Olginate: partecipato il dibattito elettorale fra i tre candidati, a confronto su spazi pubblici, sicurezza, gestione dell’idrico

Sono stati numerosi i residenti che hanno partecipato al confronto pubblico fra i tre candidati alla carica di sindaco promosso da Leccoonline nella serata di ieri, martedì 24 maggio, presso l'aula magna della scuola secondaria di primo grado “G. Carducci” di Olginate.
A confrontarsi sulle sei domande - tre legate alla realtà del paese e tre di carattere sovra comunale - poste da due giornaliste della testata sono stati l'assessore uscente Marco Passoni, alla guida dello schieramento “Olginate 2020”, il consigliere di maggioranza Vincenzo Petrelli a capo della lista  “Voler bene a Olginate” e l'attuale esponente di minoranza Riccardo De Capitani, candidato per “Olginate Si cambia”.

Benedetta Panzeri, Vincenzo Petrelli, Marco Passoni, Riccardo De Capitani, Rosa Ripamonti

- Dopo una breve presentazione dei tre candidati, la serata è entrata nel vivo con un quesito riguardante il futuro degli spazi pubblici presenti in paese, in particolare da Piazza Garibaldi (per la quale è previsto un progetto di riqualificazione che la renderà fruibile ai pedoni), l'ex sede del comune e Villa Sirtori, dove a seguito del trasferimento degli uffici amministrativi nel nuovo municipio è rimasta la biblioteca.

“Piazza Garibaldi è la punta di un iceberg, abbiamo deciso di riqualificarla non solo per la bellezza del paese, ma per portare la fogna in via Manzoni e permettere una miglior gestione degli scarichi a lago; sono convinto sia un volano per la riqualificazione di Olginate, uno stimolo anche per i privati che vogliano aprire attività commerciali. Sappiamo che il progetto ha suscitato delle perplessità soprattutto dal punto di vista dei parcheggi, ma se dovessimo vincere le elezioni a settembre proporremo un incontro con la cittadinanza per spiegare ulteriormente le nostre proposte in merito” ha esordito Marco Passoni. “Per quanto riguarda il vecchio municipio abbiamo colto una grande occasione. Non tutti sono contenti del trasferimento che si prevede per la biblioteca, ma è l'unica soluzione per recuperare l'edificio storico più importante di Olginate. Su Villa Sirtori vorrei rassicurare tutti: non c'è l'intenzione di venderla, piuttosto di riqualificarla e farla diventare un centro di cultura”.

Riccardo De Capitani ha invece evidenziato la necessità di dare importanza a tutto il paese e non solo ai tre spazi citati.“Sappiamo già tutti qual è il futuro di questi luoghi, a causa delle decisioni imposte dall'attuale amministrazione in maniera non democratica, senza consultare la cittadinanza. Non tolleriamo più questo modo di procedere, dove il futuro di questi spazi comuni viene calato dall'alto. Per l'ex municipio ci riserviamo di verificare l'attendibilità in merito al finanziamento dell'opera, mentre confermo la volontà di non vendere Villa Sirtori. La decisione di spostare la biblioteca è una scelta azzardata, noi valuteremmo progetti paralleli per i giovani come ad esempio attività di coworking”.

Vincenzo Petrelli, esponente dell’attuale maggioranza al pari di Marco Passoni, ha appoggiato la scelta di riqualificare Piazza Garibaldi: “non era più possibile avere un centro paese così, i problemi come quello dei parcheggi sono marginali e proporremo le soluzioni a tempo debito, potremmo anche dare un incentivo ai privati per la riqualificazione. Per l'ex municipio ho qualche pensiero sull'entità dell'importo di appalto (1.200.000 euro) e garantisco che andrò a verificare i conti fino in fondo. L'ipotesi di spostare la biblioteca va considerata, perché potrebbe diventare più funzionale grazie ad esempio alla presenza della scala di sicurezza presente nell'ex municipio. Villa Sirtori è un pezzo di storia di Olginate: la memoria non si vende”.

I candidati Vincenzo Petrelli, Marco Passoni e Riccardo De Capitani

- La seconda domanda ha riguardato i possibili provvedimenti che i tre candidati sindaci, in caso di elezione, intendono mettere in atto in materia di viabilità e sicurezza.

Riccardo De Capitani ha messo l'accento sulla necessità di realizzare due rotonde, una in centro in corrispondenza del ponte verso Calolzio e una su via Spluga, accusando l'amministrazione uscente di non aver dato corso al progetto già pronto. Menzionati anche gli attraversamenti pedonali sul modello dei paesi limitrofi e la videosorveglianza, “un tema fondamentale, ignorato dall'amministrazione e che hanno “rispolverato” solo in occasione della campagna elettorale. Più di una volta ne ho parlato in consiglio comunale, per sentirmi dire che ci sono argomenti più importanti”.

