Lecco: Tubettificio Europeo, la Tecnocap Spa rileva l’attività con un'offerta di 4,1 milioni
“Il Tubettificio Europeo non è morto, l’attività produttiva riprenderà. Abbiamo davanti pagine bianche ancora tutte da scrivere, ma il libro è aperto, ed è questa la cosa più importante”. Non nasconde la sua soddisfazione Mauro Castelli, funzionario Fiom Cgil che nella mattinata di oggi, mercoledì 21 dicembre, ha preso parte all’apertura delle buste delle offerte pervenute relativamente al bando di vendita promosso a ottobre dai curatori fallimentari, al fine di rilanciare l’attività che ha chiuso i battenti la scorsa estate lasciando in mobilità 108 lavoratori.
Sono state sei, in totale, le realtà che hanno presentato un’offerta, ma solo due (l’aggiudicataria e la Verimec Srl di Abbiategrasso, parte del gruppo francese Massilly, che si è fermata a 4.000.000 €) si sono “candidate” per rilevare strutture e attività del Tubettificio Europeo. Un’opzione che, come previsto dal bando, presuppone il mantenimento della produttività a Lecco e l’assunzione del personale necessario al suo funzionamento attingendo, “in via prioritaria seppur non esclusiva”, ai profili professionali individuati tra i 108 lavoratori posti in mobilità.
Immagine di repertorio di alcuni lavoratori di fronte all'azienda
Ad aggiudicarsi “in toto” l’azienda lecchese è stata la Tecnocap Spa, azienda con sede a Cava de' Tirreni (Sa) specializzata nella produzione di capsule metalliche, con un’offerta di 4.100.000 €, in rialzo di un milione di euro rispetto al valore a base d’asta fissato dai curatori Jessica Gianola e Piero Guerrera.Sono state sei, in totale, le realtà che hanno presentato un’offerta, ma solo due (l’aggiudicataria e la Verimec Srl di Abbiategrasso, parte del gruppo francese Massilly, che si è fermata a 4.000.000 €) si sono “candidate” per rilevare strutture e attività del Tubettificio Europeo. Un’opzione che, come previsto dal bando, presuppone il mantenimento della produttività a Lecco e l’assunzione del personale necessario al suo funzionamento attingendo, “in via prioritaria seppur non esclusiva”, ai profili professionali individuati tra i 108 lavoratori posti in mobilità.
La sede del Tubettificio
“Le altre quattro proposte relative all’acquisto di parti di macchinari e linee produttive sono decadute, a seguito della presentazione delle offerte per l’intera attività” ha spiegato Castelli. “Ho conosciuto l’amministratore della Tecnocap Michelangelo Morlicchio. Il confronto sulle modalità e le tempistiche di riattivazione, unitamente al capitolo del reinserimento dei lavoratori, prenderà il via nel corso delle prossime settimane. Ora è presto per esprimersi, ma il bando conteneva precise indicazioni in merito. Da parte mia c’è grande soddisfazione perché l’azienda non è morta, nonostante qualcuno le abbia fatto un necrologio, e il fatto che l’aggiudicazione sia avvenuta attraverso un’asta con un’altra realtà costituisce una ulteriore garanzia sulla serietà della proposta”.Corteo a Lecco lo scorso aprile
Domani pomeriggio è in programma un incontro in Provincia tra curatori fallimentari, funzionari sindacali, referenti per l’Unità di Crisi provinciale e Confindustria, per avviare un percorso che consentirà di far ripartire gli impianti del Tubettificio e – questo è l’auspicio – di restituire la sicurezza di un impiego al maggior numero possibile di lavoratori.