Prende forma la nuova Lecco-Bergamo: viaggio fotografico nei 3 cantieri per osservare come sta ''nascendo'' la galleria
"Ma a che punto sono i lavori della nuova Lecco-Bergamo?" Una domanda che si pongono in tanti e che oggi può avere una risposta più precisa grazie ad un sopralluogo organizzato per la stampa e per i consiglieri dall'Amministrazione Provinciale nei 3 cantieri dove sta prendendo forma il tunnel che collegherà Chiuso a Calolzio.
A Chiuso si continua ad attendere l'attacco vero e proprio della parete dove già sono visibili i segni dei carotaggi che disegnano la forma che avrà poi la galleria.
ll tunnel artificiale, ovvero la prima parte che si percorrerà per raggiungere Calolzio è completato: "Questa fase iniziale è terminata e abbiamo cercato di ridurre al minimo i disagi per la circolazione e per i residenti. Particolare attenzione era rivolta alla chiesina del Beato Serafino che non ha riportato nessun danno, nonostante si trattasse delle operazioni più critiche" ha spiegato l'ingegner Angelo Valsecchi.
Mattia Micheli, Rocco Cardamone, Giuseppe Scaccabarozzi, Angelo Valsecchi
Nonostante le difficoltà - a partire dal contenzioso con l'azienda che ha causato una serie di ritardi e la mancanza di 18 milioni di euro all'appello - i lavori stanno procedendo. Tanto che anche il consigliere della Lega Nord Stefano Simonetti ha concluso la visita commentando "Eppur si muove!".
VIDEO
Imbocco Nord (Lecco) A Chiuso si continua ad attendere l'attacco vero e proprio della parete dove già sono visibili i segni dei carotaggi che disegnano la forma che avrà poi la galleria.
ll tunnel artificiale, ovvero la prima parte che si percorrerà per raggiungere Calolzio è completato: "Questa fase iniziale è terminata e abbiamo cercato di ridurre al minimo i disagi per la circolazione e per i residenti. Particolare attenzione era rivolta alla chiesina del Beato Serafino che non ha riportato nessun danno, nonostante si trattasse delle operazioni più critiche" ha spiegato l'ingegner Angelo Valsecchi.
L'imbocco nord a Chiuso
Sotto al livello della strada tutti gli occhi sono puntati alla parete, il "nemico" da abbattere. E' stato lasciato aperto una sorta di grande pozzo per poter calare dall'alto gli eventuali macchinari e i materiali che serviranno durante i circa due anni di lavori che ancora mancano.
"Siamo terminando il consolidamento e entro la fine del mese partirà l'escavazione della galleria naturale" ha assicurato Valsecchi.
Tra Chiuso e Vercurago si lavora invece sul crinale della collina. Godendo di una inusuale vista sul golfo di Vercurago, gli operai sono all'opera per realizzare quella che sarà la "centralina fumi" del tunnel.
Ma non solo. "Ci sarà anche l'imbocco della galleria secondaria che potrà essere usata dai mezzi di emergenza" ha continuato Valsecchi.
Imbocco sud (Calolzio)
Per chi, come noi, non ha competenza tecnica, il fronte di Calolzio - a ridosso della stazione - è quello dove è più visibile l'opera di scavo.
"La tecnica utilizzata nel primo tratto, vista anche la vicinanza con il fiume e la conformazione del terreno, è diversa rispetto a quella di Chiuso. A Calolzio abbiamo dovuto posizionare paratie profonde 22 metri e poi scavare l'imbocco: 200 metri sono già completati, così come il pozzo che servirà anche in questo per portare in cantiere mezzi e materiali" ha continuato ancora l'ingegner Valsecchi. "Ogni galleria non è mai un'opera facile: in questo tratto, per la vicinanza dell'Adda e il tipo di terreno, lo è ancora di meno".