Per Vincenzo Petrelli sono molte le cose da fare, dalla manutenzione dei marciapiedi alle rotonde, ma tenendo conto innanzitutto dei fondi necessari: “una rotatoria in provincia di Lecco arriva a costare 180.000 euro, e anche di più. Per quanto riguarda le telecamere sono necessarie, anche se personalmente non sono convinto sull’efficacia del “grande fratello” in paese. Sono favorevole invece al loro posizionamento nei quattro punti strategici di ingresso in paese, che costituirebbe un provvedimento a favore della sicurezza dei cittadini. Per gli attraversamenti pedonali ho fatto diverse “pressioni” ai miei colleghi durante il mandato, e ci sono sia i fondi che il progetto: chiunque vinca potrà senza dubbio realizzarli”.

La prossima realizzazione degli attraversamenti pedonali è stata confermata da Marco Passoni, che ha anche condiviso la posizione di Petrelli sul posizionamento delle telecamere solo presso gli accessi principali al paese. “Riguardo la sicurezza stradale, a distanza di quattro mesi dall'insediamento abbiamo sistemato la via in centro paese riasfaltandola, dopo anni di attesa. Il progetto della rotonda al ponte è fermo perché in cinque anni abbiamo avuto 800.000 euro di tagli; ma lavorando come abbiamo sempre fatto, cioè facendo “rete”, ci siamo seduti al tavolo con un privato e abbiamo trovato una soluzione. C'è differenza tra pensare le cose e farle, ci vuole del tempo. In questi cinque anni ne abbiamo fatte alcune e progettiamo di farne altre se saremo eletti”.

- L’ultima domanda di carattere locale ha riguardato la questione ambientale, con la richiesta ai candidati di illustrare le loro proposte per rendere più vivibile il paese per i residenti, a partire dalla pulizia delle strade al’importante argomento del risparmio energetico.

Vincenzo Petrelli ha impostato il problema partendo dalla necessità di mettere a gara il servizio di pulizia e manutenzione del verde cittadino: “solo così sarò possibile definire compiti e competenze, indirizzando in maniera puntuale gli operatori. I tagli hanno impedito di realizzare con maggiore frequenza la pulizia di aree verdi e marciapiedi, ed è capitato che in qualche occasione la situazione sia sfuggita di mano”. Altre proposte espresse dal consigliere sono il miglioramento dei percorsi pedonali e ciclabili, mentre per il risparmio energetico Petrelli ha sottolineato di aver particolarmente a cuore la faccenda, ricordando di aver proposto in passato la realizzazione di un impianto di energia eolica sul ponte di Olginate.

Marco Passoni ha invece portato come fiore all'occhiello dell'amministrazione – comprendendo nei ringraziamenti anche l'attuale sindaco Rocco Briganti e Vincenzo Petrelli – la condotta tenuta nei confronti della Fonderia San Martino, anche se la revoca dell'autorizzazione ambientale ne ha causato la chiusura. “In cinque anni siamo arrivati ad un risultato importante per la bonifica, restituendo qualità ambientale al paese. Spero che la Fonderia diventi un luogo di partecipazione, perché i cittadini meritano di riappropriarsene. Per quanto riguarda la pulizia del paese non credo sia così malmesso come lo si dipinge, certo si può migliorare ma il percorso per arrivare ad avere un lungolago come quello di Pescate è lungo, se si considera che il nostro territorio è il quadruplo in dimensioni. Certi interventi non sono consentiti, poiché è tutelato dal punto di vista ambientale: costituisce un valore unico per il paese, e va preservato”.

“Un paese da ridisegnare dal punto di vista ambientale”
è però quello descritto da Riccardo De Capitani, che ha messo l'accento sul decoro urbano e sulla necessità di evitare “i cestini pieni come discariche”, aggiungendo che “si potrebbero creare delle aree ricettive, due chioschi in area Balugani e zona Gueglia, come già hanno fatto Garlate e Pescate”.

I candidati Vincenzo Petrelli, Marco Passoni e Riccardo De Capitani

- Passando alla prima domanda di carattere sovra comunale, ai candidati sindaci è stato chiesto di prendere posizione sulla eventuale ipotesi di fusione con i comuni vicini: le opinioni sono risultate molto diverse tra loro.

