Nuova Lc-Bg: per il sindaco di Cisano è 'prioritaria'
La nuova Lecco-Bergamo non è solo il tunnel “San Gerolamo”. E’ previsto infatti anche un III lotto a Calolzio per la prosecuzione del percorso dall’uscita della galleria fino a Bisone poi un nuovo collegamento per by-passare l’abitato di Cisano Bergamasco dove la sp deve fare anche i conti con il passaggio a livello, spesso causa di incolonnamenti e traffico.
Proprio in questi giorni si è tornati a parlare di queste opere.
Il sindaco del comune bergamasco Andrea Previtali ha deciso infatti di scrivere al presidente della provincia orobica, Matteo Rossi, per chiedere di inserire nel nuovo PTCP (il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale) in fase di nuova stesura - quello in vigore ora è del 2004 - la programmazione della “tangenziale di Cisano” come opera prioritaria.
La variante è costituita da 2 lotti: il primo, interamente finanziato per 40 milioni di euro, prevede un nuova strada dalla zona industriale dove si trova il Mollificio Sant’Ambrigio fino a Marianna e poi alla strada che porta verso Villa d’Adda; il secondo invece – quello più “corposo”, ancora non finanziato – rappresenta il superamento vero e proprio di Cisano con un nuovo collegamento dalla nuova rotonda in Marianna fino a Pontida (zona Valletto).
Tornando invece in territorio lecchese, il senatore Paolo Arrigoni (ex sindaco di Calolzio) ha proposto un emendamento alla legge di bilancio in discussione a Roma con cui chiedo lo stanziamento dei 40 milioni di euro necessari per il lotto del Lavello che, per ora, è poco più che una riga rossa trattaciata sulla cartina geografica. Prevede in particolare che automobili e mezzi, uscendo dalla nuova galleria quando sarà ultimata, imbocchino una nuova “tangenziale” che – dopo aver superato anche la zona del cimitero e della ferrovia – sbuchi non lontano dal nuovo ponte Cesare Cantù.
"La completa, indispensabile ed indifferibile riqualificazione della Lecco-Bergamo deve passare anche attraverso la realizzazione del III lotto 'Lavello' in Calolziocorte. Per questo, oltre ai 9 milioni chiesti per il II lotto San Gerolamo che ha i lavori blocccati, in legge di bilancio ho presentato un secondo emendamento per chiedere al Governo lo stanziamento di 40 milioni necessari per finanziare totalmente il quadro economico dell'opera calolziese” ha annunciato il parlamentare della Lega Nord. "Il Ministro delle Infrastrutture - continua Arrigoni - accoglierà la proposta? Delrio terrà conto che il territorio della provincia di Lecco vanta un residuo fiscale di 1,8 miliardi di euro?".
Fino a quando non ci sarà questa variante, il traffico che arriverà in via Sassi a Calolzio con la nuova galleria dovrà transitare sul lungolago, sulla tangenzialina e poi fare ritorno in corso Europa.
Proprio in questi giorni si è tornati a parlare di queste opere.
Come sarà la viabilità in via Sassi a Calolzio quando sarà ultimato il tunnel della Lecco-Bergamo
Il sindaco del comune bergamasco Andrea Previtali ha deciso infatti di scrivere al presidente della provincia orobica, Matteo Rossi, per chiedere di inserire nel nuovo PTCP (il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale) in fase di nuova stesura - quello in vigore ora è del 2004 - la programmazione della “tangenziale di Cisano” come opera prioritaria.
La variante è costituita da 2 lotti: il primo, interamente finanziato per 40 milioni di euro, prevede un nuova strada dalla zona industriale dove si trova il Mollificio Sant’Ambrigio fino a Marianna e poi alla strada che porta verso Villa d’Adda; il secondo invece – quello più “corposo”, ancora non finanziato – rappresenta il superamento vero e proprio di Cisano con un nuovo collegamento dalla nuova rotonda in Marianna fino a Pontida (zona Valletto).
Tornando invece in territorio lecchese, il senatore Paolo Arrigoni (ex sindaco di Calolzio) ha proposto un emendamento alla legge di bilancio in discussione a Roma con cui chiedo lo stanziamento dei 40 milioni di euro necessari per il lotto del Lavello che, per ora, è poco più che una riga rossa trattaciata sulla cartina geografica. Prevede in particolare che automobili e mezzi, uscendo dalla nuova galleria quando sarà ultimata, imbocchino una nuova “tangenziale” che – dopo aver superato anche la zona del cimitero e della ferrovia – sbuchi non lontano dal nuovo ponte Cesare Cantù.
"La completa, indispensabile ed indifferibile riqualificazione della Lecco-Bergamo deve passare anche attraverso la realizzazione del III lotto 'Lavello' in Calolziocorte. Per questo, oltre ai 9 milioni chiesti per il II lotto San Gerolamo che ha i lavori blocccati, in legge di bilancio ho presentato un secondo emendamento per chiedere al Governo lo stanziamento di 40 milioni necessari per finanziare totalmente il quadro economico dell'opera calolziese” ha annunciato il parlamentare della Lega Nord. "Il Ministro delle Infrastrutture - continua Arrigoni - accoglierà la proposta? Delrio terrà conto che il territorio della provincia di Lecco vanta un residuo fiscale di 1,8 miliardi di euro?".
Fino a quando non ci sarà questa variante, il traffico che arriverà in via Sassi a Calolzio con la nuova galleria dovrà transitare sul lungolago, sulla tangenzialina e poi fare ritorno in corso Europa.
