Sottoscritto l'Accordo territoriale per un Welfare partecipato. ATS e stakeholders di Lecco e Monza uniti per il 'benessere'
Il benessere dei cittadini è un impegno collettivo, plurale. Per generare benessere occorre dunque "fare sistema" e porre la persona al centro di tutto, perseguendo quindi l'integrazione tra ciò che è etichettato come sanitario, sociosanitario e sociale. Questa in estrema sintesi - giocando con i titoli dei vari capoversi di cui il documento si compone - il cuore dell'Accordo territoriale per un Welfare partecipato sottoscritto quest'oggi a Lecco dall'ATS della Brianza insieme a enti locali, erogatori di prestazioni sanitarie, socio sanitarie e sociali, parti sociali, associazioni e mondo del volontariato.
L'obiettivo del patto - che nasce da un lavoro di formazione interna all'ATS, innestandosi poi su percorsi avviati "ciascuno a casa propria" all'interno delle tre Asst (Lecco, Vimercate e Monza) - "non è scrivere cosa facciamo ma gettare le condizioni affinché le realtà sviluppino le cose insieme". In altre parole si tratta di un ulteriore passo per calare sulla realtà locale le prescrizioni della Legge Regionale 23/2015 che, come richiamato nelle premesse del testo, "intende perseguire la piena integrazione tra i sistemi sanitario, socio-sanitario e sociale per assicurare ai cittadini un percorso di assistenza adeguato ai singoli bisogni, garantendo la continuità e l'appropriatezza di cura nelle vari fasi e garantendo altresì il principio di libera scelta".
ll sottosegretario Daniele Nava e il direttore generale dell'ATS della Brianza Massimo Giupponi
L'obiettivo del patto - che nasce da un lavoro di formazione interna all'ATS, innestandosi poi su percorsi avviati "ciascuno a casa propria" all'interno delle tre Asst (Lecco, Vimercate e Monza) - "non è scrivere cosa facciamo ma gettare le condizioni affinché le realtà sviluppino le cose insieme". In altre parole si tratta di un ulteriore passo per calare sulla realtà locale le prescrizioni della Legge Regionale 23/2015 che, come richiamato nelle premesse del testo, "intende perseguire la piena integrazione tra i sistemi sanitario, socio-sanitario e sociale per assicurare ai cittadini un percorso di assistenza adeguato ai singoli bisogni, garantendo la continuità e l'appropriatezza di cura nelle vari fasi e garantendo altresì il principio di libera scelta".
Al microfono il direttore generale dell'assessorato al Welfare di Regione Lombardia Giovanni Daverio
"La prima questione da chiarire sono stati i ruoli" ha sostenuto Giupponi ricordando come la normativa "identifichi nell'ATS e nei comuni i soggetti che fanno programmazione, con la partecipazione di tutti gli altri coinvolti". Un concetto quello espresso nella prima parte di quest'ultima affermazione, rimarcato anche - in sintonia - dal sindaco di Lecco Virginio Brivio, chiamato così come Cherubina Bertola in sostituzione del primo cittadino di Monza, a portare i propri saluti ad inizio lavori, e dal suo assessore al Welfare Riccardo Mariani, presente invece al tavolo dei relatori con il suo "alter ego" brianzolo Maria Antonia Molteni, quale presidente del consiglio di rappresentanza dei sindaci. "E' essenziale il coinvolgimento pieno dei comuni" ha evidenziato Brivio, puntualizzando come anche Lecco, seppur territorialmente più piccina della "sorella" Monza, abbia un proprio bagaglio, "una dote cospicua da mettere a disposizione" per utilizzare l'espressione scelta invece da Mariani, auspicando che i comuni vengano resi co-protagonisti della programmazione, lavorando a braccetto con l'ATS, ciascuno per la propria parte ma chiaramente in relazioni.Giupponi e Nava
"Uno dei punti salienti del nuovo sistema di welfare lombardo è il ri-equilibrio dell'asse d cura tra ospedale e territorio, in una logica di valorizzazione di entrambi i sistemi e di continuità assistenziale che possa proseguire anche al di fuori delle strutture ospedaliere" ha detto il sottosegretario di Regione Lombardia Daniele Nava, presente a Lecco con il nuovo direttore generale del Welfare Giovanni Daverio in sostituzione del Governatore Roberto Maroni.Maria Antonia Molteni e Riccardo Mariani, presidenti dei consigli di rappresentanza dei sindaci di Monza e Lecco
Il sindaco di Lecco Virginio Brivio e il vicesindaco di Monza Cherubina Bertola
"E' importante dunque attivare una rete sinergica che possa concretamente individuare l'iter affinché i propositi che ci siamo prefissati si concretizzino celermente e operare tutti nell'esclusivo interesse del benessere del cittadino. Abbiamo avuto dunque l'ambizione di creare una proposta così anticipatrice dei tempi che pensiamo potrà essere il modello del futuro. Sono quindi particolarmente felice di essere qui quest'oggi ad un evento così unico nel suo genere, almeno quanto la nostra riforma. Attraverso l'accordo siglato si potrà vedere la concreta attuazione di quelle che sono e saranno le ricadute della legge 25/2015 sul territorio e l'attuazione dei principi che l'hanno ispirata. Il coinvolgimento di tutti gli attori che concorrono alla salute individuale e alla gestione dei percorsi di assistenza e cura, e le motivazioni che hanno spinto dal Direzione dell'ATS Brianza trovano piena corrispondenza in quelli che sono i principi di questa riforma. Pertanto ringrazio tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo momento con l'auspicio che il percorso sin da ora tracciato possa produrre i risultati sperati nell'esclusivo ben-essere dei nostri cittadini".