Lecco – Madonna del Ghisallo. Sabato i pellegrini in bicicletta
Parte sabato 15 luglio, alle ore 9, da Casa Guanella, in via Amendola a Lecco, il pellegrinaggio ciclistico alla Madonna del Ghisallo, protettrice dei ciclisti, nel santuario di Magreglio, sull’antico valico fra la Vallassina e la vallata lariana verso Bellagio.
Il percorso della carovana sarà quello di Lecco, Malgrate, Parè di Valmadrera, Onno di Oliveto Lario, poi la salita in Valbrona, la discesa verso Asso e, quindi, l’ultimo tratto verso Lasnigo, Barni, Magreglio e la chiesetta del Ghisallo. “Non è una corsa, ma un pellegrinaggio – ha ribadito l’organizzatore don Agostino Frasson – Ricorderemo tutti gli amici defunti nella comune passione del ciclismo. Una Messa verrà celebrata alle ore 11 sul piazzale antistante il santuario”.
Nella carovana dei partecipanti spiccano i nomi di Claudio Chiappucci e di Tino Conti. Il primo è stato alla ribalta del ciclismo internazionale con la maglia gialla al Tour e con una vittoria nella Milano-Sanremo, oltre che in altre classiche. Tino Conti è brianzolo di Nibionno e nel suo albo d’oro spicca un quarto posto nel Giro d’Italia del 1974 e, nello stesso anno, si è imposto in una classica del ciclismo lombardo come la Tre Valli Varesine. Ha ottenuto un terzo posto ai campionati mondiali di Ostuni del 1976. E’ stato il vincitore, nel 1967, dell’ultima edizione della classica lecchese del 25 aprile per dilettanti di prima categoria, la Coppa Martiri della Libertà, organizzata dal Moto Velo Club Lecco, che nel suo albo d’oro vede anche il nome di Felice Gimondi.
Il Ghisallo, come noto, è il tempio dei ciclisti, per iniziativa del compianto parroco don Ermelindo Viganò, che nel dopoguerra 1945 volle restaurare l’antica chiesetta divenuta fienile e colse l’occasione del passaggio ogni anno, al termine della durissima salita del Ghisallo, del Giro di Lombardia, di dedicare la stessa alla Madonna protettrice dei ciclisti. E’ una devozione che da allora si è allargata anche grazie ai monumenti costruiti sul piazzale ed alla realizzazione del vicino museo della bicicletta e dei suoi campioni.
Il percorso della carovana sarà quello di Lecco, Malgrate, Parè di Valmadrera, Onno di Oliveto Lario, poi la salita in Valbrona, la discesa verso Asso e, quindi, l’ultimo tratto verso Lasnigo, Barni, Magreglio e la chiesetta del Ghisallo. “Non è una corsa, ma un pellegrinaggio – ha ribadito l’organizzatore don Agostino Frasson – Ricorderemo tutti gli amici defunti nella comune passione del ciclismo. Una Messa verrà celebrata alle ore 11 sul piazzale antistante il santuario”.
La Messa al Ghisallo, foto d'archivio
La celebrazione eucaristica sarà officiata, oltre che da don Agostino, da altri due religiosi guanelliani: don Marco Grega e don Fernando Giudici, e da don Stefano Crespi, sacerdote diocesano milanese, coadiutore di Arluno.Nella carovana dei partecipanti spiccano i nomi di Claudio Chiappucci e di Tino Conti. Il primo è stato alla ribalta del ciclismo internazionale con la maglia gialla al Tour e con una vittoria nella Milano-Sanremo, oltre che in altre classiche. Tino Conti è brianzolo di Nibionno e nel suo albo d’oro spicca un quarto posto nel Giro d’Italia del 1974 e, nello stesso anno, si è imposto in una classica del ciclismo lombardo come la Tre Valli Varesine. Ha ottenuto un terzo posto ai campionati mondiali di Ostuni del 1976. E’ stato il vincitore, nel 1967, dell’ultima edizione della classica lecchese del 25 aprile per dilettanti di prima categoria, la Coppa Martiri della Libertà, organizzata dal Moto Velo Club Lecco, che nel suo albo d’oro vede anche il nome di Felice Gimondi.
La Madonna del Ghisallo in una foto del 1955
Il pellegrinaggio al Ghisallo vedrà anche due momenti di sosta e di riflessione sul Creato: sono al termine della salita di Valbrona e presso la fonte di Barni, prima di imboccare il tracciato che entra nel vecchio nucleo del paese della Vallassina ed affronta poi il duro strappo detto della “Cappelletta”.Il Ghisallo, come noto, è il tempio dei ciclisti, per iniziativa del compianto parroco don Ermelindo Viganò, che nel dopoguerra 1945 volle restaurare l’antica chiesetta divenuta fienile e colse l’occasione del passaggio ogni anno, al termine della durissima salita del Ghisallo, del Giro di Lombardia, di dedicare la stessa alla Madonna protettrice dei ciclisti. E’ una devozione che da allora si è allargata anche grazie ai monumenti costruiti sul piazzale ed alla realizzazione del vicino museo della bicicletta e dei suoi campioni.
Scritte di tifosi per Chiappucci sulla salita del Ghisallo
Terminata la cerimonia al Ghisallo la comitiva dei ciclisti, che sarà scortata da agenti della Polizia Stradale di Lecco, raggiungerà Valmadrera per il pranzo presso la Cascina Guanella di piazza Rosè, struttura educativa di impegno sociale.
Aloisio Bonfanti