Lecco: consegnati gli attestati ai membri dell'Associazione nazionale insigniti onorificenze cavalleresche
La sala del consiglio del Comune di Lecco, con il presidente Giorgio Gualzetti a fare da "padrone di casa", ha ospitato nella mattinata odierna l'annuale riunione della locale Delegazione ANIOC - Associazione nazionale insigniti onorificenze cavalleresche - che, nel corso del 2017, ha tagliato il traguardo dei 31 anni di attività sotto la guida del Gr.Uff. Giovanni Borroni. A quest'ultimo il compito di presentare il sodalizio e di introdurre ad uno ad uno i soci ai quali è stato riconosciuto un attestato.
Prendendo la parola dopo la dottoressa Marcella Nicoletti, Capo di Gabinetto, presente in sostituzione del Prefetto Liliana Baccari, il presidente del consiglio comunale Gualzetti ha speso infine parole profonde. Rivolgendosi ai membri del sodalizio lecchese, ha ringraziato l'associazione e ogni singolo membro "per quello che avete fatto e che fate, per i valori per i quali siete stati insigniti: rappresentate il passato ma anche garantite il presente e il futuro" ha sostenuto. "Il mio augurio è che possiate essere testimoni di valori per le giovani generazioni. Persone come voi possono essere ancora molto importanti per la nostra città".
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Per la categoria veterani sono sfilati il Cav. Ettore Mirri, cav. Carlo Panzeri e cav rag. Giuseppe Riva. Per i decani, sono stati premiati invece, cav. Salvatore Miceli, cav. Carlo Panzeri, cav. dott. avv. Antonio Giarletta, cav. Emilia Dell'Oro (Dama d'onore), cav. Uff. dott. Antonio Mulargia, cav. Uff. Albino Serra, cav. Uff. Bruno Benito Arrigoni e comm. Giancarlo Turba.L'attestato per il Gruppo Alpini Ana Lecco, ritirato dal presidente Marco Magni per mano del Gr.Uff. Giovanni Borroni
Attribuiti infine tre riconoscimenti con medaglia, con contestuale lettura delle motivazioni: il presidente Marco Magni ha ritirato l'attestato del Gruppo Alpini ANA di Lecco in occasione del 95esimo di fondazione mentre, per le energie profuse ciascuna nel proprio campo, sono state altresì applaudite la dottoressa Antonina D'Onofrio, direttore della Casa circondariale di Pescarenico e Giovanna Brambilla, numero uno della Croce Rossa. La prima si è detta non degna di ricevere il riconoscimento visto il suo ruolo di servitore dello Stato e dunque di dipendente delle Istituzione, valorizzando la generosità e l'altruismo di chi, nei più disparati settori, si spende per la collettività.La dottoressa Antonina D'Onofrio premiata dalla dottoressa Marcella Nicoletti, vicequestore
Giovanna Brambilla premiata da Luca Rota
"Dedico questo premio alle persone con cui lavoro tutti i giorni: da soli non si va da nessuna parte" ha sostenuto. Lo stesso concetto è stato ripreso poi dalla signora Brambilla, da decenni in prima linea tra le file dalla CRI: "non lo merito nemmeno io" ha sostenuto, annunciando di voler condividere l'attestato con tutti i volontari ed elogiando la figura del dottor Luca Rota, delegato cittadino dell'ANIOC nonché a sua volta a più riprese impegnato ovunque ci sia stato bisogno di supporto medico e non solo. In un concatenarsi di ringraziamenti, il camice bianco a sua volta, raccogliendo un pensiero già espresso dal Borroni, ha tenuto a ricordare l'amico Alessandro Staffelli, fratello del più celebre inviato di Striscia la Notizia, più volte al suo fianco nelle missioni umanitarie, in Italia quanto all'estero.Alessandro Staffelli
"E' mancato a soli 51 anni quest'anno" ha detto. "Sandro avrebbe meritato più di tutti il titolo di cavaliere" ha sostenuto altresì il presidente della Delegazione Lecchese ANIOC. "Per due volte la domanda è stata respinta, pur avendo Staffelli tutti i requisiti essendo stato un grandissimo volontario, vicino ai terremotati in Emilia e per sei mesi a L'Aquila, ai ragazzi di Chernobyl e in molti altri contesti". Sentito, dunque, il battimani riservato dalla sala ad una persona stimata, purtroppo prematuramente scomparsa.Prendendo la parola dopo la dottoressa Marcella Nicoletti, Capo di Gabinetto, presente in sostituzione del Prefetto Liliana Baccari, il presidente del consiglio comunale Gualzetti ha speso infine parole profonde. Rivolgendosi ai membri del sodalizio lecchese, ha ringraziato l'associazione e ogni singolo membro "per quello che avete fatto e che fate, per i valori per i quali siete stati insigniti: rappresentate il passato ma anche garantite il presente e il futuro" ha sostenuto. "Il mio augurio è che possiate essere testimoni di valori per le giovani generazioni. Persone come voi possono essere ancora molto importanti per la nostra città".
A.M.