Favorevole alla fusione amministrativa si è dichiarato Marco Passoni, portando come tesi a favore il vantaggio economico per il comune e la maggior efficienza degli uffici: “è un percorso che però va guidato, dobbiamo essere bravi nell'arrivare prima che ci venga imposto dall’alto, per godere di tutti i vantaggi. Olginate non perderebbe la propria identità, guadagnerebbe solo in risorse preziose per salvaguardare le tradizioni, come la festa di Capiate”.

Diametralmente opposto il pensiero di Riccardo De Capitani, che si è detto contrario alla fusione perché si avrebbe una perdita delle specificità del paese, dichiarandosi però favorevole alla gestione associata di alcuni servizi. “Nei casi di Verderio e La Valletta Brianza i risultati non sembrano entusiasmanti, ribadisco il mio no alla fusione dei comuni”.

Vincenzo Petrelli si è posto “nel mezzo”, dichiarandosi favorevole ad un percorso politico amministrativo di lungo respiro che veda prima l'unione dei servizi per arrivare poi, tra due o tre generazioni, alla fusione dei comuni. “In un mondo globalizzato dove bisogna ridurre i costi l'unione dei comuni è un percorso che bisognerà portare avanti, ma la cosa che più mi infastidisce è la necessità di affrettarsi a causa delle pressioni dall'alto. È impossibile assimilare dall'oggi al domani due posizioni, culture e campanilismi che magari fino a ieri erano opposte”.

- Il secondo quesito di interesse sovra comunale è stato posto in merito al discusso affidamento della gestione del Sistema idrico integrato a Lario Reti Holding, che Riccardo De Capitani ha definito “un fallimento completo. Sono completamente contrario, penso che tutti i cittadini si siano accorti dell'aumento del costo dell'acqua e ritengo fondamentale uscire da Lrh. Non ha senso restarci se i dividendi destinati al comune sono inferiori ai vantaggi per i cittadini”.

Di posizione diversa Vincenzo Petrelli, che pur sostenendo fortemente che l'acqua non sia un bene a valenza economica ma che deve restare pubblico, ha suggerito di non uscire da Lario reti Holding, introducendo piuttosto una clausola che ricordi la volontà popolare espressa nel referendum. “Sì quindi a rimanere in Lario Reti, ma va costituito un comitato provinciale di controllo popolare che vigili sul bilancio delle attività e i costi della società” ha spiegato. “La legge dice che è necessario affidare a qualcuno il servizio, quindi Lrh va mantenuta ma sorvegliata”.

“L'amministrazione Briganti ha sempre tenuto la stessa linea sul tema dell'acqua, diversa da quella emersa tra la maggioranza dei sindaci della Provincia. L’acqua deve rimanere pubblica, coerentemente con il voto referendario”
è intervenuto Marco Passoni, condividendo però la scelta di Petrelli nel non voler uscire da Lario Reti Holding. “La società non fa utili sull'acqua ma sul gas, e con i suoi dividendi ci permette di chiudere il bilancio. È vero, si tratta di una Spa, ma a totale capitale pubblico dove i soci sono tutti i comuni: se un privato dovesse avanzare una proposta, Olginate si opporrà. Un comitato di controllo inoltre esiste già, abbiamo fatto la nostra scelta e l'affidamento durerà 20 anni; bisogna anche ricordare che è proprio Lrh che dobbiamo ringraziare per il rifacimento di via Cesare Cantù, e per aver creato un fondo di sostegno per chi non può pagare le bollette”.

- Ultima questione posta dalle giornaliste di Leccoonline, il futuro dei servizi alla persona di Olginate, attualmente gestiti attraverso un accordo di programma con la Comunità montana del Lario e della Valle San Martino. Tutti i candidati si sono schierati a difesa del presidio Ats (ex ASL) presente in paese, e del mantenimento dei servizi sociosanitari in essere.

“Mi pare che la convenzione con i comuni della Val San Martino sia stata una buona iniziativa: non dobbiamo dimenticare che secondo la nuova legge regionale Lecco sarà accorpato a Monza nell'ASST, e uniti ai comuni del calolziese possiamo fare un minimo di “massa critica” in più. Noi ci batteremo a fianco dei cittadini perché il presidio ex Asl di Olginate rimanga e i servizi siano mantenuti” ha commentato Vincenzo Petrelli, appoggiato in questo proposito da Marco Passoni, che ha sostenuto la necessità di unire i tre distretti attuali (meratese, lecchese e brianzolo) per far sentire la propria voce, e da De Capitani, che invece ha osservato come ogni cittadino lombardo paghi per i servizi più di quanto gli ritorni.
La parola infine è passata al pubblico, che ha sottoposto diverse questioni locali all'attenzione dei candidati.
E.T.
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