Festa ai Piani di Bobbio, presso il santuario Regina dei Monti e delle Funivie

E’ festa lunedì 22 agosto presso il santuario Maria Regina dei Monti e delle Funivie, a quota 1700, sui Piani di Bobbio, in Valsassina, sopra Barzio. La chiesa è sorta con lo sviluppo turistico della località, con la funivia che da Barzio ha favorito l’affluenza degli sciatori sui bei campi di sport invernali. La prima pietra del santuario è stata collocata dal cardinale Giovanni Battista Montini, nel 1962; tre anni dopo, nel 1965, è stato il cardinale Giovanni Colombo ad inaugurare il tempio, costruito su progetto dell’architetto lecchese Marco Selva, nativo di Primaluna, dove è stato anche sindaco.
    Il programma della giornata di festa si apre alle 7.45, quando, sul piazzale della funivia da Barzio ai Piani di Bobbio, avrà inizio la processione penitenziale. I più coraggiosi sono chiamati ad affrontare anche eventuali condizioni climatiche avverse nella scarpinata lungo il ripido sentiero, una vera direttissima in verticale che si arrampica verso Bobbio. E’ richiesta, come minimo, un’ora e mezza a passo montanaro, transitando dal caratteristico Geseou, dove, a metà luglio, si tiene il raduno alpestre delle penne nere di Barzio. La Messa solenne della festività sarà celebrata alle ore 11 con il clero del Decanato della Valsassina e del Decanato di Valtorta e Santa Brigida. Seguirà, nel pomeriggio, alle 14.30, la processione mariana lungo i sentieri dei Piani di Bobbio e poi il popolare incanto dei canestri.
I ragazzi dell’oratorio estivo di Pasturo, con don Walter Gheno
(ora parroco a Lucernate di Rho) alla festa del santuario dei piani di Bobbio
    Caratteristica del santuario dei Piani di Bobbio è che sulle pareti interne vi è scritta l’Ave Maria in 14 lingue, dal latino al cinese, per testimoniare l’universalità della devozione mariana. All’interno si venera una statua lignea della Madonna, opera degli artigiani della Val Gardena. Il 12 aprile 1971, all’esterno del santuario, gli alpini hanno fatto incidere nel granito la preghiera delle penne nere. Una lapide ricorda Teresio Olivelli, tenente degli alpini, medaglia d’oro della Liberazione, scomparso in campo di prigionia nazista nel gennaio 1945. Era nato a Bellagio nel 1916; quindi quest’anno si ricorda il centenario della nascita. La mamma di Teresio Olivelli, Clelia Invernizzi, era valsassinese di Cremeno.
Nel 1994 ha avuto luogo la pubblicazione di “L’anima di un partigiano”, con l’eroismo del “ribelle per amore” Teresio Olivelli. L’iniziativa è stata promossa dall’allora parroco di Barzio, don Alfredo Comi, e dal maestro Ginetto Invernizzi. La lapide del santuario di Bobbio ricorda l’autore della preghiera “Ribelli per amore”, e si trova vicino ai sentieri che Teresio conobbe da piccolo, con la mamma Clelia, durante i suoi giorni in Valsassina. Clelia Invernizzi Olivelli è deceduta nel 1981, all’età di 95 anni.
Quest’anno, nel centenario dalla nascita di Teresio Olivelli, è stata reso noto che avrà luogo l’emissione di un apposito francobollo commemorativo da pare delle Poste Italiane.
A.B.
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