Calolzio: il vigile assunto ''per sbaglio'' ora chiede l’annullamento del licenziamento

Sembrava archiviata l'incredibile vicenda del vigile assunto "per sbaglio" dal Comune di Calolziocorte per colpa di un errore di comunicazione da parte di Monza.
Gli strascichi tuttavia continuano e, anzi, il caso potrebbe approdare anche in in tribunale: Davide Sanfilippo, l'agente preso per una settimana nonostante non avesse mai superato il concorso necessario, ha deciso di rivolgersi ad uno studio legale chiedendo l'annullamento del licenziamento.
"Per ora non è stato formalizzato ancora un vero e proprio ricorso. Tuttavia ci è stata inviata una lettera da parte dell'avvocato del signor Sanfilippo con cui si contesta il licenziamento" ha spiegato il sindaco Cesare Valsecchi. "Siamo convinti che non ci siano assolutamente gli estremi perché questa richiesta possa venire accolta. Firmando il contratto, l'agente ha dichiarato di aver superato il concorso di Monza, cosa che è poi emerso essere falsa. Dunque si è trattato di una dichiarazione non vera e per lo stesso motivo crediamo che non debba essere corrisposto alcun compenso per i pochi giorni in cui è stato in servizio".
L'Amministrazione Comunale ha scelto di rivolgersi anch'essa ad un legale: toccherà all'avvocato Giovanni Liguori di Lecco, iscritto all'albo dei servizi legali del Comune di Calolzio con cui  ha già collaborato in passato in merito a problematiche attinenti il personale, il compito di studiare le carte e fornire un preciso parere in merito.
Il caso è davvero particolare e non aveva mancato di far discutere, venendo ripreso da tutti i media. Un episodio più unico che raro, da cui la necessità di un approfondimento legale. Una catena di errori ha fatto sì che per 7 giorni a Calolzio ci fosse in servizio un agente che non aveva i titoli necessari. Proviamo a ripercorrerli.
La colpa iniziale è del Comune di Monza cui Calolzio aveva chiesto di poter "attingere" alla graduatoria di un precedente concorso per agenti di Polizia Locale, una pratica usuale per evitare di dover imbastire - con i costi e i tempi del caso - una propria selezione. Dal capoluogo brianzolo è stato indicato il nome dell'agente Davide Roberto San Filippo e Calolzio - fidandosi e senza effettuare controlli più approfonditi - ha proceduto con l'assunzione.  Come sottolineato dal sindaco Cesare Valsecchi, lo stesso "quasi vigile" al momento di firmare il contratto non ha sollevato alcuna obiezione, nonostante fosse ovviamente a conoscenza di non aver superato la selezione necessaria. Dopo 7 giorni in servizio, durante i quali l'agente ha lavorato normalmente (e si apre anche l'interrogativo della validità delle sanzioni e dei provvedimenti eventuale presi in quel periodo), l'ufficio personale di Monza ha comunicato di essersi sbagliato: Davide Roberto Sanfilippo non risultava aver superato il concorso. Un errore madornale, causato da un'omonimia: nella graduatoria finale era presente infatti un altro Sanfilippo (che di nome fa però Franco), che invece aveva superato tutte le prove del concorso. 
Ora la notizia, altrettanto sorprendente, della richiesta dell'annullamento del licenziamento, con le relative spese legate alla consulenza legale.
Non è la prima volta che Sanfilippo ricorre contro un'Amministrazione Comunale: "Ci risulta che in passato abbia fatto un ricorso - poi respinto - anche contro il Comune di Desio " ha confermato il primo cittadino calolziese.
Paolo Valsecchi
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