Terza corsia sul Ponte Manzoni e Lecco-Bergamo, impegno di Anas e sottosegretario di Stato per il completamento delle opere
Un impegno concreto nel garantire il completamento della Lecco – Bergamo (17,5 i milioni di euro che “mancano all’appello”, cui si aggiungono 40 milioni per l’ultimo lotto) e il prolungamento in tempi brevi - con appalto dei lavori e inizio degli stessi nel 2017 - della corsia di immissione sul terzo ponte per chi proviene da Pescate, nodo critico per la viabilità dell’intero territorio.
Lo ha garantito, nella giornata di oggi, il sottosegretario di Stato del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Umberto Del Basso De Caro, in “visita” in Provincia di Lecco insieme al capo compartimento Anas Lombardia Giuseppe Ferrara e al professore del Politecnico di Milano Carmelo Gentile, che ha effettuato verifiche specifiche sulla stabilità del ponte Alessandro Manzoni.
Obiettivo dell’intervento sul terzo ponte, come ha spiegato quest’ultimo, è quello di garantire una immissione in SS 36 più fluida (per evitare il “tappo” al traffico che ora si viene a creare), ma soprattutto più sicura, poiché la corsia attuale (molto corta, con l'entrata sul flusso maggiore in uscita dal tunnel del Barro) non risulta efficace.
Due le opzioni prospettate dal dottor Giuseppe Ferrara. La prima prevede un “allargamento” con la costruzione di una nuova corsia strettamente interconnessa con la struttura del ponte esistente, che porterà ad ottenere una carreggiata di 14 metri di larghezza. La seconda la creazione di un “affiancamento”, corsia separata dalle altre che obbligherebbe le vetture in entrata a Pescate ad uscire al Bione. Il budget previsto è di 8 milioni di euro, e la seconda opzione è stata presentata come la più economica e facilmente attuabile. “Il nostro obiettivo è quello di appaltare l’opera nel 2017, ed iniziare i lavori entro la fine di quell’anno” ha spiegato il capo compartimento Anas.
Il professor Gentile, incaricato di redigere il progetto, ha spiegato che entrambe le opzioni non andranno a modificare l’aspetto del ponte (realizzato nel 1985), e ha illustrato i passaggi (caratterizzazione geotecnica, indagine dinamica, rilevazione delle vibrazioni e caratterizzazione dei materiali) che hanno portato ad ottenere un “modello virtuale” della struttura.
Soddisfazione è stata espressa da parte del sindaco di Lecco Virginio Brivio, che ha sottolineato l'importanza di attivare un confronto anche sullo snodo del Bione, e del sindaco di Pescate Dante De Capitani, che da tre anni – come egli stesso ha affermato – è in prima linea per contrastare il traffico che ogni giorno paralizza il paese, a causa del “tappo” dei veicoli in immissione sul terzo ponte. “Auspico che le prossime scelte siano condivise con la nostra amministrazione” è stata la sua richiesta.
L’impegno del sottosegretario Del Basso De Caro è stato specifico anche per quanto riguarda la Lecco-Bergamo, opera attualmente in corso (sono stati creati i due imbocchi per la galleria, e dovranno iniziare a breve i lavori di scavo del tunnel) ma che ha visto “lievitare” i costi di 17,5 milioni di euro (118 milioni l'importo complessivo). “Già domani parlerò con il Ministro di questa opera, fondamentale per il territorio. La cifra da reperire è pari a meno del 20% del costo totale, e ammonta ad ulteriori 40 milioni l’impegno per completare l’intervento con il terzo lotto. È necessario garantire il proseguo dei lavori, per evitare contenziosi” ha spiegato il sottosegretario di Stato.
Si è detto “parzialmente soddisfatto” delle promesse ottenute il sindaco di Vercurago Carlo Greppi, che vede in positivo l’impegno assunto ma auspica presto buone notizie sul reperimento dei fondi mancanti. “Anche l’ultimo lotto deve essere realizzato, per evitare che tutto il traffico si riversi su Calolziocorte” ha commentato il primo cittadino Cesare Valsecchi.
Per il mini svincolo di Mandello, grazie ad economie sulle manutenzioni Anas garantisce il prolungamento delle rampe già esistenti, una soluzione a basso costo che però non risulta definitiva ai fini dell’opera. “Ora la palla passa a noi e alla Provincia” ha sottolineato il sindaco Riccardo Fasoli.
Il sopralluogo di oggi, in definitiva, ha portato sul territorio lecchese tanti “buoni propositi” per quanto riguarda 4 opere da tempo attese, alcune delle quali già in corso di realizzazione, che dovranno ora trovare una attuazione concreta per migliorare la vita di chi ogni giorno transita lungo le strade lecchesi e vive nei comuni che queste attraversano.
Lo ha garantito, nella giornata di oggi, il sottosegretario di Stato del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Umberto Del Basso De Caro, in “visita” in Provincia di Lecco insieme al capo compartimento Anas Lombardia Giuseppe Ferrara e al professore del Politecnico di Milano Carmelo Gentile, che ha effettuato verifiche specifiche sulla stabilità del ponte Alessandro Manzoni.
