Lecco: alla chiesa S. Marta torna la messa in latino. Tanti i fedeli presenti alla cerimonia

"In nómine Patris et Fílii et Spíritus Sancti". È iniziata così la partecipatissima messa in lingua latina che ha ha avuto luogo nella serata di domenica 12 febbraio presso la chiesa di S. Marta di Lecco. Presieduta da monsignor Claudio Fontana, canonico del Duomo e cerimoniere arcivescovile, la liturgia ha segnato il ritorno della messa nel rito tradizionale ambrosiano nella città di Lecco.


Un evento storico che ha radunato davvero tantissimi fedeli, tanto da costringere molti a rinunciare di entrare nella piccola e suggestiva struttura di via Mascari. "Voglio innanzitutto ringraziare il Vicario generale della diocesi ambrosiana, il quale ha emesso un decreto che consentirà di celebrare messa in Santa Marta ogni seconda domenica del mese. Inoltre voglio ringraziare il vicario episcopale di Lecco mons. Rolla, e tutti i sacerdoti che porteranno avanti questa tradizione" ha commentato mons. Fontana a inizio omelia, durante uno dei pochi momenti in cui non presentava le spalle ai fedeli.

Mons. Claudio Fontana


Come vuole la tradizione infatti, tutta la celebrazione eucaristica ha visto il sacerdote con gli occhi rivolti verso l'altare, salvo al momento della distribuzione della Comunione e della benedizione finale. Una particolarità per i più giovani, ma non per i fedeli che ormai hanno superato i 60 anni, i quali ricorderanno anche la serie di "gesti" a cui erano chiamati i chierichetti, la cui funzione era molto importante perché, al di là della balaustra che delimitava il perimetro sacro dell'altare, erano i rappresentanti dei fedeli che seguivano in chiesa la celebrazione.

Altro ruolo fondamentale è quello dei canti, anch'essi in lingua latina, eseguiti per l'occasione dall'esenmble Schola Ambrosiana diretto da Primo Viganò, con la partecipazione straordinaria del mezzosoprano Dyana Bovolo. All'organo invece era presente il maestro Gianluca Cesana.

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La messa è quella che per quattro secoli ha innervato la liturgia della Chiesa, dopo lo storico Concilio di Trento della Riforma cattolica, argine alla Controriforma protestante di Martin Lutero.

Assistitere alla cerimonia è stato quindi un vero e proprio tuffo nel passato per i fedeli lecchesi legati alla tradizione, i quali da oggi potranno finalmente ripetere quest'esperienza senza uscire dalla propria città.
P.M.
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