La storia di Pescate e il Manzoni nell'opera di Umberto Riva, per i giovani

Dopo tanti anni di lunghe e intense ricerche, che lo hanno portato anche a valicare i confini del lecchese, Umberto Riva, pescatese DOC, rivolge un accorato appello ai giovani del territorio affinché la sua importante opera di ricostruzione della storia del suo paese non vada persa, ma anzi possa fungere da stimolo per successivi approfondimenti.


Appassionato filatelico, Riva ha conservato il suo “tesoro” – centinaia di cartoline, fotografie d’epoca, antichi francobolli e timbri – in diversi volumi custoditi presso la Biblioteca Civica di Pescate, dove attualmente sono a disposizione di tutti coloro che volessero consultarli per lo studio o per semplice interesse.


Un “tesoro” immenso, con il quale Riva ha voluto far rivivere il passato attraverso i volti, gli sguardi e le movenze di chi c’era, di chi ha vissuto in una Pescate completamente diversa da quella di oggi, minuziosamente descritta partendo dalla sponda a lago per arrivare fino ai monti.

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Una Pescate in cui c’erano ovunque campi coltivati a mais e frumento, orti, vigneti e prati, con al centro la “Cascina del Brena”. Una Pescate che ha visto sorgere – nei primi anni ’40, quindi in tempi relativamente recenti – la sua prima costruzione di rilievo, ovvero la Chiesa, in stile gotico, fortemente voluta, con fede e tenacia, dal primo parroco del paese, don Paolo Barzaghi.


Nonostante il passo sia un po’ rallentato dall’età, lo spirito e lo sguardo, lucido e attento, del signor Umberto sono sempre quelli di una volta: oltre alla storia e al passato di Pescate, ricorda ancora a memoria tutte le vicende e i personaggi de “I Promessi Sposi”, al centro di un’altra sua “impresa” con la quale, negli scorsi anni, ha allestito diverse mostre a Garlate, Vercurago, Erve e persino a Costa Imagna, nel tentativo di diffondere maggiormente la conoscenza del romanzo, ma soprattutto di parlare ai giovani e di stimolarli allo studio dell’opera attraverso un linguaggio nuovo, certamente diverso da quello dei libri scolastici, sempre basato sulla filatelia e quindi su cartoline, bolli e immagini in bianco e nero tratte da pellicole cinematografiche ormai piuttosto datate.


Benché il diretto interessato, con grande modestia, non lo voglia ammettere – “è solo il frutto di una mia grande passione per la storia e per la letteratura nostrane” – quello del signor Umberto appare davvero come un lavoro a 360 gradi, sicuramente meritevole di essere “rilanciato” e valorizzato a dovere. Chiunque volesse avere maggiori informazioni sul materiale raccolto e/o consultare i volumi può rivolgersi alla Biblioteca Civica di Pescate.
B.P.
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