Olginate: Consonno, accoglienza migranti, lavori a Capiate i temi sollevati dal pubblico

Particolarmente propositivo si è rivelato il dibattito con il pubblico intervenuto al confronto elettorale promosso a Olginate da Leccoonline, che ha sollevato diverse questioni: dal futuro di Consonno alla lotta agli “evasori” delle tasse, dall’accoglienza diffusa dei richiedenti asilo alla riduzione di “stipendio” in caso di elezione.

La prima domanda, posta da una giovane olginatese, ha riportato alla ribalta la questione di Consonno che, è stato ricordato dai moderatori della serata, è di proprietà privata. Il bar “La Spinada” è l’unico luogo riaperto grazie alla concessione d’uso ad una associazione del paese.

“Sul futuro della frazione ne abbiamo sentite di tutti i colori e anche per questo vorrei “volare basso”, mi accontento di ringraziare l'associazione “Amici di Consonno” che presidia il territorio facendo pulizia gratuitamente e dando visibilità. Mi basterebbe un accordo con la proprietà per il recupero e l'uso dei boschi, che implicherebbe dei benefici in caso di piogge abbondanti” ha esordito Marco Passoni. “Il nostro motto è fare rete per trovare soluzioni: sappiamo che il Pgt sarà rivisitato nel prossimo mandato, cercheremo una soluzione con la proprietà”.
Una posizione che ha trovato l'appoggio di Riccardo De Capitani, il quale ha sottolineato l'importanza fondamentale della cura del bosco e del contributo offerto dall'associazione Amici di Consonno, insieme ai volontari della protezione civile.
Più "agguerrito" si è dimostrato Vincenzo Petrelli, che ha denunciato sia per la proprietà di Consonno che per quella della Fonderia San Martino la necessità di venire in comune con una proposta concreta e risolutiva, sfruttando il rinnovo del Pgt come leva: “credo ci siano 400.000 metri quadri a Consonno da prenderci come risarcimento ambientale; possiamo chiederne il doppio, dopo 50 anni di danni. Non possiamo più subire, dobbiamo esigere una bonifica dell’area”.

Alcuni degli spettatori intervenuti

Un altro cittadino ha chiesto ai candidati al ruolo di sindaco se sarebbero disposti a rinunciare a parte del proprio compenso, una volta eletti, in favore della cittadinanza.

“Gli sprechi non derivano dagli ambiti comunali ma dal Governo centrale. È giusto che il sindaco sia riconosciuto per quello che fa con passione” è stata la risposta di De Capitani. Posizione condivisa da Marco Passoni, che ha aggiunto: “lo facciamo per passione ma ci sono dei costi, nonostante utilizziamo telefono e mezzi di trasporto personali. Non guadagniamo facendo questo lavoro, l' indennità serve a coprire le spese minime, non ci rinuncerò perché so a cosa serve e come la userò”.
L'invito è invece stato colto da Vincenzo Petrelli, che ha avanzato una proposta analoga nel proprio programma elettorale: “il 50% della carica sarà destinato a creare un fondo per il reddito minimo garantito di 400 euro da devolvere a chi ne è privo, non per sua colpa”.

Rimanendo in tema, una cittadina ha chiesto quali siano le intenzioni dei candidati nei confronti di chi evade le tasse; come è emerso in alcuni consigli comunali, il comune di Olginate risulta infatti creditore di somme anche molto rilevanti.

“All'interno dell'amministrazione si valutano le diverse situazioni di insolvenza. Chi, pur potendo, non ha pagato viene bloccato e obbligato a saldare, anche a rate. Chi invece sia nell'impossibilità oggettiva di pagare potrebbe avvalersi del baratto amministrativo, saldando il debito con lavori socialmente utili a favore del comune” è intervenuto Vincenzo Petrelli.
La proposta del baratto amministrativo è stata accolta con favore sia da Riccardo De Capitani che da Marco Passoni, che si sono schierati unitamente contro i “furbetti”: “il recupero crediti è stato uno dei lavori più faticosi degli ultimi cinque anni, un impegno silenzioso che ha portato a buoni risultati, e che sta continuando. Proseguiremo su questa strada perché è quella giusta, è una questione di rispetto verso chi paga e fa fatica. Non posso dire che le tasse diminuiranno: l'unica passibile di diminuzione è quella dell’imposta sui rifiuti, che dipende dal nostro impegno e senso civico” ha concluso Passoni.

Alcuni degli spettatori intervenuti

Il pubblico ha portato all'attenzione dei candidati anche la questione dell'accoglienza diffusa dei richiedenti asilo.

“Per quanto ci riguarda abbiamo già dato: l'accordo con il Prefetto prevedeva tre profughi ogni mille abitanti e a Olginate ne sono già presenti ventuno, anche se non credo siano in molti ad essersi accorti della loro presenza” ha risposto Passoni. “In base ai miei valori credo sia giusto accogliere queste persone, se c'è impegno da parte di tutti sarà più semplice gestirle. Bisognerà capire se i flussi migratori aumenteranno nel periodo estivo ed essere intellettualmente onesti nel dire che non è una situazione gestibile dal singolo comune o Provincia, ognuno deve fare la sua parte ad iniziare dai piani alti”.
A favore dell’accoglienza si è dichiarato anche Vincenzo Petrelli, specificando però che il reddito minimo garantito proposto nel suo programma sarebbe destinato ai residenti di Olginate, di colore e non, in base alla singole necessità.
Riccardo De Capitani invece si è detto contrario all'accoglienza diffusa: “abbiamo già raggiunto la saturazione e penso che molte persone bisognose di Olginate vengano prima dei rifugiati. Non è vero che il sindaco non ha il potere di opporsi, come ha già fatto qualcun altro”.

L'ultima istanza della serata è stata la protesta dei residenti di Capiate, che hanno denunciato di essere stati “dimenticati”, al pari di alcuni progetti annunciati, nei programmi elettorali.

Riccardo De Capitani ha elencato in proposito la realizzazione di una pista ciclabile, la copertura wi-fi della frazione e l'apertura del sottopasso di via Libero Grassi, con la realizzazione di una scala e di un accesso per disabili. Un'opera, quest'ultima, che ha provocato l'intervento di Petrelli: “il costo complessivo dell'intervento si aggirava intorno ai 400.000 euro. Così come per tutte le altre situazioni sollevate, ribadisco che i sindaci negli ultimi tempi si devono reinventare cercatori di soldi per fornire ai comuni ciò che serve”.
In linea con il suo il commento di Marco Passoni, che ha concluso: “avremmo potuto stilare un libro dei sogni e aggiungere anche l'apertura dell'attraversamento, ma alcuni degli interventi vanno presi in accordo con la Provincia, il cui futuro dopo il 17 ottobre è incerto. A Capiate ci eravamo presi l'impegno di portare gas e fognature e sono arrivati, il lavoro fatto è sotto gli occhi di tutti. Non mettere l'attraversamento nel programma non vuol dire non pensarci. Rimane l'impegno di ricordarsi di tutti, in tutte le zone del paese”.

I candidati hanno concluso il confronto con un ultimo appello al voto.
La parola ora ai cittadini, che si esprimeranno sulla prossima amministrazione il 5 giugno.
E.T.
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