Malgrate: Don Andrea Lotterio sacerdote da 30 anni, l’abbraccio della comunità in festa
“Questo è il campo della missione ora, ringrazio la comunità, e tutti i volti e le storie che hanno riempito questi 30 anni. Certe persone quando le conosci rimangono per sempre, ciò che sto vivendo mi sollecita ad andare avanti”.
Il sacerdote, affiancato sull’altare dal diacono Roberto De Capitani e Padre Angelo Cupini, nascondendo a stento l’emozione per la calorosa partecipazione, ha parlato al cuore dei tanti residenti presenti, degli amministratori comunali, dei rappresentanti degli Scout per i quali a lungo è stato una guida spirituale, e della Polizia di Stato lecchese di cui è attualmente cappellano. Lo ha fatto con il sorriso e l’ironia che lo contraddistinguono, proponendo una significativa riflessione sul proprio ruolo a partire dalle sacre scritture.
Don Andrea, per spiegare il proprio ruolo all’interno della comunità, ha ripreso la frase della lettera di San Paolo apostolo ai Gàlati (“E questa vita, che io vivo nel corpo, la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha consegnato se stesso per me”), e quella dal Vangelo secondo Giovanni (“Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno, e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo”).
“La terza immagine si riferisce ad oggi, è quella della croce pettorale indossata dal Papa, che rappresenta lo spirito santo e il buon pastore. Quest’ultimo è Dio, io sono solo una pecorella insieme alle altre. “Per la vita del mondo”, di ciascuno di noi, è la frase che è diventata il mio “motto” in questo viaggio” ha spiegato Don Andrea.
E’ stato uno dei fedeli ad esprimere al parroco malgratese tutta la gratitudine per il suo operato. “Hai camminato sulla nostra strada, il tuo spirito è entrato nelle nostre case. La tua presenza discreta ci sta preparando per qualcosa di più grande. Sei il nostro pastore, la comunità ti ringrazia”.
Classe 1962, il sacerdote ha svolto i primi incarichi (fino al 1995) a Lecco presso il collegio Volta e Pescarenico. Dal 1995 al 2000 ha operato a Milano, e dal 2000 al 2012 è stato assistente regionale Scout (per 6 anni ha ricoperto inoltre il ruolo di assistente nazionale per i Lupetti e le Coccinelle). Il 12 febbraio 2012 ha fatto il suo ingresso a Malgrate, prima con incarico di amministratore parrocchiale – in vista di una unità pastorale con Civate e Valmadrera, che non si è poi concretizzata) e dal settembre 2015 come parroco. È cappellano della Polizia di Stato di Lecco.
Don Andrea Lotterio
Insieme ai chierichetti
Don Andrea Lotterio, dal 2012 guida spirituale della parrocchia malgratese – pur essendo “parroco” a tutti gli effetti solo dallo scorso settembre – ha ricevuto nella serata di martedì 7 giugno l’abbraccio di tanti fedeli, di ogni età, riuniti in chiesa per festeggiare insieme a lui il 30° anniversario di ordinazione sacerdotale. Il 7 giugno del 1986, nel Duomo di Milano, è iniziato il cammino “in compagnia di Gesù”, racchiuso in alcune immagini affisse in chiesa.Il sacerdote, affiancato sull’altare dal diacono Roberto De Capitani e Padre Angelo Cupini, nascondendo a stento l’emozione per la calorosa partecipazione, ha parlato al cuore dei tanti residenti presenti, degli amministratori comunali, dei rappresentanti degli Scout per i quali a lungo è stato una guida spirituale, e della Polizia di Stato lecchese di cui è attualmente cappellano. Lo ha fatto con il sorriso e l’ironia che lo contraddistinguono, proponendo una significativa riflessione sul proprio ruolo a partire dalle sacre scritture.
Con i rappresentanti della Questura
“Ho ancora con me il calice del giorno della mia ordinazione, e proprio questo costituisce la prima immagine che mi rappresenta. Porta impresso il simbolo del sacrificio di Isacco, che ci ricorda come Dio ci possa mettere alla prova, chiedendoci di annientare anche il bene più prezioso. La seconda immagine è quella della casula di velluto che indosso, simbolo del mio percorso”.Don Andrea, per spiegare il proprio ruolo all’interno della comunità, ha ripreso la frase della lettera di San Paolo apostolo ai Gàlati (“E questa vita, che io vivo nel corpo, la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha consegnato se stesso per me”), e quella dal Vangelo secondo Giovanni (“Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno, e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo”).
“La terza immagine si riferisce ad oggi, è quella della croce pettorale indossata dal Papa, che rappresenta lo spirito santo e il buon pastore. Quest’ultimo è Dio, io sono solo una pecorella insieme alle altre. “Per la vita del mondo”, di ciascuno di noi, è la frase che è diventata il mio “motto” in questo viaggio” ha spiegato Don Andrea.
E’ stato uno dei fedeli ad esprimere al parroco malgratese tutta la gratitudine per il suo operato. “Hai camminato sulla nostra strada, il tuo spirito è entrato nelle nostre case. La tua presenza discreta ci sta preparando per qualcosa di più grande. Sei il nostro pastore, la comunità ti ringrazia”.
Con Padre Nicu Cartoafa e il sindaco Flavio Polano
In prima fila il sindaco Flavio Polano, gli assessori Elisa Corti e Carmine De Lillo, i rappresentanti della Questura
Don Andrea Lotterio, ricevendo in dono un’icona, ha salutato con affetto “i volti e le storie” che hanno riempito i suoi 30 anni di vita sacerdotale, tra cui padre Nicu Cartoafa della chiesa ortodossa rumena.Classe 1962, il sacerdote ha svolto i primi incarichi (fino al 1995) a Lecco presso il collegio Volta e Pescarenico. Dal 1995 al 2000 ha operato a Milano, e dal 2000 al 2012 è stato assistente regionale Scout (per 6 anni ha ricoperto inoltre il ruolo di assistente nazionale per i Lupetti e le Coccinelle). Il 12 febbraio 2012 ha fatto il suo ingresso a Malgrate, prima con incarico di amministratore parrocchiale – in vista di una unità pastorale con Civate e Valmadrera, che non si è poi concretizzata) e dal settembre 2015 come parroco. È cappellano della Polizia di Stato di Lecco.
Il diacono Roberto De Capitani e Padre Angelo Cupini