Lecco: due colombe in cambio di un 'aiutino' dal funzionario Asl. Prime battute del processo originato all'inchiesta All Clean

Il Tribunale di Lecco
Due colombe pasquali. Parrebbero essere state due prelibatezze uscite dal suo forno a trascinare a giudizio Carlo Valerio, titolare di una panetteria nel centro di Lecco, a processo nell'ambito del fascicolo originato dall'indagine "All clean" portata a termine dalla Guardia di Finanza nel dicembre 2015 con l'emissione di due ordinanze di custodia cautelare e la denuncia, a piede libero, di una decina di soggetti tra i quali lo stesso commerciante. Hanno optato per non adire a riti alternativi, scegliendo la strada del dibattimento, convinti probabilmente di poter dimostrare la loro estraneità ai fatti in contestazione, anche gli esercenti Weijie Pan (avvocati Magnani e Crippa), Mostafa Elhawary (avv. D'Amico) e Elisa Mazzoleni (avv. Pelizzari) nonché il presidente dell'ordine dei geometri lecchesi Marco Tentori (avv. Pelizzari). Sono invece già usciti di scena, patteggiando, con altri, i due "fulcri" dell'attività investigativa ovvero il funzionario dell'Asl di Lecco Francesco Policaro (3 anni e 6 mesi) e l'imprenditore con "casa e bottega" in città Paolo Pozzi (2 anni e 6 mesi). Attorno al primo, stando all'impianto accusatorio sostenuto dal sostituto procuratore Paolo Del Grosso, si sarebbe incardinato un "sistema corruttivo", con utilità corrisposte in suo favore dai titolari di esercizi commerciali del lecchese presso i quali l'uomo, periodicamente, era tenuto a effettuare controlli sanitari, nella sua veste di pubblico ufficiale. L'attività investigativa - originata da una segnalazione alla Finanza da parte di un ex dipendente di un sushi bar al tempo aperto a Lecco - è stata quest'oggi brevemente sintetizzata in Aula - al cospetto del collegio giudicante con presidente Enrico Manzi e giudici a latere Salvatore Catalano e Nora Lisa Passoni - dal maresciallo Fabio Tondo che ha proposto, guidato dal PM, una panoramica citando le intercettazioni più salienti operate nel corso delle indagini nonché quanto annotato all'esito dei servizi di osservazione disposti per "controllare" i movimenti del dr. Policaro, "incastrando" conseguentemente anche coloro i quali avrebbero garantito "favori" all'uomo in cambio - ritiene la Procura - di vantaggi come l'essere informati preventivamente di sopralluoghi che avrebbero dovuto invece essere "a sorpresa".
Una cena gratis per 5 persone al già citato ristorante giapponese, una pizza presa a un take away di Vercurago senza metter mano al portafogli, cesti di prodotti alimentari recapitati in occasione di festività da una società di ristorazione di Lecco, del contante: queste le "prove" introdotte dall'operante a carico dei singoli imputati, oltre alle due colombe viste consegnate al delegato dell'Asl e al suo assistente fuori dalla panetteria del signor Valerio, unico a essersi sottoposto quest'oggi a esame, avendo la possibilità di spiegare la propria versione dell'accaduto. L'uomo ha così ricordato di aver ricevuto una prima visita di Policaro seguita a distanza di qualche mese da un'ispezione del NAS. I Carabinieri, indicando alcune prescrizione a cui dare seguito, gli avrebbero preannunciato nel giro di qualche mese il ritorno dell'ispettore dell'Asl, presentatosi effettivamente il 31 maggio, nel primo pomeriggio... previo  appuntamento preso con la compagna del prestinaio, sua conoscente da tempo. Da quanto raccontato dall'imputato, la scelta di fissare data e ora sarebbe stata legata a mera praticità: ai primi due accessi, non essendo lì di persona, sarebbe stato allertato dai propri dipendenti, dovendo raggiungere velocemente Lecco. Così facendo, invece, le verifiche si sono svolte con tranquillità, a negozio chiuso. "Non mi ha fatto sanzioni. Ma nemmeno il NAS" ha puntualizzato Valerio, ricordando come all'arrivo del funzionario diverse opere indicate dal nucleo antisofisticazione erano state compiuto e sì, vi era un vecchio macchinario che ancora risultava essere troppo sporco di olio ma per la sua vetustà nonostante venisse spesso lavato. Quanto ai dolci, ha confermato come - dopo aver ricordato "i vecchi tempi" - a optare per quell'omaggio sia stata la sua convivente, essendo la Pasqua ormai prossima. "Per fortuna oggi non ho portato le chiacchiere" ha scherzato, facendo scattare la reazione del sostituto procuratore che gli ha ricordato come non sia sua usanza avvisare gli indagati prima di andare a fare le perquisizioni, riportando la questione sul binario del "ti faccio un piacere per avere però qualcosa in cambio". Meglio soldi che cesti, nel caso specifico, per dirla con una battuta messa in bocca a Policaro (risultato essere in condizioni economiche non ottimali e affetto al tempo dal vizietto del gioco) da un ex dipendente della signora Mazzoleni. L'esame di quest'ultima e degli altri imputati che decideranno di rispondere alle domande poste dalle parti è calendarizzato per il prossimo 5 aprile.
A.M.
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