Letture dei Promessi Sposi “in circolo” al Giovannino di Malgrate

Bruno Biagi
Il ristorante con albergo chiamato Giovannino è forse il più antico degli esercizi pubblici che si affacciano sul tratto terminale del Lario, di manzoniana memoria. Arnaldo Ruggiero, nel volume 3°, “Piccolo Mondo antico lecchese”, uscito nel 1978, scrive che “Nel 1909 o 1910 Filippo Nava, detto Giovannino, aprì a Malgrate un ristorante col nome Promessi Sposi, che divenne famoso. I fratelli Nava erano, in quel periodo, anche titolari del ristorante Commercio, in via Mascari-piazzetta del Pozzo, che diventerà poi il Caval Bianco (del popolare Guido Benaglio, detto Donda), dal 1928 sino alla sua chiusura avvenuta nel 1956. Entrambi i locali erano noti ed apprezzati per uno scelto menu e per pranzi o banchetti in ricorrenze o anniversari degni di nota della miglior società lecchese, in particolare dell’ambiente politico legato a Mario Cermenati. Lo stesso avvocato Ruggiero ricorda, sempre in “Piccolo Mondo antico”, che piatti eccezionali, o meglio piatto eccezionale, del Giovannino di Malgrate, con i fratelli Nava, è stato un risotto alla certosina, risotto con una valanga di delicatissima pompa di gamberi; la cronaca aggiunge che in quella serata anche la trota e le biscarde al crostone furono molto apprezzate.
I lettori dei Promessi Sposi al Giovannino saranno Franca, Monica, Gabriella, Gaby e Fortunato. Verranno lette pagine relative all’incontro di don Abbondio con i Bravi, i pareri di Perpetua, la notte degli imbrogli, ovvero il tentato matrimonio nelle ore delle tenebre presso la canonica di don Abbondio.
A.B.