Lecco: picchetto davanti al Provveditorato per Elio e Sabina,genitori di alunni disabili

La catena, questa volta, è rimasta a casa. Ma la determinazione è la stessa di due anni fa. Elio Canino da questa mattina alle nove è nuovamente in protesta: se nel 2015 si era legato alla cancellata della primaria Mondo Giusto di Calolzio per chiedere l'immediata assegnazione a sua figlia Giada e ai tanti bambini diversamente abili iscritti nelle scuole del territorio di un'insegnante di sostegno qualificata, quest'oggi ha scelto la sede lecchese dell'ex provveditorato per ribadire nuovamente il medesimo concetto.

Elio e Sabina con gli operatori delle forze dell'ordine inviati in via Marco D'Oggiono per monitorare la situazione

E, sotto i portici di via Marco D'Oggiono, dinnanzi all'uscio dell'Ufficio scolastico territoriale, non si è presentato da solo: come annunciato, infatti, al suo fianco, in quella che è diventata una vera e propria battaglia per il rispetto di un diritto già riconosciuto agli alunni disabili, c'è Sabina, la mamma di Paolo, ragazzino calolziese divenuto ipovedente, iscritto alla scuola media di Carenno. "Quest'oggi ha iniziato il secondo anno non solo senza la maestra di sostegno ma anche senza l'assistente alla comunicazione: l'ho lasciato in classe sostanzialmente da solo, raccomandandogli in caso di necessità di rivolgersi alle insegnanti che, fortunatamente, sono le stesse che già aveva e quindi lo conoscono" ha raccontato la donna. "Sono qui con Elio, mettendoci la faccia, sperando di poter essere utile anche ad altri genitori con figli nelle stesse condizioni dei nostri che magari si vergognano a far conoscere la loro indignazione per questa situazione".

"Settembre è un mese che odio perché ogni volta si ripresenta lo stesso problema: la scuola per Giada e gli altri bambini speciali come lei inizia senza maestra di sostegno e ogni anno poi ne arriva una diversa" ha argomentato papà Elio, divenuto ormai paladino dei diritti degli studenti disabili, pur rappresentando solo se stesso, senza l'appoggio di associazioni organizzate. "Solo a Calolzio, secondo i dati che mi sono stati forniti dall'istituto comprensivo, ci sono 11 richieste per la scuola secondaria, 12 per la primaria e 5 o 7, non ricordo il numero esatto, per la materna. Io sono già fortunato ad aver ottenuto la conferma dell'educatore comunale che, per sette ore la settimana, ha già seguito mia figlia nei cinque anni di elementari e ora la accompagnerà anche alle medie. Oggi alle 8 l'ho portata in classe e l'ho lasciata serena e tranquilla perché almeno c'era con lei una figura che già conosce. Martedì inizieranno a fare le assegnazioni ma non è detto che arriverà per questi bambini una figura specializzata. Sono qui e rimarrò a oltranza per ribadire che noi genitori vogliamo insegnati di sostegno qualificati per i nostri figli. Se sarà necessario chiederò appuntamento anche al Prefetto, sperando che anche altre mamme e papà possano poi far sentire la loro voce".

Per il momento, srotolato lo striscione arancione già esposto due anni fa a Calolzio, aggiornato con la data odierna, Elio e Sabina, fino alle 17, saranno dinnanzi alla sede dell'Ufficio scolastico territoriale, pronti a dialogare con chiunque voglia testimoniare loro vicinanza.
A.M.
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