Come si esce dalla crisi, con Cancro primo aiuto, la ricetta del Creval
I vertici del Gruppo bancario valtellinese invitati da Cancro Primo Aiuto a Villa Walter Fontana a parlare a imprenditori, soci e amici dell'associazione
E' questa, in sintesi, la risposta alla domanda: come fare ad agganciare la ripresa?, fornita dai vertici del Gruppo Bancario Credito Valtellinese agli imprenditori raccolti a Villa Walter Fontana di Capriano di Briosco da Cancro Primo Aiuto. L'incontro, organizzato martedì 6 maggio per i soci e gli amici dell'associazione brianzola, ha visto la partecipazione dell'amministratore delegato del Creval, Miro Fiordi, del condirettore generale Luciano Camagni e del vicedirettore generale Mauro Selvetti.
Introdotti dal presidente di Cancro Primo Aiuto, Plinio Vanini, che ha ricordato, anche attraverso un filmato, le numerose attività svolte insieme all'istituto di credito valtellinese, dal Progetto Parrucche all'organizzazione dei Campionati italiani assoluti di sci, i vertici del Creval hanno cercato di esaminare la situazione economica attuale e di fornire agli imprenditori le indicazioni su come muoversi sul mercato.
Ma per chi è pronto ad accettare il cambiamento, è convinto di avere i prodotti giusti, e ha la volontà per affrontare i mercati e le competenze per risolvere i problemi, le occasioni non mancano. «A parte noi - ha continuato Fiordi - il resto del mondo sta crescendo ed è pieno di opportunità. Quindi il cambiamento può fare un po' male perché non è mai indolore, ma va cavalcato».
Se poi a tutto questo si aggiunge un po' di solidarietà il risultato è sicuramente migliore. «Un po' di solidarietà in più non guasterebbe – ha, infatti, sostenuto l'amministratore delegato del Creval - perché permetterebbe di ricreare un clima di coesione sociale che farebbe bene. Siamo tutti sulla stessa barca nel mare di questa lunga crisi di cambiamento strutturale: se vogliamo che resti a galla e cominci a navigare, dobbiamo tutti dare un colpo di remi. Ma nella stessa direzione, non verso i propri interessi, altrimenti non ci muoveremo mai».
E gli imprenditori associati a Cancro Primo Aiuto non sembra si siano lasciate scappare queste opportunità, altrimenti diventerebbe complicato continuare a sostenerne le attività che, ha ricordato Vanini, nei primi quattro mesi dell'anno hanno portato la onlus brianzola a “investire” in beneficenza circa 600mila euro.
«La crisi ha toccato tutti - ha concluso Vanini - ma la voglia di fare del bene e di essere, come dice il nostro motto, “uomini che aiutano altri uomini”, non è mai venuta meno ed è “contagiosa”, perché sono sempre di più quelli che ci vogliono conoscere e aiutare».
E' questa, in sintesi, la risposta alla domanda: come fare ad agganciare la ripresa?, fornita dai vertici del Gruppo Bancario Credito Valtellinese agli imprenditori raccolti a Villa Walter Fontana di Capriano di Briosco da Cancro Primo Aiuto. L'incontro, organizzato martedì 6 maggio per i soci e gli amici dell'associazione brianzola, ha visto la partecipazione dell'amministratore delegato del Creval, Miro Fiordi, del condirettore generale Luciano Camagni e del vicedirettore generale Mauro Selvetti.
Introdotti dal presidente di Cancro Primo Aiuto, Plinio Vanini, che ha ricordato, anche attraverso un filmato, le numerose attività svolte insieme all'istituto di credito valtellinese, dal Progetto Parrucche all'organizzazione dei Campionati italiani assoluti di sci, i vertici del Creval hanno cercato di esaminare la situazione economica attuale e di fornire agli imprenditori le indicazioni su come muoversi sul mercato.
