Il presidente di Confindustria a Lecco per i 140 anni della Fiocchi

Il presidente nazionale di Confindustria, Vincenzo Boccia, sarà sabato 3 dicembre a Lecco per i 140 anni della Fiocchi, ricorrenza che viene celebrata in occasione della festa di Santa Barbara, patrona dei lavoratori del settore.
    La “Casa” Fiocchi è stata fondata, con il nome di Fiocchi e Soci, a Castello di Lecco nel gennaio 1876, da Giulio Fiocchi, nato a Milano nel 1851, e dal fratello Giacomo, nato due anni prima. Sono stati i pionieri dell’industria della produzione di bossoli da caccia per fucili a retrocarica, che erano sempre allora più diffusi.

l Fiocchi Munizioni a Belledo di Lecco

    Alla fine dell’Ottocento Giacomo Fiocchi lasciò Lecco per la Sicilia, richiamato da nuove sfide nel campo dell’industria estrattiva dello zolfo. Vi morì nel 1915.
    A Lecco Giulio Fiocchi decise di aprire un secondo settore di attività e, nel 1906, avviò la produzione di bottoni e di altre minuterie metalliche. Non sembrava, ma c’era un legame produttivo nei due settori della prima e della seconda attività: consisteva nell’utilizzo per la produzione dei bottoni dei residui di nastri di ottone già usati per i fondelli dei bossoli. La ditta aveva assunto, nel frattempo, la denominazione di Società Giulio Fiocchi.

Piero Fiocchi, già senatore della Repubblica

La Fiocchi Munizioni di Belledo, bombardata nella primavera 1945

    Nel 1911 venne messo in funzione a Belledo di Lecco lo stabilimento per la produzione di esplosivi primari e munizioni a palla, sia militari che commerciali, dando alla Fiocchi la sua fisionomia definitiva. Nel 1916, durante la prima guerra mondiale, Giulio Fiocchi si spense e la conduzione della società passò nelle mani di tre dei suoi sei figli maschi: Piero Angelo, Carlo, Lodovico, che portarono la società ad un importante sviluppo tra le due guerre del Novecento. Scomparsi nel ’36 Lodovico e nel ’42 Piero Angelo, Carlo prese le redini della società, che resse sino al 1965. Sotto la sua presidenza, grazie anche a competenti e fedeli collaboratori, la società superò la difficile prova della seconda guerra mondiale.
Nel corso della stessa, nella primavera 1945, il complesso di Belledo fu pesantemente bombardato e riportò gravi danni, riparati con i mezzi della stessa società e dei suoi proprietari. Fu tragico il bilancio di vite umane: quattro morti tra il personale presente in fabbrica ed un numero ancora maggiore di feriti. E’ stato quest’ultimo il bombardamento più pesante che la città di Lecco ha subito da parte di incursioni aeree alleate, che avvennero dal gennaio all’aprile 1945, l’ultimo quadrimestre di guerra.

Personale premiato per anzianità di servizio

Premiazione di tiratori della Fiocchi Munizioni

Notevoli sono stati le novità ed i programmi produttivi nel secondo dopoguerra, negli anni della ricostruzione post bellica e del boom economico. Fu costituito anche un apposito gruppo di lavoro dedito a ricerche e studi.
Il processo di deindustrializzazione della città, che ha portato alla scomparsa di “cattedrali” come Badoni, SAE, Caleotto, Faini, Forni ed Impianti, Aldè, Metelgraf, ed altri, non ha toccato la Fiocchi, che anche ultimamente ha potenziato con nuove assunzioni il suo personale e con nuove strutture l’attività nella Brianza lecchese.

La rappresentanza del Consiglio di Fabbrica Fiocchi

Il gruppo aziendale Fiocchi Munizioni con il labaro dei donatori di sangue

Il personaggio maggiore della dinastia Fiocchi è attualmente Piero Fiocchi, eletto senatore nel collegio di Lecco nelle elezioni del 1983, con largo suffragio popolare, presidente per quattro anni dell’Unione Industriali Lecchesi, consigliere comunale. Il figlio Stefano è l’attuale presidente della Fiocchi, già ufficiale pilota di carriera dell’Aeronautica Militare.
A.B.
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