Scene manzoniane sotto la luna in quel di Pescarenico
Importante appuntamento manzoniano nella serata di venerdì 15 luglio, nel programma della Sagra di Pescarenico.

Il primo appuntamento è sulla piazza della chiesa di Pescarenico, dove verrà rappresentata "La notte degli imbrogli", il tentato matrimonio notturno nella canonica di don Abbondio, da parte di Renzo e Lucia.

Il secondo momento sarà all'interno della chiesa parrocchiale di Pescarenico, quando usciranno sull'altare padre Cristoforo e frà Fazio; arriveranno poi in chiesa Renzo, Lucia ed Agnese. A questi ultimi padre Cristoforo spiegherà come raggiungere la riva dell'Adda a Pescarenico, dove è in attesa un'imbarcazione per traghettare sulla sponda opposta. Lucia raggiungerà il monastero di Monza, dove rimarrà per essere lontana da don Rodrigo.

La terza scena sarà in piazza Era, dove sarà in attesa una imbarcazione Lucia per portare sull'altra sponda dell'Adda, in quel di Pescate, dove un tempo c'era la vecchia strada postale, Lucia in fuga verso Monza. Sarà quest'ultima la pagina famosa "dell'Addio Monti".

Il percorso lungo le stradette di Pescarenico, vicino al corso dell'Adda, dall'Isola Viscontea a piazza Bione, vedrà impegnate le guide del gruppo di Lecco. Saranno, invece, alla ribalta attori di diverse filodrammatiche amatoriali della città nelle tre scene teatrali, dalla piazza della chiesa di Pescarenico, all'interno della chiesa stessa, alla riva del fiume Adda, in piazza Era.

La passeggiata serale "Era il più bel chiaro di luna", che muoverà alle 20.45 da via Azzone Visconti, davanti all'Hotel Pontevecchio, avrà tre momenti di rappresentazione teatrale, con episodi tra i più famosi dei Promessi Sposi, di Alessandro Manzoni.

Renzo e Lucia

L'addio ai monti

Il campaniletto triangolare di Pescarenico

Barche e reti nasse sulla riva di Pescarenico

La loggia con colonnato di casa Monti Riva in piazza Era
Il ruolo di Lucia sarà interpretato da Chiara Bellingardi; Renzo sarà Pietro Ticozzi, padre Cristoforo, Alfredo Vassena. La regia teatrale è affidata ad Aurelio Ballerini della Compagnia Teatrale San Giovanni 1810.
A.B.