Lecco: al Fiocchi 'crolla' un pezzo di lucernario in una delle aule in uso agli sfollati del Grassi, liceali pronti alla protesta

L'ingresso del Fiocchi
Nessun ragazzo è rimasto ferito ma lo spavento è stato davvero tanto e la rabbia è subito montata tra ragazzi e professori, già messi a dura prova in questi mesi dall'esilio forzato. Proprio oggi gli studenti hanno svolto un'assemblea e si è parlato ovviamente anche dell'accaduto. L'amarezza è palpabile: non sorprende dunque che si sia discusso anche di organizzare una manifestazione di protesta forte per raccontare ai lecchesi la situazione, fatta di tanti sacrifici e poche certezze. Tra le proposte anche un'azione dimostrativa come il blocco del traffico o una lezione a cielo aperto da tenere in piazza.
Lo sconforto è tanto: l'anno scolastico 2017/2018 non fa che portare brutte notizie per il Liceo Grassi dove venti aule continuano a rimanere chiuse in attesa che partano gli interventi di consolidamento e messa in sicurezza. Lo spostamento di parte delle classi al Parini e al Fiocchi ha creato disagi nell'organizzazione degli orari e non solo. Doveva essere una soluzione provvisoria per "tamponare" l'emergenza ma il tempo scorre veloce e il crollo del lucernario potrebbe essere la goccia che fa traboccare il vaso.

La sede del Liceo Grassi
A confermare le difficoltà è stato anche il Dirigente Scolastico che settimana scorsa ha inviato una missiva nella quale conferma come la situazione sia ancora sostanzialmente in alto mare, tanto da richiedere una mobilitazione: "Ritengo doveroso informare che a tutt'oggi non sono pervenute comunicazioni da parte delle autorità competenti, Provincia in primis, in merito all'inizio dei lavori di ristrutturazione delio stabile del Liceo Grassi. Nonostante gli auspici, le previsioni di poter ripristinare le normali attività all'interno del liceo entro fine dicembre sembrano sempre meno plausibili" si legge. "Sono dispiaciuto per la situazione di disagio in cui noi tutti, studenti, docenti e personale ATA; ci troviamo e il fatto che il sussistere di tali condizioni non dipenda dalla dirigenza del liceo non contribuisce a sollevarmi dalla preoccupazione sul futuro che ci attende. Nella piena consapevolezza che le famiglie stesse sono poco serene, invito il comitato genitori a organizzare una riunione per definire una linea operativa che possa anche concretizzarsi in una sollecitazione agli organi competenti a risolvere al più presto le condizioni ostative che impediscono l'avvio delle opere di ristrutturazione".
P.V.