Eretici, Santi e partigiani: Casto Pattarini racconta la sua casata in un libro 'storico'

Il professor (ed ex consigliere comunale) Casto Pattarini ha raccolto, in un anno e mezzo di lavoro, la storia della sua stirpe nel bel volume "C'era una volta in Lombardia... la Pataria, i Pattarini".
Uno dei capitoli centrali si intitola "Pattarini di tutto il mondo unitivi" e sembra proprio che l'invito sia stato accolto: in centinaia sabato pomeriggio hanno affollato il circolo Figini di Maggianico per assistere alla presentazione del libro tanto che si è dovuto trasformare i campi di bocce in un auditorium per accogliere tutti coloro che hanno voluto ascoltare il lecchese ripercorrere 1000 anni di storia attraverso i volti, i nomi e le vicende dei suoi omonimi.

Casto Pattarini

Antonio Pattarini, Virginio Brivio e Casto Pattarini

La sua una "casata" con una storia davvero particolare, che si lega a quella della Pataria, un movimento nato a Milano intorno al 1057 e che venne in seguito accusato di eresia: "i pattarini vennero perseguitati e non poche volte arsi vivi o morti" ha raccontato l'autore. "Abbiamo approfondito le vicende di quelli che dal 1100 portano cognomi che si richiamano almeno etimologicamente alla Pataria: Pattarini, Patarini, Paterini, Pattarino e simili. Questi cognomi nascono e si diffondo soprattutto nelle città e nelle campagne in cui era presente la Pataria, in particolare in Lombardia e nella Padania centrale".
Ma i veri protagonisti sono i Pattarini di Maggianico, il ceppo che ancora oggi è presente nel cuore del rione: "La prima notizia sicura della presenza di un Pattarini risale al 1544. Noi tutti Pattarini maggianichesi discendiamo da tale Matteo, nato intorno al 1460".
Attraverso un preciso lavoro di archivio, è stato ricostruito l'albero genealogico della famiglia, lungo 6 secoli di storia e di storie, fatti di trasformazioni epocali e di epopee quotidiane. Ed è proprio questa una delle forze del libro: non racconta solamente la vita di una casata, ma quella di un'intera comunità. E' una storia collettiva, raccontata attraverso i singoli protagonisti.

"I Pattarini di Maggianico sono un ceppo di gente normale, senza grandi nomi. Da almeno cinquecento anni nel quartiere, da settecento nel lecchese, quasi si mimetizzano nella loro comunità di villaggio, ma ne vivono le sofferenze e contribuiscono ai cambiamenti".
Sono tanti gli episodi e i personaggi che rivivono tra le pagine del volume. Si parte con la Pataria e si finisce nel '900. L'ultimo capitolo è dedicato infatti a Cesare Pattarini, partigiano. Nato e cresciuto a Maggianico, si trasferì poi a Brescia dove si abbracciò la Resistenza, unendosi alla 122^ Brigata Garibaldi. Venne ucciso nella battaglia di Sonclino, insieme al comandante Giuseppe Gheda e a 16 compagni. Aveva solo 15 anni.
La storia e la sua lotta rivivono nel libro grazie alla matita di Alessia Carissimi. Molti sono gli aneddoti e le curiosità. Nella storia dei Pattarini si segnalano anche due Santi - Arialdo ed Erlembaldo - ed un Papa, Alessandro II.
Anche Gramsci si è occupato di loro, facendo risalire l'origine del Rinascimento proprio alla Pataria ed alla sua ribellione a Chiesa ed Impero.

E' stata ricostruita anche la "dislocazione" dei discendenti della casata sparsi in giro per il nord Italia. Per l'occasione al circolo Figini di Maggianico sono arrivati anche i Pattarini di Mantova, originari della Val Trebbia.
In tanti - oltre a Casto Pattarini - hanno contribuito alla stesura del testo: Emilio Amigoni, Stefano Balbiani, Antonio Battaglia, Angelo Borghi, Danila e Giuliana Colombo, Francesco D'Alessio, Antonio Pattarini, Dora Sangalli, Michele Tavola, Giorgio Pattarini, Lucia Pattarini, Gino Spreafico, Alessia Carissimi e Stefano Milani.
"Questo volume racconta una grande e storica famiglia lecchese, ma rappresenta anche una grande opportunità per rileggere alcune pagine di storia della nostra Città con gli occhi di chi la abita e da sempre partecipa attivamente alle sue tante trasformazioni. E' un racconto di famiglia non solo dei Pattarini ma di tutti noi lecchesi innamorati e fieri della nostra appartenenza a questi luoghi e a questa storia"
ha  voluto sottolineare il sindaco Virginio Brivio.
Il libro sarà in vendita nelle principali librerie e presso il circolo Figini. Sulla copertina giganteggia una foto in bianco e nero: è lo stesso Casto Pattini, ritratto i 6 gennaio del 1968. Nella quarta di copertina è invece riassunto l'intero libro: 1000 anni di Pattarini e di storia raccontati attraverso 34 immagini.
P.V.
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