Omicidio di Torre de’ Busi: le impronte di Roberto Guzzetti sul luogo del delitto. L’arma non si trova, indagini in corso
È in corso presso il comando provinciale dei Carabinieri di Corso Carlo Alberto a Lecco la conferenza stampa volta a illustrare gli sviluppi dell’attività di indagine inerente l’omicidio dell’87enne Maria Adeodata Losa, uccisa con due fendenti mortali nella sua abitazione di Sogno a Torre de’ Busi.
Impronte digitali compatibili con le sue, in base alle prime informazioni diffuse dai Carabinieri, il Sostituto Procuratore Paolo Del Grosso e il Procuratore Antonio Angelo Chiappani, sono state individuate sulle macchie di sangue presenti sulla tovaglia cerata del tavolo della cucina, teatro del delitto.
Le indagini da parte delle forze dell’ordine proseguono. Maggiori dettagli in seguito.
Da sinistra il maresciallo Fabio Marra, il tenente colonnello Alessandro Giuliani, il sostituto procuratore Paolo Del Grosso,
il procuratore Antonio Angelo Chiappani, il comandante provinciale Rocco Italiano
Impronte digitali compatibili con le sue, in base alle prime informazioni diffuse dai Carabinieri, il Sostituto Procuratore Paolo Del Grosso e il Procuratore Antonio Angelo Chiappani, sono state individuate sulle macchie di sangue presenti sulla tovaglia cerata del tavolo della cucina, teatro del delitto.
Roberto Guzzetti e Maria Adeodata Losa
L’uomo in un primo momento ha negato il suo coinvolgimento, per poi spiegare di essere stato oggetto di avances da parte della donna. Maria Adeodata Losa è stata picchiata e colpita con un coltello, e al momento non vi è traccia dell’arma del delitto. Tutti i rubinetti del gas il giorno dell’omicidio sono stati aperti, forse con l’intento di innescare una esplosione in grado di coprire ogni traccia. Il movente dell’omicidio appare ancora poco chiaro.Le indagini da parte delle forze dell’ordine proseguono. Maggiori dettagli in seguito.
