Calolzio, la proposta di Gandolfi: ''il ponte Cantù illuminato come quello di Brooklyn''
Fari, led e pannelli solari per far splendere anche di notte il ponte Cesare Cantù tra Calolzio e Olginate.
E' questa la proposta avanzata dal capogruppo di "Lavoro, Sviluppo e Libertà" Dario Gandolfi per il manufatto, inaugurato il 13 febbraio 2009, che collega le due rive dell'Adda.
Per ora è poco più che un "sogno" ma Gandolfi ha le idee chiare: "Si tratta di un'opera importante e molto bella, che segna l'ingresso al paese: perché non pensare di creare un sistema di luci e fari che ne illumini di notte la campata, riflettendosi nel fiume e dando un nuovo volto al ponte? In moltissime altre città avviene già (penso al ponte di Brooklyn per fare un nome su tutti): perché Calolzio non potrebbe fare lo stesso?".
Se a Lecco si sta lavorando per illuminare con una serie di fari il ponte "vecchio", la Val San Martino potrebbe non essere da meno.
Il tutto all'insegna dell'eco-compatibilità e a costo zero per i cittadini: "L'impianto funzionari con pannelli solari e batterie di accumulo: di giorno si raccoglie l'energia necessaria a illuminare il ponte di notte. La realizzazione del sistema potrebbe inoltre essere affidata a qualche ditta del territorio - e ce ne sono di molto buone - che si occupa di questo tipo di lavori, che potrebbe installarlo gratuitamente, godendo della pubblicità che ne deriverebbe: in questo modo non si spenderebbero nemmeno soldi pubblici".
Difficile prevedere se il progetto di Gandolfi andrà in porto, ma certamente si tratterebbe di uno spettacolo di grande impatto.
Il ponte, realizzato dalla ditta Vitali Spa su progetto dell'ingegner Angelo Valsecchi della Provincia di Lecco, è lungo complessivamente 223 metri: la campata centrale, che scavalca l'alveo dell'Adda, è di 110 metri e le due campate laterali o di riva hanno uno sviluppo di 56,5 mentri ciascuna.
Il ponte presenta enormi antenne laterali alte oltre 38 metri che sostengono l'impalcato con un totale di 48 stralli (i lunghi cavi) che si aprono a ventaglio sia anteriormente che posteriormente da ciascuna antenna.
In totale il ponte Cesare Cantù è largo 11,5 metri dei quali i 10,5 centrali sono utili al transito degli autoveicoli in marcia.
I lavori per la sua realizzazione sono iniziati nel 2005 e sono durati 4 anni.
Con una piccola curiosità: durante il getto delle fondamenta dei grandi piloni che sorreggono la struttura, gli allora sindaci di Calolzio e Olginate hanno annegato nel cemento due medaglie, una di Giovanni XXIII e una della Madonna del Bosco.
"Sarebbe davvero un bel risultato riuscire ad illuminarlo" ha concluso Dario Gandolfi. "Sono solo curioso di sapere se il Parco Adda Nord sarebbe disposto a concedere le autorizzazioni necessarie...".
E' questa la proposta avanzata dal capogruppo di "Lavoro, Sviluppo e Libertà" Dario Gandolfi per il manufatto, inaugurato il 13 febbraio 2009, che collega le due rive dell'Adda.
Dario Gandolfi
Per ora è poco più che un "sogno" ma Gandolfi ha le idee chiare: "Si tratta di un'opera importante e molto bella, che segna l'ingresso al paese: perché non pensare di creare un sistema di luci e fari che ne illumini di notte la campata, riflettendosi nel fiume e dando un nuovo volto al ponte? In moltissime altre città avviene già (penso al ponte di Brooklyn per fare un nome su tutti): perché Calolzio non potrebbe fare lo stesso?".
Se a Lecco si sta lavorando per illuminare con una serie di fari il ponte "vecchio", la Val San Martino potrebbe non essere da meno.
Il tutto all'insegna dell'eco-compatibilità e a costo zero per i cittadini: "L'impianto funzionari con pannelli solari e batterie di accumulo: di giorno si raccoglie l'energia necessaria a illuminare il ponte di notte. La realizzazione del sistema potrebbe inoltre essere affidata a qualche ditta del territorio - e ce ne sono di molto buone - che si occupa di questo tipo di lavori, che potrebbe installarlo gratuitamente, godendo della pubblicità che ne deriverebbe: in questo modo non si spenderebbero nemmeno soldi pubblici".
Difficile prevedere se il progetto di Gandolfi andrà in porto, ma certamente si tratterebbe di uno spettacolo di grande impatto.
Il ponte Cesare Cantù
Il ponte, realizzato dalla ditta Vitali Spa su progetto dell'ingegner Angelo Valsecchi della Provincia di Lecco, è lungo complessivamente 223 metri: la campata centrale, che scavalca l'alveo dell'Adda, è di 110 metri e le due campate laterali o di riva hanno uno sviluppo di 56,5 mentri ciascuna.
Il ponte presenta enormi antenne laterali alte oltre 38 metri che sostengono l'impalcato con un totale di 48 stralli (i lunghi cavi) che si aprono a ventaglio sia anteriormente che posteriormente da ciascuna antenna.
In totale il ponte Cesare Cantù è largo 11,5 metri dei quali i 10,5 centrali sono utili al transito degli autoveicoli in marcia.
I lavori per la sua realizzazione sono iniziati nel 2005 e sono durati 4 anni.
Con una piccola curiosità: durante il getto delle fondamenta dei grandi piloni che sorreggono la struttura, gli allora sindaci di Calolzio e Olginate hanno annegato nel cemento due medaglie, una di Giovanni XXIII e una della Madonna del Bosco.
"Sarebbe davvero un bel risultato riuscire ad illuminarlo" ha concluso Dario Gandolfi. "Sono solo curioso di sapere se il Parco Adda Nord sarebbe disposto a concedere le autorizzazioni necessarie...".
P.V.