Lecco-Merate: interventi antisfondellamento al Grassi, all'Agnesi e al Viganò. A settembre serviranno soluzioni alternative per le lezioni

La prima campanella di settembre sicuramente riserverà sorprese agli studenti del Liceo Grassi di Lecco nonché degli Istituti Viganò e Agnesi di Merate. Non tutti gli spazi interni ai tre plessi, infatti, saranno a disposizione e ciò richiederà necessariamente l'adozione, seppur temporanea, di soluzioni alternative per garantire il regolare svolgimento delle lezioni in condizioni di sicurezza. Esattamente come successo quest'anno al Parini insomma. E proprio come per la scuola lecchese, l'adozione di un piano B alla canonica organizzazione delle attività si rederà necessaria per permettere gli interventi atti a garantire l'antisfondellamento delle controsoffittature.

Il Grassi di Lecco

Una problematica - quella del potenziale cedimento delle pannellature - emersa dapprima al Liceo Agnesi nella primavera scorsa, poi estesasi ad una classe dell'attiguo Viganò e, in contemporanea, a maggio, emersa anche al Grassi con la conseguente chiusura, presso quest'ultimo istituto di un iniziale blocco di sei aule, senza ripercussioni - così come per quanto attiene il polo meratese - sulla didattica, proseguita senza soluzione di continuità fino all'ultimo colloquio orale dell'ultimo alunno ammesso alla maturità. Nel frattempo però la società incaricata dalla Provincia - proprietaria e "amministratore" degli immobili - ha provveduto a portare a termine le richieste analisi di dettaglio sulle condizioni dei controsoffitti dei tre plessi.

L'Agnesi di Merate (foto scattata nei corridoi già puntellati)

"All'Agnesi - ha spiegato il consigliere delegato all'Istruzione Marinella Maldini - le indagini sono state effettuate subito, siamo già andati a gara e domani o dopo l'impresa selezionata provvederà ad avviare il cantiere. Saranno i tecnici a doverci indicare il tempo di intervento ma credo non si riuscirà a finire per l'inizio dell'anno scolastico. Il rischio sfondellamento è emerso in molti spazi comuni - gli atri di più piani - e in alcune aule. I controsoffitti, visto che questa problematica era nota in scuole edificate negli stessi anni dell'istituto di Merate, erano già costantemente monitorati, il personale sapeva potevano esserci problemi e la segnalazioni è stata così tempestiva. Allo stesso modo al Viganò un'aula è stata chiusa a primavera: in quest'altro plesso, il problema è stato riscontrato al contrario in poche parti comuni, in qualche ufficio e in una ventina di classi, in più settori. Al Grassi infine le indagini hanno portato alla luce come siano interessate dal problema una ventina di aule".

Il Viganò di Merate

Un milione di euro (circa) la spesa preventivata per intervenire sulle tre scuole, di cui 200.000 euro già stanziati quasi interamente per l'Agnesi, in quanto il liceo meratese sarà il primo a veder cantierizzati i necessari interventi (da mesi per garantire la sicurezza di alunni e personale nella hall e nei corridoi già puntellati sono stati allestiti percorsi obbligatori per ovviare a situazioni di pericolo che effettivamente non si sono verificate).
Nelle prossime settimane, una volta rese note le tempistiche per lo svolgimento dei lavori, il consigliere Maldini incontrerà i dirigenti scolastici per affrontare il discorso relativo ad una soluzione alternativa per l'inizio dell'anno scolastico. Ovvero, per dirla in altro modo, per stabilire "dove e come" i ragazzi seguiranno le lezioni finchè non potranno farlo nella loro scuola (o almeno non tutti insieme). "Faremo di tutto per mantenere veloci i tempo e per garantire il diritto allo studio, in condizioni di sicurezza" la rassicurazione della delegata. Non mancheranno però, immaginiamo, discussioni come già successo nell'estate 2016 in riferimento alla sorte degli alunni del Parini, poi smistati in più istituti per scongiurare il doppio turno, con studenti sui banchi al pomeriggio.

Segue articolo sulla mappa degli interventi che sarebbero necessari per offrire ai lecchesi scuole "al top".
A.M.
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