Lecco: l'addio al t.col. Luigi Gnecchi, 'il suo coraggio e la grinta hanno tanto da insegnarci'

"Grinta, coraggio e amore per la patria". È con queste parole che il prevosto di Lecco ha ricordato insieme a famigliari, amici e autorità locali il tenente colonnello pilota Luigi Gnecchi, scomparso all'età di 102 anni lo scorso 12 novembre e salutato per l'ultima volta questa mattina presso la Basilica di San Nicolò.

Decorato due volte di medaglia d'argento al valor militare, Gnecchi era nato nel quartiere lecchese di Pescarenico il 5 marzo 1914, e non ancora ventenne nel 1935 si era arruolato come allievo ufficiale pilota nell'Arma Azzurra. La prima medaglia gli è stata attribuita nel 1939 in seguito alla guerra civile iberica, dove ha avuto il ruolo di capo formazione di una squadriglia di caccia bombardieri. La seconda invece l'ha guadagnata dopo le numerosi missioni durante la Seconda Guerra Mondiale.

"Il suo coraggio e la sua grinta hanno tanto da insegnarci. Anche nei momenti cruciali di fronte alla drammaticità degli eventi vissuti quest'uomo non ha mai perso il suo umorismo e la passione per le cose semplici. Oggi che stiamo toccando con mano una crisi non solo economica ma esistenziale, nel nostro piccolo possiamo riscoprire il valore della nostra città attraverso i suoi insegnamenti" ha detto don Cecchin durante l'omelia, rivolgendosi ai tanti cittadini presenti. Un saluto è stato rivolto anche dai rappresentanti dell'Arma Azzurra, dall'UNUCI e dal Nastro Azzurro, che al termine della cerimonia hanno recitato insieme la Preghiera dell'Aviatore sulle note del Silenzio.

Il feretro, avvolto dal Tricolore, ha infine ricevuto la benedizione prima di essere accompagnato sul sagrato della Chiesa e da lì verso la tumulazione.
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