Ma per chi è pronto ad accettare il cambiamento, è convinto di avere i prodotti giusti, e ha la volontà per affrontare i mercati e le competenze per risolvere i problemi, le occasioni non mancano. «A parte noi - ha continuato Fiordi - il resto del mondo sta crescendo ed è pieno di opportunità. Quindi il cambiamento può fare un po' male perché non è mai indolore, ma va cavalcato».
Se poi a tutto questo si aggiunge un po' di solidarietà il risultato è sicuramente migliore. «Un po' di solidarietà in più non guasterebbe – ha, infatti, sostenuto l'amministratore delegato del Creval - perché permetterebbe di ricreare un clima di coesione sociale che farebbe bene. Siamo tutti sulla stessa barca nel mare di questa lunga crisi di cambiamento strutturale: se vogliamo che resti a galla e cominci a navigare, dobbiamo tutti dare un colpo di remi. Ma nella stessa direzione, non verso i propri interessi, altrimenti non ci muoveremo mai».
E gli imprenditori associati a Cancro Primo Aiuto non sembra si siano lasciate scappare queste opportunità, altrimenti diventerebbe complicato continuare a sostenerne le attività che, ha ricordato Vanini, nei primi quattro mesi dell'anno hanno portato la onlus brianzola a “investire” in beneficenza circa 600mila euro.
«La crisi ha toccato tutti - ha concluso Vanini - ma la voglia di fare del bene e di essere, come dice il nostro motto, “uomini che aiutano altri uomini”, non è mai venuta meno ed è “contagiosa”, perché sono sempre di più quelli che ci vogliono conoscere e aiutare».
Chi siamo
“Siamo solo uomini che aiutano altri uomini”. E’ questo il motto della Onlus Cancro Primo Aiuto, nata nel 1995 in memoria del senatore Walter Fontana. L'Associazione non ha scopo di lucro e propone iniziative nel campo dell’assistenza socio-sanitaria a favore degli ammalati di cancro e dei loro familiari.
Sostenuta da una novantina di sponsor, tra enti pubblici, associazioni imprenditoriali e soprattutto aziende private, Cancro Primo Aiuto estende la sua azione nell’ambito territoriale della Lombardia, in particolare nelle oltre 40 strutture ospedaliero-sanitarie in cui si è consolidata una collaborazione, distribuite nelle province di Bergamo, Brescia, Como, Lecco, Lodi, Milano, Monza e Brianza, Pavia, Sondrio e Varese.
Nel corso del 2013 hanno avuto rapporti con l’associazione 20mila pazienti per un totale di oltre 40mila prestazioni. Sono 35 i collaboratori sostenuti economicamente dalla Onlus e un centinaio i medici volontari collegati a Cancro Primo Aiuto, sempre a disposizione gratuita per i malati e le loro famiglie.
www.cpaonlus.org
info@cpaonlus.org
“Siamo solo uomini che aiutano altri uomini”. E’ questo il motto della Onlus Cancro Primo Aiuto, nata nel 1995 in memoria del senatore Walter Fontana. L'Associazione non ha scopo di lucro e propone iniziative nel campo dell’assistenza socio-sanitaria a favore degli ammalati di cancro e dei loro familiari.
Sostenuta da una novantina di sponsor, tra enti pubblici, associazioni imprenditoriali e soprattutto aziende private, Cancro Primo Aiuto estende la sua azione nell’ambito territoriale della Lombardia, in particolare nelle oltre 40 strutture ospedaliero-sanitarie in cui si è consolidata una collaborazione, distribuite nelle province di Bergamo, Brescia, Como, Lecco, Lodi, Milano, Monza e Brianza, Pavia, Sondrio e Varese.
Nel corso del 2013 hanno avuto rapporti con l’associazione 20mila pazienti per un totale di oltre 40mila prestazioni. Sono 35 i collaboratori sostenuti economicamente dalla Onlus e un centinaio i medici volontari collegati a Cancro Primo Aiuto, sempre a disposizione gratuita per i malati e le loro famiglie.
www.cpaonlus.org
info@cpaonlus.org
