Lecco: Aipa 'porta a pranzo' i suoi soci e i simpatizzanti

Ha registrato il “tutto esaurito” il tradizionale pranzo di Natale organizzato dall’AIPA (Associazione Italiana Pazienti Anticoagulati) presso il Ristorante Larius, sullo sfondo suggestivo del lungolago. A prendere posto a tavola sono stati infatti ben 106 ospiti: un numero esorbitante e positivamente sorprendente che ha costretto gli organizzatori a bloccare le iscrizioni dovendo tristemente dire di no a più di una trentina di persone desiderose di prendere parte al pranzo comunitario.

Nata nel 1994 con lo scopo di tutelare i diritti dei pazienti in terapia anticoagulante, l’associazione ha visto un cospicuo aumento dei suoi associati grazie anche all’ampio sguardo rivolto a svariate realtà del territorio esterne al sodalizio: l'attenzione per l’organizzazione ed il miglioramento dei servizi e dell’assistenza socio-sanitaria si è infatti unita alle “missioni” di molte altre associazioni lecchesi a favore di un progetto più grande ed ambizioso volto al benessere di tutte le persone anziane e di coloro che soffrono di problemi relazionali.

In armonia con questa spinta alla condivisione ogni anno vengono così proposti diversi corsi di fotografia, gite al mare e – come nell’occasione di sabato - pranzi sociali a cui possono prendere parte non solo i membri del sodalizio ma anche familiari e simpatizzanti.

Ai saluti di fine anno non hanno voluto mancare nemmeno il Presidente Antonio Alvaro e gli altri componenti del direttivo, i quali come regalo prenatalizio hanno organizzato una lotteria nata dalla generosità degli associati che hanno gentilmente offerto i premi in palio; tra questi, insieme ai tradizionali cesti natalizi, è stato pensato un “settore” specifico di premi dedicati ai più piccoli, in modo da fare un regalo a coloro che più di tutti percepiscono la magia e la gioia del Natale.

Tanti i successi ripercorsi con un sorriso e i traguardi ancora da conquistare che, esattamente ad un anno da oggi, saranno ricordati con la stessa gioia e lo stesso entusiasmo e probabilmente, come hanno ipotizzato gli organizzatori, in un ristorante più grande.
F.A.
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