Lecco: le studentesse di Crotone in città per il progetto “Legalighiamoci” con il Bertacchi

Dopo la bella esperienza vissuta a Crotone all’inizio di marzo, le ragazze della 3^ C – (scienze umane base) dell’Istituto di Istruzione Superiore “G. Bertacchi” di Lecco hanno accolto a scuola – e nelle loro famiglie – 25 studentesse del liceo “G.V. Gravina” del capoluogo calabrese, arrivate in città questa notte in pullman. Fino 28 marzo si tratterranno sul nostro territorio.

 Le studentesse che hanno presentato l'iniziativa allo Spazio Giglio

La tappa lecchese dello “scambio” formativo incentrato sul tema della legalità, denominato significativamente “Lagalighiamoci”, ha preso il via questo pomeriggio con un incontro in un luogo simbolo, lo Spazio Giglio di Pescarenico, bene confiscato alla mafia che due anni fa – il 21 marzo 2015 – è stato restituito alla collettività come spazio ricreativo e luogo di incontro e promozione sociale per gli anziani.
A dare il benvenuto a studenti e insegnanti (presenti la professoressa Nicoletta Colombo del Bertacchi che ha collaborato con Valeria Cattaneo al progetto, Anna Caruso e Raffaella Acri dell’istituto crotonese) è stata la coordinatrice dello Spazio Giglio Beatrice Civillini, presente con l’assessore Riccardo Mariani.

“Questo è un luogo simbolo della lotta alla criminalità organizzata proprio come l’ex pizzeria Wall Street, ora rinata come “Fiore”. Anche sul nostro territorio si sono verificati episodi di una certa gravità” ha spiegato ai ragazzi. “È necessario tenere alta la guardia. Legalità significa rispetto delle norme, ma non basta. È l’etica a darle forza e vigore e questa prende il via dal rispetto del prossimo. Senza etica la legalità è un albero facilmente sradicabile”.
Grazie a questo interessante scambio, ha sottolineato una delle professoresse calabresi, gli studenti lecchesi hanno potuto visitare una realtà molto diversa in cui la ‘ndrangheta è presente e viene contrastata attraverso il senso di responsabilità insegnato agli studenti. “Da noi ci sono tanti beni confiscati, ma non vengono utilizzati come siete riusciti a fare qui” ha evidenziato la prof.

La professoressa di Crotone omaggia l'assessore Mariani con materiali informativi sulla città

La studentessa Letizia Bonfanti del Bertacchi ha riassunto il percorso dello Spazio Giglio dalla confisca alla famiglia Coco Trovato nel 1992 fino alla presa in carico del Comune nel 2010 e la trasformazione in uno spazio ricreativo e formativo. “È stato dedicato a Emanuela Loi, agente di Polizia morta nella strage di Via D’Amelio nel 1992, durante l’attentato a Paolo Borsellino per il quale lavorava come scorta”.

Prima da destra la professoressa del Bertacchi Nicoletta Colombo

Durante la permanenza a Crotone i ragazzi lecchesi hanno vissuto un percorso alla scoperta di figure come lei, visitando beni confiscati alla ‘ndrangheta e l’emporio solidale “I 5 pani”, dove grazie a Libera e ad altre realtà associative vengono garantiti beni di prima necessità alle famiglie in difficoltà.

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Manuela Barbuto, studentessa dell’istituto Gravina, ha raccontato l’importanza della manifestazione vissuta a Locri due giorni fa, quando anche a Lecco è stata promossa una fiaccolata nella Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. “Questo scambio è un’esperienza bellissima, dal punto di vista relazionale - ci ha permesso di conoscere ragazze straordinarie – ed educativo. Abbiamo lavorato sui temi dei beni confiscati e della memoria” ha commentato.

Giorgia Romano ha presentato un video riassuntivo della permanenza dei lecchesi a Crotone.
Dopo la bella esperienza di questo pomeriggio, le studentesse lecchesi accompagneranno le loro ospiti in diverse città. “A Milano grazie alla collaborazione dell’Università Cattolica verremo accompagnati in un “tour” dei beni confiscati alla malavita, da ex studenti che hanno realizzato tesi specifiche sul tema” ha spiegato la professoressa Colombo. “Lo stesso faremo in Provincia di Bergamo grazie alla collaborazione di Libera. Le ragazze visiteranno Lecco e martedì prossimo saranno impegnate a scuola in un lavoro riassuntivo della bella esperienza vissuta”.
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