Vercurago: i 50 anni del Gev rivivono in un libro, tante foto e 'montagne di emozioni'

E' finalmente pronto il libro che racconta i 50 anni del mitico "Gev Lumaca": 180 pagine di parole e fotografie fanno rivivere le emozioni dello spettacolare cammino dell'associazione che è entrata nel cuore e del dna di Vercurago.
Giovedì sera la biblioteca è stata quasi invasa dalle "lumache" del Gev che non hanno voluto perdersi la presentazione del volume, curato da Pietro Corti, Paolo Valsecchi, Luca Pozzi, Carlo Greppi e Irene Riva.

Carlo Greppi, Pietro Corti, Luca Pozzi e Paolo Valsecchi

Non è stato facile condensare mezzo secolo di escursioni, gare, attività, corsi, risate, fatiche e vette conquistate: tanti gli aneddoti che affiorano, le curiosità che si scoprono, le imprese che rivivono pagina dopo pagina, fotografia dopo fotografia.
C'è da perdersi a sfogliare l'opera, che si intitola "Tracce lasciate a passo di Lumaca". In tanti si divertiranno a cercarsi tra le foto d'epoca, osservando come è cambiato il modo di andare in montagna, riconoscendo tanti amici con cui si è condiviso un cammino, ritrovando un ricordo che sembra essere andato perduto.

Il libro prende il via nel bar del vecchio oratorio in una sera dell'ormai lontano 1966 quando un gruppo di amici ha dato inizio al lungo cammino del Gev Lumaca, di cui sono raccontate tutte le tappe: le origini, la gestione del Baitello al Passo del Fo, le innumerevoli escursioni, le gare e i corsi di sci, le marce di regolarità, i mitici campeggi che solo a nominarli fanno tornare il sorriso a mezza Vercurago.

"Il libro è nato raccogliendo le testimonianze dei protagonisti di questi 50 anni, intervistati da Paolo Valsecchi. Tutti parlavano, ognuno aggiungendo un aneddoto, una data, una precisazione sulla storia del Gruppo che per alcuni ha rappresentato un frammento, talvolta anche qualcosa di più, della storia della loro vita" ha spiegato Pietro Corti.
Dalla matassa intricata alla fine si è dipanato il filo e si sono incasellati periodi e persone, fatti e immagini, volti di mezzo secolo fa e volti di oggi.

Oltre al lavoro di scrittura, un grande sforzo lo ha richiesto la ricerca delle fotografie: sono 250 gli scatti raccolti nel libro e rappresentano solo una minima parte dell'immenso archivio a disposizione.
Con fatica sono state riscoperte le immagini dei primi anni che si pensavano perse nei cassetti e nelle soffitte e che rappresentano documenti davvero unici e insostituibile.
Quelle foto, anche grazie al grande lavoro del grafico Luca Pozzi, sono tornate a parlare e a raccontare le vicende racchiuse nella pellicola.

"L'idea del libro arriva da lontano, è nata 15 anni fa quando al Gev abbiamo iniziato a lavorare ad una pubblicazione per il 35° di Fondazione. Quel progetto non si è poi più concretizzato, ma lo abbiamo rispolverato l'anno scorso in occasione del 50°. Ci siamo però accorti che non potevamo accontentarci di pubblicare un librettino di poche decine di pagine: abbiamo voluto creare un volume ricco e completo, che ci ha richiesto più lavoro di quanto potessimo immaginare ma è che davvero bellissimo" ha continuato Carlo Greppi, che oltre ad essere sindaco di Vercurago è anche una delle anime del Gev. La presentazione in biblioteca ha simbolicamente concluso le iniziative per il 50° compleanno del Gev Lumaca, festeggiato alla grande già lo scorso settembre.

Per una sera gli scarponi sono rimasti appesi al chiodo ma già si lavora per le prossime iniziative del gruppo: è partito il corso di sci a Chiesa Valmalenco e poi si continuerà con le camminate, il corso di escursionismo, le gite, i rifugi da conquistare e tutto il resto.
Perché, come recitano le parole con cui termina il libro, "Il cammino continua...". "Tanti amici hanno camminato con noi e sono stati al nostro fianco sostenendoci nelle diverse attività. Credo che questo libro sia un'occasione straordinaria per conoscere la nostra storia e mi auguro che possa essere un invito per tutti ad entrare a fare parte della famiglia del GEV, per proseguire insieme durante i prossimi 50 anni... e oltre" ha concluso la presidente Irene Lombardi.
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