Lecco: Aipa chiama a raccolta i pazienti in TAO
Come ogni anno l’A.I.P.A., l’associazione italiana pazienti anticoagulati, ha chiamato a rapporto volontari e tesserati per un momento formativo-informativo ospitato presso l’aula bianca della palazzina amministrativa dell’Ospedale Manzoni di Lecco.
Come testimoniato anche dalla foto a seguire, all’evento hanno preso parte, tra gli altri anche il sindaco di Lecco, dott. Verginio Brivio, il dr. Enrico Frisone direttore sociosanitario dell’ASST, la dr.ssa Nicoletta Erba, responsabile della struttura semplice emostasi e trombosi, la dr.ssa Michela Anghilieri, struttura complessa di oncologia, il dr. Franco Piovella, ricercatore e responsabile di progetti di ricerca presso l’ospedale San Raffaele di Milano e relatore a livello internazionale nonchè il dr. Marcellino Arturo Bianchi, medico di medicina generale. Nel gruppo era assente la dr.ssa Daniela Caprioli, psicologa volontaria che da anni rappresenta la colonna portante dell’associazione per pazienti e familiari; il suo intervento ha focalizzato l’accettazione delle patologie croniche, per una migliore qualità di vita.
Ha richiamato l’attenzione dei pazienti, poi, la possibilità del passaggio al medico di medicina generale e ai nuovi farmaci (NAO). Quest’ultimi non possono essere prescritti a tutti i pazienti in TAO e la valutazione viene fatta di volta in volta dai medici del centro emostasi e trombosi per ogni singolo paziente.
Il dr. Pivella, ha spiegato come i pazienti in terapia anticoagulante possano avere una vita normale citando alcuni campioni di varie discipline sportive, suoi assistiti, che sono stati e sono in terapia: alcuni di loro hanno vinto perfino delle medaglie d’oro in competizioni sportive. Questa testimonianza ha dato una sferzata d’ottimismo a molti presenti in cura.
Il futuro prossimo vede una drastica riduzione del riferimento dei pazienti ai centri TAO, attraverso i NAO e il passaggio ai medici di medicina generale, due fattori che possono migliorare la qualità di vita dei pazienti e dei loro familiari; anche in questo è presente l’A.I.P.A. nel partecipare alle varie sedute per valutare le iniziative da intraprendere per essere vicino ai soci e a tutti i pazienti in anticoagulati.
Al termine del convegno, volontari e pazienti, insieme alle loro famiglie, si sono spostati presso il Ristorante "Torrette" di Pescate per un ricco pranzo conviviale.
Come testimoniato anche dalla foto a seguire, all’evento hanno preso parte, tra gli altri anche il sindaco di Lecco, dott. Verginio Brivio, il dr. Enrico Frisone direttore sociosanitario dell’ASST, la dr.ssa Nicoletta Erba, responsabile della struttura semplice emostasi e trombosi, la dr.ssa Michela Anghilieri, struttura complessa di oncologia, il dr. Franco Piovella, ricercatore e responsabile di progetti di ricerca presso l’ospedale San Raffaele di Milano e relatore a livello internazionale nonchè il dr. Marcellino Arturo Bianchi, medico di medicina generale. Nel gruppo era assente la dr.ssa Daniela Caprioli, psicologa volontaria che da anni rappresenta la colonna portante dell’associazione per pazienti e familiari; il suo intervento ha focalizzato l’accettazione delle patologie croniche, per una migliore qualità di vita.
Ha richiamato l’attenzione dei pazienti, poi, la possibilità del passaggio al medico di medicina generale e ai nuovi farmaci (NAO). Quest’ultimi non possono essere prescritti a tutti i pazienti in TAO e la valutazione viene fatta di volta in volta dai medici del centro emostasi e trombosi per ogni singolo paziente.
Il dr. Pivella, ha spiegato come i pazienti in terapia anticoagulante possano avere una vita normale citando alcuni campioni di varie discipline sportive, suoi assistiti, che sono stati e sono in terapia: alcuni di loro hanno vinto perfino delle medaglie d’oro in competizioni sportive. Questa testimonianza ha dato una sferzata d’ottimismo a molti presenti in cura.
Il futuro prossimo vede una drastica riduzione del riferimento dei pazienti ai centri TAO, attraverso i NAO e il passaggio ai medici di medicina generale, due fattori che possono migliorare la qualità di vita dei pazienti e dei loro familiari; anche in questo è presente l’A.I.P.A. nel partecipare alle varie sedute per valutare le iniziative da intraprendere per essere vicino ai soci e a tutti i pazienti in anticoagulati.
Al termine del convegno, volontari e pazienti, insieme alle loro famiglie, si sono spostati presso il Ristorante "Torrette" di Pescate per un ricco pranzo conviviale.
Antonio Pisapia