
Il Tribunale di Lecco
E' andata esattamente come avevano prospettato le difese: nella mattinata odierna, a fronte di una richiesta di condanna a un anno di reclusione avanzata alla scorsa udienza dalla Procura, nella persona del Vpo Mattia Mascaro, il giudice monocratico Salvatore Catalano ha sollevato da ogni accusa gli imprenditori Marco Faiella e Andrea Pietro Caglio, gli unici due soggetti finiti sotto la lente della Guardia di Finanza nell'ambito dei un'indagine vertente sulla società sportiva Olginatese a non aver optato per il patteggiamento, sicuri di poter dimostrare la loro estraneità al supposto "sistema" messo a punto dal club calcistico articolato sull'emissione di una serie di presunte fatture per operazioni inesistenti nonché su somme incamerate sotto forma sponsorizzazioni e poi restituite - in contante - ai "sostenitori", con benefici per entrambe le parti. Il primo, che da giocatore aveva indossato la maglia bianconera, assistito dall'avvocato Cristina Scaccabarozzi è stato assolto perché il fatto non sussiste. Medesima la pronuncia del giudice per il secondo, difeso dall'avvocato Alessandro D'Addea, in relazione al capo d'imputazione relativo all'anno 2009. Caglio è stato altresì prosciolto per prescrizione del reato prima dell'esercizio dell'azione penale per quanto attiene invece il 2008. Come argomentato dal suo legale nel corso della propria requisitoria, ad inguaiare l'imprenditore sarebbe state le dichiarazioni auto-etero accusatorie dell'allora direttore generale dell'Olginatese Fabio Galbusera, ammesso, con una decina di altri soggetti, al patteggiamento. Non sarebbero emersi, però, nel corso dell'attività investigativa, ulteriori riscontri: a fronte infatti della movimentazione di imporantente liquidità da parte del club evidenziata dalla Fiamme gialle non vi sarebbero entrate attestate sui conti di Caglio, tra i pochi a non essere cliente dello studio del dirigente-commercialista e a non essersi nemmeno servito - al contrario degli altri - del meccanismo della riba. Oggi dunque per lui e per Faiella l'epilogo - positivo - della vicenda giudiziaria con la pronuncia del dr. Catalano.