14 Agosto 1967: si apriva la la direttissima Milano-Lecco
L'estate aurea del 1967, 50 anni or sono, resa tale dalle Noci d'Oro in città nel mese di giugno e dal Cuoco d'Oro, in autunno, presentava ad agosto una nuova, attesa "sorpresa" veramente dorata. Veniva reso noto che nel mese di agosto la direttissima Milano-Lecco sarebbe sta aperta totalmente al traffico. L'arteria diveniva la spina dorsale della circolazione stradale da Milano verso la Brianza e la città di Lecco. Un comunicato precisava "Sui tratti già in funzione transitano ogni giorno 47.367 veicoli; un vero record per la Lombardia".
Un organo di informazione scriveva "un'utilitaria potrà percorrere in meno di un'ora tutto il tracciato, con un guadagno di trenta minuti sui tempi d'oggigiorno. La realizzazione dell'importantissima arteria è dovuta alle Amministrazioni Provinciali di Milano e di Como" (dove era stato presidente il lecchese Aldo Rossi).
Come annunciato, la grande strada Milano-Lecco venne ufficialmente aperta al traffico lunedì14 agosto 1967. I dati forniti erano i seguenti: 17 chilometri e mezzo sono sul territorio della provincia di Como, 11,5 dei quali nel tracciato nuovo da Gaggio di Nibionno (vicino al confine con la provincia di Milano) a Cariolo di Civate dove, innestandosi sulla preesistente provinciale Como-Lecco, segue il tracciato e la sede di questo per i rimanenti 6 chilometri, raggiungendo il nuovo ponte sull'Adda a Lecco.
La nuova arteria presentava due carreggiate unidirezionali di metri 7,50 ciascuna, separate da un'aiuola spartitraffico di cinque metri e due strade di servizio laterali.
Nell'autunno 1962 un settimanale locale aveva scritto "A Costamasnaga fervono i lavori di allestimento del cantiere che dovrà ospitare le maestranze per l'intera durata dei lavori sulla Milano-Lecco. Su una vasta area di proprietà del Comune, ceduta in affitto all'impresa Astaldi, sono in via di completamento il magazzino, il deposito, la cucina, la sala mensa con televisione, le camerate, l'infermeria. Gli uffici tecnici ed amministrativi hanno, invece, la sede provvisoria nella vicina trattoria Filippo, il primo esercizio pubblico che si trova a Costamasnaga, provenienti da Molteno. Le pale delle ruspe sono al lavoro a Nibionno, all'incrocio con la statale Como-Brivio, in località Paradiso di Costamasnaga, a Luzzana di Molteno, a Villa Bordone di Bosisio ed all'altezza dell'incrocio di Suello-Annone. Gli 11 chilometri e mezzo da Milano a Lecco, in terra comasca, sono per l'impresa Astaldi l'ultimo anello di quella lunga catena di nastri d'asfalto che la società ha gettato lungo tutta la penisola, dall'Autostrada del Sole, nel tratto Bologna-Firenze, alla Serenissima da Desenzano a Peschiera sul Garda, alla Genova-Savona".
La notizia sulla stampa
Lavori erano in corso per i ritocchi finali nelle due province confinanti di Milano e di Como. Riguardavano il settore Giussano-Gaggio di Nibionno (sette chilometri e mezzo nel milanese ed un chilometro e mezzo nel comasco). La nuova Valassina, da Monza a Civate (dove continuerà ad innestarsi sulla già esistente Como-Lecco) misura poco più di trenta chilometri. L'intero tracciato Milano-Lecco sfiora i 53 chilometri.Un organo di informazione scriveva "un'utilitaria potrà percorrere in meno di un'ora tutto il tracciato, con un guadagno di trenta minuti sui tempi d'oggigiorno. La realizzazione dell'importantissima arteria è dovuta alle Amministrazioni Provinciali di Milano e di Como" (dove era stato presidente il lecchese Aldo Rossi).
Come annunciato, la grande strada Milano-Lecco venne ufficialmente aperta al traffico lunedì14 agosto 1967. I dati forniti erano i seguenti: 17 chilometri e mezzo sono sul territorio della provincia di Como, 11,5 dei quali nel tracciato nuovo da Gaggio di Nibionno (vicino al confine con la provincia di Milano) a Cariolo di Civate dove, innestandosi sulla preesistente provinciale Como-Lecco, segue il tracciato e la sede di questo per i rimanenti 6 chilometri, raggiungendo il nuovo ponte sull'Adda a Lecco.
La nuova arteria presentava due carreggiate unidirezionali di metri 7,50 ciascuna, separate da un'aiuola spartitraffico di cinque metri e due strade di servizio laterali.
I primi lavori in località Cariolo di Civate (1963)
Una nota diffusa alla stampa non mancava di sottolineare la "visuale della bella corona dei monti Orobici, le lievi ondulazioni collinari, disseminate di campi, di prati e di ombrosi boschi, l'ampio lago di Annone che, con le sue varie colorazioni, appare improvviso all'ultimo tratto. Insomma una visuale che rende il nuovo tronco stradale veramente attraente e piacevole. Dei sei chilometri che ancora mancano per raggiungere Lecco da Cariolo di Civate, seguendo l'attuale sede della vecchia provinciale Como-Lecco, 4 chilometri e 200 metri sono ancora da sistemare nel tratto Cariolo-Valmadrera, mentre il tratto che collega Valmadrera al ponte sull'Adda a Lecco presenta già quattro corsie e funziona egregiamente".Nell'autunno 1962 un settimanale locale aveva scritto "A Costamasnaga fervono i lavori di allestimento del cantiere che dovrà ospitare le maestranze per l'intera durata dei lavori sulla Milano-Lecco. Su una vasta area di proprietà del Comune, ceduta in affitto all'impresa Astaldi, sono in via di completamento il magazzino, il deposito, la cucina, la sala mensa con televisione, le camerate, l'infermeria. Gli uffici tecnici ed amministrativi hanno, invece, la sede provvisoria nella vicina trattoria Filippo, il primo esercizio pubblico che si trova a Costamasnaga, provenienti da Molteno. Le pale delle ruspe sono al lavoro a Nibionno, all'incrocio con la statale Como-Brivio, in località Paradiso di Costamasnaga, a Luzzana di Molteno, a Villa Bordone di Bosisio ed all'altezza dell'incrocio di Suello-Annone. Gli 11 chilometri e mezzo da Milano a Lecco, in terra comasca, sono per l'impresa Astaldi l'ultimo anello di quella lunga catena di nastri d'asfalto che la società ha gettato lungo tutta la penisola, dall'Autostrada del Sole, nel tratto Bologna-Firenze, alla Serenissima da Desenzano a Peschiera sul Garda, alla Genova-Savona".
Aloisio Bonfanti