Da sinistra il sottosegretario Umberto Del Basso De Caro, l'onorevole Gian Mario Fragomeli,
il presidente della Provincia Flavio Polano, il consigliere Rocco Cardamone
Il sottosegretario Umberto Del Basso De Caro, il capo compartimento Anas Giuseppe Ferrara e il professor Carmelo Gentile
Sono stati loro, a seguito di opportuni sopralluoghi in presenza dei sindaci dei comuni interessati, a "fare il punto" sulle due opere strettamente interconnesse tra loro – unitamente a quelle del “mini svincolo” di Mandello del Lario e alla pista ciclo pedonale tra Abbadia Lariana e Lecco – in presenza dell’onorevole Gian Mario Fragomeli, il presidente della Provincia Flavio Polano e il consigliere provinciale Rocco Cardamone.Obiettivo dell’intervento sul terzo ponte, come ha spiegato quest’ultimo, è quello di garantire una immissione in SS 36 più fluida (per evitare il “tappo” al traffico che ora si viene a creare), ma soprattutto più sicura, poiché la corsia attuale (molto corta, con l'entrata sul flusso maggiore in uscita dal tunnel del Barro) non risulta efficace.
Due le opzioni prospettate dal dottor Giuseppe Ferrara. La prima prevede un “allargamento” con la costruzione di una nuova corsia strettamente interconnessa con la struttura del ponte esistente, che porterà ad ottenere una carreggiata di 14 metri di larghezza. La seconda la creazione di un “affiancamento”, corsia separata dalle altre che obbligherebbe le vetture in entrata a Pescate ad uscire al Bione. Il budget previsto è di 8 milioni di euro, e la seconda opzione è stata presentata come la più economica e facilmente attuabile. “Il nostro obiettivo è quello di appaltare l’opera nel 2017, ed iniziare i lavori entro la fine di quell’anno” ha spiegato il capo compartimento Anas.
Il professor Gentile, incaricato di redigere il progetto, ha spiegato che entrambe le opzioni non andranno a modificare l’aspetto del ponte (realizzato nel 1985), e ha illustrato i passaggi (caratterizzazione geotecnica, indagine dinamica, rilevazione delle vibrazioni e caratterizzazione dei materiali) che hanno portato ad ottenere un “modello virtuale” della struttura.
Soddisfazione è stata espressa da parte del sindaco di Lecco Virginio Brivio, che ha sottolineato l'importanza di attivare un confronto anche sullo snodo del Bione, e del sindaco di Pescate Dante De Capitani, che da tre anni – come egli stesso ha affermato – è in prima linea per contrastare il traffico che ogni giorno paralizza il paese, a causa del “tappo” dei veicoli in immissione sul terzo ponte. “Auspico che le prossime scelte siano condivise con la nostra amministrazione” è stata la sua richiesta.
Flavio Polano e Rocco Cardamone
L’impegno del sottosegretario Del Basso De Caro è stato specifico anche per quanto riguarda la Lecco-Bergamo, opera attualmente in corso (sono stati creati i due imbocchi per la galleria, e dovranno iniziare a breve i lavori di scavo del tunnel) ma che ha visto “lievitare” i costi di 17,5 milioni di euro (118 milioni l'importo complessivo). “Già domani parlerò con il Ministro di questa opera, fondamentale per il territorio. La cifra da reperire è pari a meno del 20% del costo totale, e ammonta ad ulteriori 40 milioni l’impegno per completare l’intervento con il terzo lotto. È necessario garantire il proseguo dei lavori, per evitare contenziosi” ha spiegato il sottosegretario di Stato.
Si è detto “parzialmente soddisfatto” delle promesse ottenute il sindaco di Vercurago Carlo Greppi, che vede in positivo l’impegno assunto ma auspica presto buone notizie sul reperimento dei fondi mancanti. “Anche l’ultimo lotto deve essere realizzato, per evitare che tutto il traffico si riversi su Calolziocorte” ha commentato il primo cittadino Cesare Valsecchi.
I sindaci Cristina Bartesaghi (Abbadia Lariana), Riccardo Fasoli (Mandello del Lario) e Dante De Capitani (Pescate)
Da sinistra il sindaco di Lecco Virginio Brivio, di Vercurago Carlo Greppi, il dottor Roberto Gentile,
il sindaco di Calolziocorte Cesare Valsecchi e il consigliere Paolo Cola
Per il mini svincolo di Mandello, grazie ad economie sulle manutenzioni Anas garantisce il prolungamento delle rampe già esistenti, una soluzione a basso costo che però non risulta definitiva ai fini dell’opera. “Ora la palla passa a noi e alla Provincia” ha sottolineato il sindaco Riccardo Fasoli.
Il sopralluogo di oggi, in definitiva, ha portato sul territorio lecchese tanti “buoni propositi” per quanto riguarda 4 opere da tempo attese, alcune delle quali già in corso di realizzazione, che dovranno ora trovare una attuazione concreta per migliorare la vita di chi ogni giorno transita lungo le strade lecchesi e vive nei comuni che queste attraversano.