L’APE sul sentiero Combi, da Bonacina a Camposecco
I soci APE di Lecco e gli amici APE di Milano consolidano gli avviati rapporti di gemellaggio domenica 7 maggio con gli interventi di manutenzione del sentiero dedicato alla memoria di Giorgio Combi, volontario lecchese deceduto durante le operazioni antincendio sul monte Due Mani nel diffuso rogo del 3 gennaio 2002. Abitava in quartiere Bonacina, dove, alle prime pendici del Pizzo Erna, ha inizio il sentiero a lui dedicato che si conclude in località Camposecco, sulle pendici del monte Magnodeno, sopra il quartiere di Maggianico.
Un gruppo di apeini milanesi, con i dirigenti dell’APE Lecco, guidati dal presidente Giuseppe Aldeghi e dalla segretaria Flavia Colombo, hanno già percorso il sentiero Giorgio Combi sino a Camposecco per tutti i rilievi del caso, in vista dell’intervento di manutenzione straordinaria. I primi rapporti tra APE Lecco e Milano sono iniziati tre anni or sono, grazie ad Alberto Di Monte, geografo di Vimercate, che stava ricercando le origini dei primi gruppi APE, Proletari Escursionisti, sorti nel novembre 1919 nelle città di Lecco, Milano ed Alessandria.
Il tracciato del sentiero Combi parte da via Piloni, in quartiere Bonacina, passa dal nucleo di Falghera sopra Acquate, prosegue verso la baita delle penne nere di Acquate e raggiunge l’agriturismo Ponte della Tenaglia. Il sentiero continua poi fino alla fontana Marietta, sopra la chiesetta della Rovinata, transita da Neguggio per giungere a Carbonera, sopra Belledo, dove inizia la salita per Camposecco. Il percorso attraversa due brevissimi tratti di strada asfaltata. Per la parte restante è tutto su sentiero o mulattiera. Il tracciato in larga parte si trova in un contesto boschivo.
La pubblicazione di Alberto Di Monte ricorda anche che Giorgio Combi percorreva spesso il sentiero per raggiungere la baita Corbetta a Camposecco, edificio di proprietà privata ma a disposizione dell’associazione in occasione di gare sociali. Nel bosco, in prossimità della baita Corbetta, esiste un piccolo “altare” a ricordo dei soci apeini defunti. Camposecco, a 600 metri di quota, sopra Maggianico, è legato alla storia dell’APE per l’ormai classica gara dei primi giorni di novembre Maggianico-Camposecco-Maggianico.
Panoramica del quartiere Bonacina, dove parte il sentiero Giorgio Combi
Il laghetto di Neguggio, scomparso dopo l gallerie sottostanti dell’attraversamento viabilistico di Lecco
E’ un sentiero “mediano” che si allunga per un tracciato di 7 chilometri e 220 metri, con alcuni tratti a mezza costa, un vero balcone panoramico sulla città, in particolare sui rioni alti, da Bonacina toccando quindi Acquate, Germanedo, Belledo e Maggianico. Il tempo di percorrenza per un normale escursionista è indicato in due ore e trenta minuti. E’ un sentiero di livello elementare, adatto a tutti e percorribile anche in mountain bike.Un gruppo di apeini milanesi, con i dirigenti dell’APE Lecco, guidati dal presidente Giuseppe Aldeghi e dalla segretaria Flavia Colombo, hanno già percorso il sentiero Giorgio Combi sino a Camposecco per tutti i rilievi del caso, in vista dell’intervento di manutenzione straordinaria. I primi rapporti tra APE Lecco e Milano sono iniziati tre anni or sono, grazie ad Alberto Di Monte, geografo di Vimercate, che stava ricercando le origini dei primi gruppi APE, Proletari Escursionisti, sorti nel novembre 1919 nelle città di Lecco, Milano ed Alessandria.
Il tracciato del sentiero Combi parte da via Piloni, in quartiere Bonacina, passa dal nucleo di Falghera sopra Acquate, prosegue verso la baita delle penne nere di Acquate e raggiunge l’agriturismo Ponte della Tenaglia. Il sentiero continua poi fino alla fontana Marietta, sopra la chiesetta della Rovinata, transita da Neguggio per giungere a Carbonera, sopra Belledo, dove inizia la salita per Camposecco. Il percorso attraversa due brevissimi tratti di strada asfaltata. Per la parte restante è tutto su sentiero o mulattiera. Il tracciato in larga parte si trova in un contesto boschivo.
Panoramica su Germanedo-Eremo, prima della costruzione del nuovo ospedale
Soci APE di Lecco e di Milano presso la baita di Camposecco
Alberto Di Monte ha ricordato pagine di storia dell’APE di Lecco, dedicata a Pierino Vitali, ex alpino, partigiano garibaldino in Valle d’Aosta, ucciso a Villeneuve, nel 1944. Alla sua memoria è dedicata anche la Torre Vitali (mt. 1940), sulla Grigna Meridionale. Le notizie raccolte nel lecchese da Alberto Di Monte sono state pubblicato nel libro “Sentieri proletari – Storia dell’APE”, edito da Ugo Mursia editore in Milano, nel 2015. La documentazione fotografica presenta la giovane alpinista e sarta apeina Giulia Resta Riva sulla cresta Segantini in Grigna meridionale, nel settembre 1922. Vi è un gruppo sciatori della sezione di Milano che partecipa alla gara di fondo del 1956 ai Piani Resinelli. Vi sono foto di escursioni apeine sulla Grigna meridionale nel 1955 e presso il rifugio Alveare Alpino ai Piani Resinelli, sempre nel 1955, dopo essere stato inaugurato tre anni prima, nel 1952. C’è, infine, ancora una foto, del 2013, ai Piani Resinelli del giovane gruppo della rinata APE di Milano.La pubblicazione di Alberto Di Monte ricorda anche che Giorgio Combi percorreva spesso il sentiero per raggiungere la baita Corbetta a Camposecco, edificio di proprietà privata ma a disposizione dell’associazione in occasione di gare sociali. Nel bosco, in prossimità della baita Corbetta, esiste un piccolo “altare” a ricordo dei soci apeini defunti. Camposecco, a 600 metri di quota, sopra Maggianico, è legato alla storia dell’APE per l’ormai classica gara dei primi giorni di novembre Maggianico-Camposecco-Maggianico.
A.B.