Lecchese: dal 2010, 5.200 veicoli sono finiti in depositeria giudiziaria. 2.553 non sono stati ritirati

Nel comasco ci sono finite, recentemente, perfino due Lamborghini, incappate in un controllo di polizia mentre venivano spostate incautamente dallo show room ad una villa privata su strada pubblica senza essere state preventivamente immatricolate. Per quanto riguarda il nostro territorio vi sono transitate, solo per fare un esempio, le roulette abbandonate rimosse lo scorso anno dal campo nomadi del Bione e vi passano - mediamente - tre o quattro veicoli posti sotto sequestro alla settimana dalla sola PL  del capoluogo perché il conducente è stato "beccato" al volante sotto l'effetto di alcool o stupefacente oppure sprovvisto di copertura assicurativa o revisione senza contare poi le auto fatte rimuovere dopo l'accertamento di violazioni del codice della strada in materia di sosta o perché rappresentano veri e propri "rifiuti" su quattro ruote disseminati per la città: le depositerie giudiziaria che nell'immaginario comune sono "cimiteri" di mezzi di ogni tipo rappresentano invece un ambiente dinamico, con - almeno da noi - un consistente volume di entrate controbilanciate da un ottimo numero di uscite, in tempi celeri, dettaglio quest'ultimo che in cui Lecco eccelle a livello nazionale.

Per dare qualche numero, nella nostra provincia dal 2010 ad oggi - spiega Fiorella Lanfranchi, custode giudiziario acquirente e consigliere nazionale dell'Associazione Centri Soccorso Autoveicoli - sono stati presi in consegna la bellezza di 5.200 mezzi di cui 2.553 poi non ritirati dall'avente diritto ma di fatto "abbandonati" con spese di custodia e gestione a carico dell'Erario che, in un secondo momento, se rintracciabile, si rifà sul "trasgressore" il cui profilo molto spesso, purtroppo, coincide con quello del soggetto straniero "di passaggio" in città o in generale in Italia, intestatario di una molteplicità di "rottami" di modico valore che deliberatamente "scarica" dove capita, disinteressandosi delle loro sorte. In caso di mancato ritiro, decorsi i 10 giorni previsti dalla normativa, il veicolo in oggetto viene venduto al custode acquirente per essere destinato alla rottamazione o alla reintroduzione in circolazione oppure ancora per essere affidato alle forze di polizia per l'espletamento delle loro funzioni.

Fiorella Lanfranchi

"A Lecco vi è una forte sinergia tra la Prefettura, gli organi giudiziari, gli organismi accertatori il custode acquirente che permette di ridurre i tempi di giacenza, impattando meno sull'Erario" ha aggiunto Fiorella Lanfranchi, capofila di un raggruppamento temporaneo di imprese attraverso le quali si è creata una vera e propria rete capillare sul territorio provinciale con sette depositerie per garantire un servizio con i fiocchi sia in riferimento ai tempi di intervento sul luogo in cui deve avvenire la rimozione sia sotto il profilo della sicurezza  (con l'installazione di telecamere attive giorno e notte) nonché sotto il profilo di tutela ambientale, con attenzione nella prevenzione di dispersione di carburante e quant'altro di inquinante potenzialmente in grado di fuoriuscire da veicoli malconci o incidentati.

Ma facciamo un esempio per capire nel dettaglio dove si concentra il risparmio per lo Stato.
Vengo "palettato" da un agente che mi contesta la giuda senza copertura assicurativa. Devo provvedere alla custodia e al trasporto della mia macchina (ma anche eventualmente del ciclomotore, del camion e di qualsiasi altro mezzo) in luogo idonee non sottoposto al pubblico passaggio. Se ho un box o un qualcosa di simile sono a posto, altrimenti il veicolo viene affidato alla depositeria giudiziaria più vicina. In ogni caso, il trasporto deve avvenire, con carroattrezzi, nel più breve tempo possibile per non intralciare oltre misura il lavoro delle divise. Nel 40% dei casi in cui l'auto viene affidata al proprietario finisce per tornare a circolare senza che lo stesso abbia prima sanato la propria posizione: è provato. Per "portarla fuori" dalla depositeria, invece, in 10 giorni devo ottemperare al pagamento della sanzione amministrativa comminata a mio carico ed esibire poi un tagliando assicurativo della validità di almeno 6 mesi: il mezzo viene così dissequestrato e non mi resta altro che pagare le spese di recupero e custodia (in base alle tariffe ministeriali). Se tutto ciò non avviene, come detto, scatta la vendita.
Ma se non sono presente quando il mio "bolide" viene portato via? E' qui che la sinergia descritta pocanzi dà i suoi migliori frutti con una celere attivazione dell'iter per arrivare alla notifica al proprietario dell'avvenuto prelievo del suo mezzo e della giacenza dello stesso in depositeria. "A Lecco il tempo è minimo, rispetto al resto d'Italia". Un vanto non da poco, un lavoro a più mani tra Demanio, Prefettura, Forze dell'Ordine e Custode che funziona.

A.M.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.