La costituzione non è scritta sulla sabbia ma peggio: sulla nebbia
Spettabile Redazione, Caro Direttore,
ha ragione quel signore che sostiene: “La costituzione non è scritta sulla sabbia”, infatti, secondo il mio modesto modo di vedere, è scritta sulla nebbia, non quella che “….agli irti colli piovigginando sale, e sotto…..”.
La mia generazione, nonostante tutto, continua a essere rispettosa, perché in famiglia abbiamo ricevuto una buona educazione, soprattutto in quelle popolari, e poi la scuola ha insistito e confermato quelle basi. Non scriviamo e diciamo parolacce, critichiamo la violenza ma attenzione: c’è un limite a tutto, si può anche perdere la pazienza.
Abbiamo sempre accettato il responso delle urne, ma gli imbonitori ci infastidiscono.
C’è ancora troppa gente che insiste nel sostenere che i clandestini sono una ricchezza e altre amenità pseudo culturali, alla Mariani per intenderci. Naturalmente, a conferma di quanto precede, sopportiamo pazientemente le persone moleste, anche se tra noi serpeggia il malcontento e non tutti sono pazienti. Ergo, suggerisco, non consiglio, di non esagerare. La nostra rovina, lo ripeterò all’infinito, è la concomitanza e, senza essere dottori, sappiamo leggere, scrivere e far di conto: due per due, però, fanno sempre e solo quattro, non tre o cinque come per qualcuno che l’ha sa lunga.
La gente ha votato senza seguire i consigli degli esperti imbonitori, in altre parole di quelli che sanno tutto.
A tale proposito allego copia di un manifesto che andava di modo ai tempi di: “Dio ti vede, nel segreto…..Stalin no.”
ha ragione quel signore che sostiene: “La costituzione non è scritta sulla sabbia”, infatti, secondo il mio modesto modo di vedere, è scritta sulla nebbia, non quella che “….agli irti colli piovigginando sale, e sotto…..”.
La mia generazione, nonostante tutto, continua a essere rispettosa, perché in famiglia abbiamo ricevuto una buona educazione, soprattutto in quelle popolari, e poi la scuola ha insistito e confermato quelle basi. Non scriviamo e diciamo parolacce, critichiamo la violenza ma attenzione: c’è un limite a tutto, si può anche perdere la pazienza.
Abbiamo sempre accettato il responso delle urne, ma gli imbonitori ci infastidiscono.
C’è ancora troppa gente che insiste nel sostenere che i clandestini sono una ricchezza e altre amenità pseudo culturali, alla Mariani per intenderci. Naturalmente, a conferma di quanto precede, sopportiamo pazientemente le persone moleste, anche se tra noi serpeggia il malcontento e non tutti sono pazienti. Ergo, suggerisco, non consiglio, di non esagerare. La nostra rovina, lo ripeterò all’infinito, è la concomitanza e, senza essere dottori, sappiamo leggere, scrivere e far di conto: due per due, però, fanno sempre e solo quattro, non tre o cinque come per qualcuno che l’ha sa lunga.
La gente ha votato senza seguire i consigli degli esperti imbonitori, in altre parole di quelli che sanno tutto.
A tale proposito allego copia di un manifesto che andava di modo ai tempi di: “Dio ti vede, nel segreto…..Stalin no.”
Giovanni Bartolozzi