Lecco: i coscritti della classe 1937 festeggiano l'80esimo compleanno al Politecnico, 'spazio aperto a tutti'
Decine e decine di coscritti del 1937 di Lecco si sono riversati quest'oggi negli edifici del Politecnico per festeggiare in modo del tutto inconsueto, all'insegna della scoperta, dell'innovazione e della partecipazione, le proprie 80 stagioni di vita.
"Il sistema del Politecnico è un mondo aperto, che si dirama al suo esterno coinvolgendo enti e persone. Mi piacerebbe che il nostro Polo, così come accade nella sede principale, Città Studi, venisse percepito dagli abitanti come un punto di incontro, di passaggio, uno spazio pubblico da vivere. A Milano- ha continuato il Prorettore- al mattino si vedono i bambini che attraversano in bici il Campus perché quella è la via più sicura. Purtroppo a Lecco la città non ha ancora ben percepito il ruolo del Polo in questo senso, ma mi auguro che occasioni come queste e altre possano servire per diffondere questo importante messaggi".
"Il Polo di Lecco è fiore all'occhiello dell'educazione non solo per il nostro territorio, ma anche a livello nazione, ed è bene che venga valorizzato in tutti i modi" ha affermato uno dei coscritti, Pino Mazzoleni. "Per noi anziani quella di oggi rappresenta una bellissima opportunità per conoscere un'eccellenza di Lecco e ci fa sentire parte di un tutto che ci gratifica. E' stata una sorpresa rendersi conto che in questa zona sia avvenuta, per merito ed impegno di alcuni, una trasformazione così profonda. Sono felice di festeggiare proprio qui questo traguardo importante di vita e tornerò al Polo volentieri: oggi ho capito che il Politecnico è una spazio pubblico, volenteroso di accoglierci, e tornarci con più frequenza vorrà dire imparare a sentirlo un po' anche "mio", imparare in un certo senso a volergli bene".
felice per la riuscita dell'iniziativa anche Vico Valassi, nel suo triplice ruolo di coscritto, accompagnatore d'eccellenza e propulsore da sempre della realtà universitaria lecchese: "L'obiettivo del Politecnico è sempre stato quello di lavorare con il territorio e per il territorio: ecco che i qui presenti coscritti del '37, così felici di festeggiare nella sede universitaria lecchese, potranno fungere da diffusori del messaggio importante che hanno ricevuto, un messaggio di inclusione, accoglienza e partecipazione" ha detto rivolgendo in seguito uno sguardo al futuro del Polo. "La sinergia delle presenze arricchisce tutto il territorio. Il "sistema Lecco" c'è, esiste, e discute sulle cose più importanti. E' chiaro che una struttura così valida richiede che si continui a crescere: con pazienza bisogna continuare a ricercare quelle collaborazioni proficue che garantiscono di migliorarsi".
"Il sistema del Politecnico è un mondo aperto, che si dirama al suo esterno coinvolgendo enti e persone. Mi piacerebbe che il nostro Polo, così come accade nella sede principale, Città Studi, venisse percepito dagli abitanti come un punto di incontro, di passaggio, uno spazio pubblico da vivere. A Milano- ha continuato il Prorettore- al mattino si vedono i bambini che attraversano in bici il Campus perché quella è la via più sicura. Purtroppo a Lecco la città non ha ancora ben percepito il ruolo del Polo in questo senso, ma mi auguro che occasioni come queste e altre possano servire per diffondere questo importante messaggi".
Pino Mazzoleni
Vico Valassi, Manuela Grecchi e Umberto Cogliati
Andare in università a seguire eventi ed incontri, appositamente pensati per un pubblico eterogeneo così da intercettare varie rappresentanze sul territorio, ma anche recarsi presso la struttura per passeggiare, incontrarsi, rendendo davvero la sede lecchese del Politecnico una presenza radicata in città: questo il messaggio che gli anziani hanno accolto con commozione, rilasciando la "promessa" di tornarci."Il Polo di Lecco è fiore all'occhiello dell'educazione non solo per il nostro territorio, ma anche a livello nazione, ed è bene che venga valorizzato in tutti i modi" ha affermato uno dei coscritti, Pino Mazzoleni. "Per noi anziani quella di oggi rappresenta una bellissima opportunità per conoscere un'eccellenza di Lecco e ci fa sentire parte di un tutto che ci gratifica. E' stata una sorpresa rendersi conto che in questa zona sia avvenuta, per merito ed impegno di alcuni, una trasformazione così profonda. Sono felice di festeggiare proprio qui questo traguardo importante di vita e tornerò al Polo volentieri: oggi ho capito che il Politecnico è una spazio pubblico, volenteroso di accoglierci, e tornarci con più frequenza vorrà dire imparare a sentirlo un po' anche "mio", imparare in un certo senso a volergli bene".
felice per la riuscita dell'iniziativa anche Vico Valassi, nel suo triplice ruolo di coscritto, accompagnatore d'eccellenza e propulsore da sempre della realtà universitaria lecchese: "L'obiettivo del Politecnico è sempre stato quello di lavorare con il territorio e per il territorio: ecco che i qui presenti coscritti del '37, così felici di festeggiare nella sede universitaria lecchese, potranno fungere da diffusori del messaggio importante che hanno ricevuto, un messaggio di inclusione, accoglienza e partecipazione" ha detto rivolgendo in seguito uno sguardo al futuro del Polo. "La sinergia delle presenze arricchisce tutto il territorio. Il "sistema Lecco" c'è, esiste, e discute sulle cose più importanti. E' chiaro che una struttura così valida richiede che si continui a crescere: con pazienza bisogna continuare a ricercare quelle collaborazioni proficue che garantiscono di migliorarsi".
G.A.