Rancio: il 'caldo' e 'accogliente' abbraccio al nuovo parroco don Claudio Maggioni

Stamattina, nella chiesa di Maria Assunta in Rancio Basso, Don Claudio Maggioni ha celebrato la sua prima messa come parroco della Comunità Pastorale Beati Giovanni Mazzucconi e Luigi Monza, dei rioni di San Giovanni, Rancio e Lecco della città di Lecco.
L'ecclesiastico di 58 anni, originario di Vimercate, ha precedentemente svolto la sua attività pastorale, iniziata con il suo ordinamento nel Giugno 1983, presso le parrocchie di Sesto San Giovanni, Abbiategrasso, San Donato Milanese e Varese.
La piazza della chiesa è stata adornata a festa per l'occasione e l'ingresso dei fedeli prima della messa delle 11 è stata accolta dalla musica del Corpo musicale Giuseppe Verdi di San Giovanni. Sopra l'ingresso alla chiesa lo striscione, che recita "La Comunità Pastorale accoglie con gioia il nuovo pastore Don Claudio Maggioni".

L'ingresso in chiesa

La chiesa era oltremodo piena, con molte persone che hanno assistito alla presentazione del nuovo parroco in piedi e occupando ogni spazio disponibile tra quelli a sedere.
La celebrazione si è sviluppata in maniera molto solenne, prima con il saluto e i voti di Don Claudio agli altri parroci di Lecco e al mons. Franco Cecchin.
Dopo il voto, il parroco di  orgini vimercatesi, ora adottato dalla comunità lecchese, ha celebrato la messa secondo il rito canonico.

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Dopo le letture, la sua prima predica nella chiesa di Rancio è versa sull'apertura che deve avere la comunità cristiana: l'ecclesiastico ha chiarito come la Chiesa non sia "solo per gli arrivati, quelli perfetti, ma per tutti indiscriminatamente, coi loro difetti". Don Claudio ha chiarito come la comunità Cattolica debba lasciare e lascerà le porte aperte a tutti, compresi gli organi civili (rappresentati durante la messa anche dal sindaco di Lecco Virginio Brivio), e di tutte le persone della comunità lecchese.
Don Claudio ha continuato la sua predica parlando dello slogan per l'oratorio di quest'anno "fate il bene", che secondo il parroco significa "comportarsi bene, cercare di ottenere il meglio dalle cose dando tutti se stessi e cercare do seguire Il bene, ovvero Gesù". Don Claudio ha voluto chiarire come il lavoro verso gli umili e i bisognosi sia parte fondamentale dell'esperienza dei cristiani, che devono dare loro stessi per gli altri.

Parlando di sé, il nuovo parroco ha raccontato inoltre di due doni che ha ricevuto dalla comunità lecchese, che aveva già visitato negli scorsi anni: un braccialetto, offertogli dalle suore durante un campeggio con l'oratorio estivo e il suo camice battesimale, che gli è stato offerto all'altare insieme ai doni simbolo delle attività dell'oratorio per i giovani, come gli sport e le attività estive.
Dopo la celebrazione dell'Eucarestia l'insieme degli animatori dell'oratorio di Rancio e i ragazzi delle squadre sportive presenti alla messa hanno circondato l'altare e hanno promesso di mantenere il loro ruolo di guide ed educatori per i più giovani, rinnovando le loro promesse battesimali.

La stretta di mano con il sindaco

Di sicuro, quindi questo nuovo parroco è stato accolto da un abbraccio caloroso e sentito dalla comunità pastorale, che accorsa in gran numero per la sua prima messa, gli ha dimostrato la sua disponibilità e il suo affetto con questa celebrazione.
Dopo la fine della messa alcune delle animatrici dell'oratorio estivo hanno fatto una sorpesa ai fedeli presenti, mostrando in anteprima la coreografia per il ballo dell'oratorio estivo.
Fuori, il corpo musicale Giuseppe Verdi ha di nuovo accompagnato i fedeli, stavolta nell'uscire dalla messa e nell'andare verso il rinfresco offerto dalla comunità pastorale.
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