A Calolzio già da tempo è stata riaperta al transito via Sassi, interdetta proprio per realizzare questa prima parte dell'opera. Lo sbocco prevedrà la realizzazione di una nuova rotonda per permettere l'accesso al tunnel.
Tempistiche
Se c'è una domanda cui ne' il direttore dei lavori Polimeni ne' l'ingegner Valsecchi hanno voluto rispondere è proprio quella sulle tempistiche: per ora non ci si sbilancia su una possibile data di inaugurazione.
Il programma al momento recita ancora "Autunno 2018" ma non si può prevedere al momento se verrà rispettato.
La parete da scavare: i fori "disegnano" la sezione della galleria
Centrale dei fumi e galleria di emergenza
Tra Chiuso e Vercurago si lavora invece sul crinale della collina. Godendo di una inusuale vista sul golfo di Vercurago, gli operai sono all'opera per realizzare quella che sarà la "centralina fumi" del tunnel.
Ma non solo. "Ci sarà anche l'imbocco della galleria secondaria che potrà essere usata dai mezzi di emergenza" ha continuato Valsecchi.
Il cantiere a Vercurago
Anche qui sulla parete rocciosa è "disegnata" quello che sarà l'ingresso. Gli scavi partiranno da Vercurago e sbucheranno in via IV Novembre a Calolzio, lungo il pendio all'altezza della rotonda di via Mazzini.
L'imbocco della futura galleria d'emergenza
"Quando si inizieranno i lavori, si potranno fare tutte le verifiche del caso per appurare se ci sarà o meno un superamento dei limiti dei decibel previsto dalla legge. Se e quando questo si verificherà provvederemo anche a intervenire per trovare soluzioni. Ma prima aspettiamo di capire se effettivamente sorgerà questo problema o no".
Imbocco sud (Calolzio)
Per chi, come noi, non ha competenza tecnica, il fronte di Calolzio - a ridosso della stazione - è quello dove è più visibile l'opera di scavo.
"La tecnica utilizzata nel primo tratto, vista anche la vicinanza con il fiume e la conformazione del terreno, è diversa rispetto a quella di Chiuso. A Calolzio abbiamo dovuto posizionare paratie profonde 22 metri e poi scavare l'imbocco: 200 metri sono già completati, così come il pozzo che servirà anche in questo per portare in cantiere mezzi e materiali" ha continuato ancora l'ingegner Valsecchi. "Ogni galleria non è mai un'opera facile: in questo tratto, per la vicinanza dell'Adda e il tipo di terreno, lo è ancora di meno".
Lo scavo di Calolzio
La galleria, rispetto all'attuale livello della strada, si troverà a 6/10 metri di profondità.
A Calolzio già da tempo è stata riaperta al transito via Sassi, interdetta proprio per realizzare questa prima parte dell'opera. Lo sbocco prevedrà la realizzazione di una nuova rotonda per permettere l'accesso al tunnel.
Tempistiche
Se c'è una domanda cui ne' il direttore dei lavori Polimeni ne' l'ingegner Valsecchi hanno voluto rispondere è proprio quella sulle tempistiche: per ora non ci si sbilancia su una possibile data di inaugurazione.
Il programma al momento recita ancora "Autunno 2018" ma non si può prevedere al momento se verrà rispettato.
L'ing. Angelo Valsecchi
A Chiuso comunque si sta procedendo con il consolidamento dell'imbocco e entro fine mese dovrebbe partire lo scavo vero e proprio del sottosuolo che si incontrerà poi con il fronte che partirà anche a Calolzio. "Dobbiamo trovare i 18 milioni di euro che mancano, senza perdere tempo: la politica deve agire subito" ha sottolineato ancora una volta il consigliere delegato Rocco Cardamone. "Dobbiamo scongiurare infatti l'ipotesi di uno stop ai lavori: il cantiere dovrà assolutamente continuare ininterrottamente 24/24h fino alla fine".
Paolo Valsecchi