
La pubblica accusa, lo scorso maggio, aveva chiesto la condanna dell'imputata ad un anno e sei mesi di reclusione. Oggi, a distanza di cinque mesi, tale pena è stata effettivamente irrogata dal giudice monocratico del Tribunale di Lecco Salvatore Catalano, accompagnata dal provvedimento di confisca, per equivalente, di 911.000 euro circa. Si è chiuso così uno dei processi intentati nei confronti di Annalisa Costa, legale rappresentante della Greppi Holding, società specializzata nella produzione e commercializzazione di chiusure metalliche e in altri materiali a uso civile e industriale messa in ginocchio dalla crisi economica particolarmente aggressiva con il mondo del mattone nel quale gravitava anche la srl olginatese dichiarata fallita nel 2013, a cinque anni dalla creazione quale continuazione della Greppi Antonio che già aveva fatto la stessa fine. Al centro dell'attenzione, a questo giro - con una sentenza di assoluzione già "portata a casa" dall'avvocato Renato Cogliati in relazione ad altro procedimento e udienza preliminare già fissata e poi rinviata in relazione invece al crack dell'impresa - vi era l'omesso versamento di ritenute dovute o certificate per gli anni d'imposta 2010, 2011 e 2012, fino al concorrere - per l'appunto - della cifra complessiva di 911.000 euro e spicci, somma già oggetto di sequestro preventivo operato dalla Guardia di Finanza su richiesta del sostituto procuratore Paolo Del Grosso che aveva così "blindato", dietro autorizzazione del Gip, un conto corrente presso la filiale della BCC di Carate con saldo attivo di mille euro, un'unità immobiliare in Merate e quote di partecipazione di cinque diverse srl.
Quest'oggi il difensore ha insistito per l'assoluzione dell'imprenditrice con casa a Merate, assoluzione questa volta non accordata dal giudice, con la sentenza allineata alla richiesta della Procura.
A.M.