Monte Marenzo: padre Rovelli scrive agli Alpini per 'curare' S.Margherita, domani è visitabile

Arriva dai deserti dell'Africa un appello per prendersi cura della chiesetta di Santa Margherita, piccolo luogo di culto che si trova invece tra i boschi sopra Monte Marenzo.
Il missionario Padre Alberto Rovelli ha infatti voluto scrivere una missiva al Gruppo Alpini perché si occupino della pulizia del terreno attorno a quel piccolo gioiello, dal valore inestimabile, della Valle San Martino di tutto il nostro territorio.

Padre Rovelli e il capogruppo alpini Elio Bonanomi

Il sacerdote da alcuni anni frequenta - invitato da Don Giuseppe e dal Gruppo Missionario - la parrocchia di Monte Marenzo.
Così ha potuto conoscere quello scrigno nascosto che è Santa Margherita: l'oratorio risale al XIII sec. e racchiude un repertorio di pitture di eccezionale interesse, con il ciclo di affreschi delle Storie di Santa Margherita tra i più pregevoli del Trecento lombardo.
Tra il 1998 e il 2000 una campagna di scavi archeologici ha portato alla luce, in prossimità della chiesa, i resti di un presidio militare del basso medioevo (sec. XI, XII), con cinta muraria e torre di avvistamento e segnalazione, nonché tracce di un insediamento preistorico.
Padre Alberto ha saputo così cucire un filo rosso che da Monte Marenzo arriva fino a Gao, in Mali, dove svolge la sua missione, alle porte del deserto: "Qui vive una grossa comunità di 250 cristiani; a Tombouctu, che dista 400 km da Gao, sono un'ottantina. Più a sud, in una cittadina di 5-6 mila abitanti vivono due famiglie cristiane. E' questa la mia comunità" ha raccontato qualche anno fa un'intervista.
Il sacerdote è originario di Cusio (BG), in alta valle Brembana, ma ha trascorso gran parte della sua vita in Africa, tra il Mozambico e il Malì.

La chiesetta di Santa Margherita


Questa la lettera inviata alle Penne Nere:
Carissimi Alpini di Monte Marenzo, sono padre Alberto Rovelli dei Missionari d'Africa. Da alcuni anni frequento il vostro paese, mi piace moltissimo; se posso salgo fino al santuario di Santa Margherita, un vero gioiello. Già due anni fa sono entrato nella chiesetta e quale fu la mia sorpresa nel constatare molta umidità.  Se vi scrivo è proprio per chiedervi di provvedere tagliando gli alberi che impediscono al sole di asciugare i muri dopo un temporale. Il suggerimento mi è stato dato dalla situazione di un'altra chiesetta sulle pendici di Gravedono; anche quella avvolta da alti pini stava rovinando tutto; il parroco ha provveduto, in accordo con le Guardie Forestali, a bonificare i luoghi. Rendendo il Santuario più visibile può anche invitare altri visitatori. Scusatemi del disturbo che vi porto, ma a me interessa che quel gioiello di santuario si conservi ancora per tanti secoli.
Grazie e faccio tanti auguri p. Alberto Rovelli

Proprio il gruppo Alpini di Monte Marenzo - guidato da Elio Bonanomi - è intervenuto in questi giorni per tagliare l'erba e ripulire l'area intorno alla chiesetta in vista dell'apertura di domani, domenica 3 luglio all'interno dell'8° edizione di "Alla scoperta di un gioiello tra i boschi", che anche quest'anno propone una serie di visite al bellissimo monumento grazie alla collaborazione tra la Parrocchia di San Paolo, la Biblioteca, l'Amministrazione comunale, le penne nere, il Gruppo Auser Insieme e l'Associazione UPper.
Domani in particolare alle 10.30 sarà celebrata la Santa Messa al termine della quale ci si potrà spostare al Parco per il rancio alpino dove al pomeriggio ci saranno anche i gonfiabili per i più piccoli.
In serata sarà invece accesso il forno per il servizio pizzeria.
La chiesetta rimarrà aperta ai visitatori per tutta la giornata.
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