otorinolaringoiatria, è "salito" in cattedra al centro civico di Germanedo per spiegare ai cittadini l'importanza della prevenzione anche per il nostro udito.I dati non lasciano dubbi. L'indebolimento dell'apparato uditivo è un disturbo piuttosto comune nelle persone anziane, infatti una persona su tre, oltre i 65 anni, ne soffre. Le cause sono diverse, alcune dovute a fattori congeniti o ereditari ed altri dovuti a particolari infezioni che possono essere trattate, molto spesso, con antibiotici o con particolari interventi chirurgici.
Secondo l'organizzazione mondiale della sanità, in tutto il nostro pianeta oltre 360 milioni di persone nel mondo, di cui 32 milioni bambini, ha una perdita di udito che causa disabilità.
Le funzioni dell'udito sono di fondamentale importanza: "serve per comunicare, ci dà coscienza di vivere il mondo che ci circonda, ha funzione di allarme (per questo funziona anche quando dormiamo) e così via. Tanto che i disturbi sono classificati dall'Oms come "handicap sociali", considerandoli anche più seri delle malattie della vista".
Anche all'Ospedale Manzoni già nei primissimi giorni di vita viene fatto un apposito screening che permette di individuare possibili disfunzioni uditive già nei neonati.
"Il mio nipotino - ha ammesso una delle "spettatrici" - inizialmente è risultato positivo. Fortunatamente un secondo esame ha smentito il primo ma sono stati veramente giorni di angoscia e ansia quelli che abbiamo vissuto...".
Ad esempio con l'impianto di appositi "orecchi bionici" che sono cosa ben diversa rispetto ai "normali" apparecchi acustici diffusi soprattutto tra i più anziani: "La protesi acustica si "limita" a fare da amplificatore. L'impianto cocleare invece converte i segnali acustici in segnali elettrici che stimolano direttamente il nervo acustico; in tal modo il paziente percepirà nuovamente i suoni".
Altri disturbi dell'udito possono essere anche acufeni (ovvero rumori come fischi, ronzii, fruscii, pulsazioni ecc. che l'orecchio percepisce come fastidiosi a tal punto da influire sulla qualità della vita del soggetto che ne è affetto) o il cosiddetto "fullness auricolare" che comporta una sensazione di ovattamento.
"La prevenzione è importante e passa anche attraverso una buona dieta, equilibrata e povera di grassi: ad esempio bisognerebbe mangiare meno formaggio e più pesce. Evitando poi il fumo e l'alcol" ha concluso il dottor Mininni.
Giovedì 12 maggio Alessandro Terruzzi, medico della Struttura di Neurologia dell'Ospedale di Via dell'Eremo, illustrerà e risponderà alle domande e alle curiosità dei cittadini interessati a saperne di più su emicrania e mal di testa (cause, effetti, trattamenti).
Il ciclo di incontri si concluderà giovedì 26 maggio: Fabrizio Parente, Direttore della Struttura di Endoscopia dell'ASST, parlerà delle malattie digestive più frequenti che rappresentano alcune tra le patologie più diffuse nella popolazione italiana, con gravi ricadute sulla qualità della vita dei malati.
L'iniziativa, al pari degli anni scorsi, è promossa anche grazie al contributo della associazioni ANTEAS, AUSER, ADA e AVPL, ed è finalizzata a fare il punto sui corretti e sani stili di vita e su quei contenuti che possano aiutare a riconoscere i sintomi di patologie a forte impatto sulle persone.
P.V.