Lecco: al via lo sportello legale per le vittime di violenza e maltrattamenti, oltre 300 denunce nel ‘16
A partire da domani, giovedì 27 aprile, presso il Tribunale di Lecco aprirà i battenti uno “Sportello di Orientamento Legale per le vittime di violenza e maltrattamento”, dove un gruppo di avvocati – opportunamente formati grazie ad un corso promosso con la collaborazione dell’Ordine milanese e Regione Lombardia – sarà a disposizione gratuitamente per guidare chi si trova in difficoltà in un percorso verso l’acquisizione dei propri diritti. L’apertura è prevista ogni secondo e quarto giovedì del mese dalle 10.00 alle 12.00 e sarà garantita la presenza di due legali (penalista e civilista) in grado di fornire un supporto specifico.
Il nostro territorio, come ha spiegato l’avvocato Marzia Patrignani che unitamente alla collega Emanuela Andolina è stata tra le principali promotrici dello sportello, non è purtroppo un’isola felice, anzi sono in aumento le denunce per determinati reati. “Nel 2016 risultano 37 casi di percosse, 160 di minacce, 31 di maltrattamenti in famiglia, 15 violenze sessuali, 74 lesioni dolose. Ma molto spesso chi subisce tali comportamenti non ne parla”. Sono 300 – quasi una al giorno – le richieste di aiuto pervenute agli sportelli del Telefono Donna di Merate, mentre si sono rivolti all’omonima realtà attiva lecchese 112 donne, di cui 43 hanno richiesto un intervento di tipo legale.
Un’iniziativa “di cui essere orgogliosi”, è l’espressione utilizzata del sostituto procuratore Cinzia Citterio, che ha evidenziato come si tratti di un ulteriore tassello di una costruzione in corso da anni sul territorio lecchese. “Offrire la possibilità di uno spazio in cui trovare supporto gratuitamente è fondamentale, perché spesso chi è vittima di maltrattamenti o disagi non sa come uscirne e vede la libertà come un miraggio. A volte incontriamo donne sole o che incontrano ostacoli di tipo culturale all’interno della loro famiglia, persone che ignorano gli strumenti per uscirne. Accogliere, ascoltare e orientare costituiscono un aiuto efficace e concreto e in questo il ruolo degli avvocati, opportunamente formati, è fondamentale”.
Anche la Questura, ha spiegato il commissario capo Marco Cadeddu, dispone di una sezione apposita composta da 5 persone attive 24 ore su 24, perché spesso alle singole situaizoni è necessario rispondere con rapidità e in regime di massima emergenza.
Un aspetto questo confermato dalla dottoressa Marinella Pulici di Telefono Donna Merate, che ha spiegato come molte delle donne che si rivolgono ai loro sportelli sono sole e non sanno a chi rivolgersi. “Ne abbiamo ascoltate 300 lo scorso anno, abbiamo 5 case per l’accoglienza e l’impegno è notevole, anche dal punto di vista economico. Dobbiamo offrire alle vittime di violenza un futuro, ci sono vite da ricostruire” ha spiegato, citando alcune realtà come il Fondo Zanetti attive in Provincia nella promozione di un “housing sociale” dedicato e l’attivazione di borse lavoro.
Lo sportello avviato a Lecco, ha spiegato la dottoressa Ilaria Marzi in rappresentanza di Regione Lombardia, rientra in un più ampio “Piano antiviolenza” che descrive la rete dei servizi attivi promuovendo l’integrazione dei diversi soggetti chiamati a rispondere all’emergenza e attuando un modello di “presa in carico” che si pone come obiettivo il riscatto sociale. “I 4 punti di accesso delle vittime sono i servizi sociali comunali, le forze dell’ordine, il Pronto soccorso e i centri antiviolenza. L’integrazione tra questi ambiti e la collaborazione con Prefettura e Questura sono fondamentali per dare una risposta concreta ed efficace al problema. Che si combatte anche attraverso la prevenzione: per questo nelle scuole, fin dall’infanzia, si agisce con progetti specifici per creare una cultura del rispetto del prossimo. A questo si aggiunge la formazione degli operatori (assistenti sociali, esponenti delle forze dell’ordine, medici, insegnanti, avvocati come in questo caso) chiamati a interfacciarsi con le persone in difficoltà”. Ammontano a 9 milioni di euro gli stanziamenti specifici promossi da Regione Lombardia dal 2013.
I promotori dello Sportello
L’apertura di Lecco, che segue quella di Milano e Varese in Lombardia, opererà in sinergia con la rete antiviolenza della Provincia e i Centri del territorio specializzati nell’offrire supporto alle donne e ai loro figli, in una sinergia che si pone come obiettivo non solo quello di tutelare chi subisce violenze e maltrattamenti, ma anche di promuovere il loro riscatto sociale.Il nostro territorio, come ha spiegato l’avvocato Marzia Patrignani che unitamente alla collega Emanuela Andolina è stata tra le principali promotrici dello sportello, non è purtroppo un’isola felice, anzi sono in aumento le denunce per determinati reati. “Nel 2016 risultano 37 casi di percosse, 160 di minacce, 31 di maltrattamenti in famiglia, 15 violenze sessuali, 74 lesioni dolose. Ma molto spesso chi subisce tali comportamenti non ne parla”. Sono 300 – quasi una al giorno – le richieste di aiuto pervenute agli sportelli del Telefono Donna di Merate, mentre si sono rivolti all’omonima realtà attiva lecchese 112 donne, di cui 43 hanno richiesto un intervento di tipo legale.
