Calolzio, la natività racchiusa in una noce: sono oltre 100 i ''micro-presepi''' di Mirella

Il presepe più grande del mondo è allestito a Manarola, nelle Cinque Terre, e occupa un’intera collina a picco sul mare. Per vedere invece minuscole natività bisogna recarsi a Foppenico (frazione di Calolziocorte) dove Mirella Arrigo colleziona “micro-presepi”, grandi anche solo pochi centimetri.

Lei e il marito Gian Lorenzo ci hanno accolto nella loro casa dove fin dall’uscio si respira l’atmosfera del Natale e delle feste.
A dicembre, oltre ai tradizionali addobbi, all’albero e alle ghirlande, il salotto viene “invaso” da più di 100 presepini, ognuno diverso dall’altro. Ad accomunarli ci sono le dimensioni e l’attenzione ai dettagli degli artigiani che li hanno costruiti, dando sfoggio di tanta manualità e soprattutto fantasia.
Quello che colpisce è infatti la grande varietà di ambientazioni, materiali, tecniche e provenienze. E’ un giro del mondo racchiuso in una mensola.

Ogni presepe racconta infatti la sua storia e quella delle mani che l’hanno realizzato.
C’è quello dalla Terra Santa fatto con legno d’ulivo, un altro costruito con conchiglie che arrivano da Trapani, un terzo ambientato ai piedi del Duomo di Firenze e così via. Alcuni arrivano addirittura dall’altro capo del mondo, dalla Cina e dall’Indonesia.

C’è da perdersi ad osservare i dettagli e l’ingegno dei costruttori. Uno dei presepi più piccoli è stato persino posizionato all’interno di un guscio di noce che ha sostituito la tradizionale capanna.
I materiali sono i più diversi, i creatori si sono davvero sbizzarriti: il legno, la terracotta, il vetro, il metallo. Persino la cera scolpita. E c’è anche un presepe posizionato in un “cucchiaio” da buffet (di quelli che si usano per il “finger-food”) oppure un altro – assolutamente particolare – costruito assemblando alcune conchiglie.

Nei presepini non mancano mai Gesù Bambino, Giuseppe e Maria. A volte c’è anche la cometa a fare da cornice.
Basta questo per racchiudere in una manciata di centimetri la tradizione del Natale.
Lontano dai centri commerciali, dalla corsa ai regali, basta il ritratto di una giovane famiglia che accudisce il figliolo appena nato per ricordarci le gioie delle festività.

“Ho iniziato a collezionare questi piccoli presepi nel 2009, quasi per caso, quando mi hanno regalato i primi” ci ha raccontato Mirella. “Pian piano suono aumentati: ora non c’è mercatino dove non ne compri almeno un paio. Nel giardino di casa abbiamo anche una cappelletta con le statue di Maria: ne porto una da ogni Santuario dove mi sono recata”.

Le realizzazioni collezionate da Mirella sono davvero minuscole, ma sembrerebbero quasi gigantesche accanto al presepe più piccolo del mondo realizzato da  Aldo Caliro, scultore di Napoli,  che da ormai molti anni crea nel suo laboratorio natività all’interno di un chicco di caffè, in una lenticchia, in un ciondolo, in una conchiglia. L’artigiano è riuscita a battere ogni record scolpendone uno sopra la testa di uno spillo di un millimetro di spessore: utilizzando un bisturi per scolpire e un solo pelo di pennello per dipingere, è riuscito a posizionare sulla punta dell’ago ben quattro personaggi: San Giuseppe, la Madonna, Il Bambino Gesù e l’Angelo.
P.V.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.