A Monticello Brianza la presentazione del libro sul generale Giuseppe Sirtori, protagonista del Risorgimento
Venerdì 27 maggio, alle 18.30, presso l’antico granaio del Consorzio Brianteo, Villa Greppi, a Monticello Brianza avrà luogo la presentazione del libro “Il generale Giuseppe Sirtori. Un protagonista del Risorgimento italiano. Percorsi, ricordi, immagini”.
Con la pubblicazione di questo libro – ha dichiarato la presidente del consorzio Marta Comi – giunge a compimento il progetto promosso dal consorzio Villa Greppi, in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, dal titolo “ComUnità d’Italia”, che prese il via il 17 marzo 2011. Il volume è una biografia del generale di Casate Vecchio, Giuseppe Sirtori (1813-1874), sacerdote, filosofo e soldato, che scrisse insieme a Mazzini, Garibaldi e Cavour una pagina della storia d’Italia, svolgendo un ruolo determinante nelle vicende del nostro Risorgimento. Frutto di un capillare lavoro di ricerca, condotto sulle fonti sia bibliografiche che archivistiche, la pubblicazione è prodotta dal consorzio brianteo Villa Greppi e curata dal prof. Marco Sampietro, con gli studenti dell’Istituto Alessandro Greppi, di Monticello Brianza. Il progetto grafico è del prof. Roberto Cazzaniga, con gli studenti dell’Istituto Gandhi di Besana in Brianza. E’ stampato da Bellavite di Missaglia.
La città di Lecco dedica a Giuseppe Sirtori la caserma di via Leonardo da Vinci, ora destinata a sede staccata della Questura di corso Promessi Sposi. La costruzione della caserma risale al 1867 nella località allora isolata e periferica, oltre il corso del Caldone scoperto verso le poche case del Lazzaretto, sul gomito dell’Adda al termine del Lario. Ebbe un ruolo di particolare importanza nella Grande Guerra 1915/1918, come retrovia del fronte alpino dello Stelvio. Gli ultimi militari hanno lasciato la caserma nel 1973/1974. Erano i fanti della Legnano, primo reparto del rinato Esercito Italiano per la Lotta di Liberazione sul fronte di Montelungo, verso l’imprendibile Cassino. La Legnano è giunta a Lecco nel 1945 quando venne installato il comando divisionale a palazzo Lupi, di Bergamo, e venne aperta la grande caserma 4 Novembre di Monza. La Sirtori ha visto, prima dei fanti della Legnano, gli alpini del glorioso Morbegno, come centro di reclutamento destinato ad accogliere le reclute.
Con la pubblicazione di questo libro – ha dichiarato la presidente del consorzio Marta Comi – giunge a compimento il progetto promosso dal consorzio Villa Greppi, in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, dal titolo “ComUnità d’Italia”, che prese il via il 17 marzo 2011. Il volume è una biografia del generale di Casate Vecchio, Giuseppe Sirtori (1813-1874), sacerdote, filosofo e soldato, che scrisse insieme a Mazzini, Garibaldi e Cavour una pagina della storia d’Italia, svolgendo un ruolo determinante nelle vicende del nostro Risorgimento. Frutto di un capillare lavoro di ricerca, condotto sulle fonti sia bibliografiche che archivistiche, la pubblicazione è prodotta dal consorzio brianteo Villa Greppi e curata dal prof. Marco Sampietro, con gli studenti dell’Istituto Alessandro Greppi, di Monticello Brianza. Il progetto grafico è del prof. Roberto Cazzaniga, con gli studenti dell’Istituto Gandhi di Besana in Brianza. E’ stampato da Bellavite di Missaglia.
La città di Lecco dedica a Giuseppe Sirtori la caserma di via Leonardo da Vinci, ora destinata a sede staccata della Questura di corso Promessi Sposi. La costruzione della caserma risale al 1867 nella località allora isolata e periferica, oltre il corso del Caldone scoperto verso le poche case del Lazzaretto, sul gomito dell’Adda al termine del Lario. Ebbe un ruolo di particolare importanza nella Grande Guerra 1915/1918, come retrovia del fronte alpino dello Stelvio. Gli ultimi militari hanno lasciato la caserma nel 1973/1974. Erano i fanti della Legnano, primo reparto del rinato Esercito Italiano per la Lotta di Liberazione sul fronte di Montelungo, verso l’imprendibile Cassino. La Legnano è giunta a Lecco nel 1945 quando venne installato il comando divisionale a palazzo Lupi, di Bergamo, e venne aperta la grande caserma 4 Novembre di Monza. La Sirtori ha visto, prima dei fanti della Legnano, gli alpini del glorioso Morbegno, come centro di reclutamento destinato ad accogliere le reclute.