Ilaria Marzi (Regione Lombardia), Antonio Corti e Marzia Patrignani (Ordine degli Avvocati di Lecco)
“Lo scorso 13 marzo abbiamo deliberato l’istituzione di questo sportello, per offrire un punto informativo sul territorio a coloro che necessitano di ottenere la consapevolezza dei propri diritti” ha spiegato l’avvocato Antonio Corti, a capo dell’Ordine lecchese. “Offriremo un orientamento legale che punti anche ad un successivo reinserimento delle vittime di violenza nella società”.Un’iniziativa “di cui essere orgogliosi”, è l’espressione utilizzata del sostituto procuratore Cinzia Citterio, che ha evidenziato come si tratti di un ulteriore tassello di una costruzione in corso da anni sul territorio lecchese. “Offrire la possibilità di uno spazio in cui trovare supporto gratuitamente è fondamentale, perché spesso chi è vittima di maltrattamenti o disagi non sa come uscirne e vede la libertà come un miraggio. A volte incontriamo donne sole o che incontrano ostacoli di tipo culturale all’interno della loro famiglia, persone che ignorano gli strumenti per uscirne. Accogliere, ascoltare e orientare costituiscono un aiuto efficace e concreto e in questo il ruolo degli avvocati, opportunamente formati, è fondamentale”.
Anche la Questura, ha spiegato il commissario capo Marco Cadeddu, dispone di una sezione apposita composta da 5 persone attive 24 ore su 24, perché spesso alle singole situaizoni è necessario rispondere con rapidità e in regime di massima emergenza.
Un aspetto questo confermato dalla dottoressa Marinella Pulici di Telefono Donna Merate, che ha spiegato come molte delle donne che si rivolgono ai loro sportelli sono sole e non sanno a chi rivolgersi. “Ne abbiamo ascoltate 300 lo scorso anno, abbiamo 5 case per l’accoglienza e l’impegno è notevole, anche dal punto di vista economico. Dobbiamo offrire alle vittime di violenza un futuro, ci sono vite da ricostruire” ha spiegato, citando alcune realtà come il Fondo Zanetti attive in Provincia nella promozione di un “housing sociale” dedicato e l’attivazione di borse lavoro.
Il sostituto procuratore Cinzia Citterio e il commissario capo Marco Cadeddu
Aldina Orsati, vice presidente di Telefono Donna Lecco, ha evidenziato l’importanza di una stretta collaborazione tra lo sportello attivo da domani presso il Tribunale e i centri antiviolenza, che offrono un supporto anche psicologico, ma anche la necessità di rendere più rapido l’iter legale che le vittime di violenza devono affrontare. “A seconda delle singole situazioni la Procura è attenta a stabilire determinate priorità” ha specificato la dottoressa Citterio. “A volte le vittime di violenza non accettano la possibilità di un procedimento penale, ma sulle tempistiche dei processi visto l’organico attuale non c’è molto che possiamo fare”.Lo sportello avviato a Lecco, ha spiegato la dottoressa Ilaria Marzi in rappresentanza di Regione Lombardia, rientra in un più ampio “Piano antiviolenza” che descrive la rete dei servizi attivi promuovendo l’integrazione dei diversi soggetti chiamati a rispondere all’emergenza e attuando un modello di “presa in carico” che si pone come obiettivo il riscatto sociale. “I 4 punti di accesso delle vittime sono i servizi sociali comunali, le forze dell’ordine, il Pronto soccorso e i centri antiviolenza. L’integrazione tra questi ambiti e la collaborazione con Prefettura e Questura sono fondamentali per dare una risposta concreta ed efficace al problema. Che si combatte anche attraverso la prevenzione: per questo nelle scuole, fin dall’infanzia, si agisce con progetti specifici per creare una cultura del rispetto del prossimo. A questo si aggiunge la formazione degli operatori (assistenti sociali, esponenti delle forze dell’ordine, medici, insegnanti, avvocati come in questo caso) chiamati a interfacciarsi con le persone in difficoltà”. Ammontano a 9 milioni di euro gli stanziamenti specifici promossi da Regione Lombardia dal 2013.
Marinella Pulici e Aldina Orsati (Telefono Donna)
Emanuela Andolina, rappresentante del Comitato Pari Opportunità presso l'Ordine degli Avvocati di Lecco, ha sottolineato come lo sportello lecchese costituisca un’ulteriore risorsa per il nostro territorio, che non vuole sovrapporsi alle realtà già esistenti. Tra queste Soroptimist che, come ha spiegato la referente Anna Oriani, avvierà “una stanza tutta per sé” presso il comando dei Carabinieri di Lecco e il “codice rosa” - unitamente ad uno spazio dedicato – al Pronto soccorso di Lecco e Merate, proprio per trattare casi particolarmente delicati con la riservatezza e l’attenzione che meritano.Prima a sinistra l'avvocato Emanuela Andolina
Questi i nomi degli avvocati che si alterneranno allo Sportello di Orientamento Legale per le Vittime di violenza e maltrattamento attivo da domani presso il Tribunale lecchese: Francesca Allegra, Emanuela Andolina, Carolina Boghi, Nives Bonetti, Sonia Bova, Elsa Buzzoni, Flavia Cagliani, Romina Cermenati, Mara Ceserano, Nadia Colombo, Alessandra Colombo, Raffaella Gianola, Stefania Lingua, Valentina Marcucci, Marzia Patrignani, Rosanna Pontieri, Monica Rosano, Francesca Rusconi, Giovanna Samà.