Lecco, il CAI Strada Storta guarda già alle elezioni del ’19: ‘serve davvero una svolta’

Renata Colombo, Elena Conti, Luisa Frigerio, Piera Paccanelli, Maria Enrica Spreafico e Dino Salvi: sono questi i sei soci del CAI Strada Storta di Lecco premiati nella serata di ieri, venerdì 16 febbraio, per aver raggiunto l’importante traguardo dei 25 anni all’interno del Club Alpino. La consegna dei simbolici riconoscimenti è avvenuta al termine dell’assemblea annuale convocata presso la sede di via Rovereto per trarre un bilancio dell’anno appena giunto al termine e “fare il punto” delle attività e gli appuntamenti previsti per il 2018.

Il presidente Luca Sala

“Quello di questa sera è un incontro importante per la nostra sottosezione, perché di fatto apre gli ultimi dodici mesi di mandato del Consiglio attualmente in carica” ha esordito il presidente Luca Sala. “Nel febbraio 2019 ci ritroveremo qui per eleggere i nuovi componenti del Direttivo, ma credo che sia fondamentale iniziare a lavorare fin da subito su questo fronte, senza dare nulla per scontato e magari cominciando ad avanzare proposte concrete per poter stilare un calendario ragionato e condiviso di eventi e iniziative: sono sempre più convinto della necessità di una svolta radicale, che consenta di creare finalmente un gruppo coeso, unito da una passione e da un interesse sinceri, in grado di dare vita a progetti importanti. Purtroppo negli ultimi tempi abbiamo spesso riscontrato una scarsa disponibilità da parte dei nostri soci, pochissimi dei quali si sono effettivamente rimboccati le maniche con impegno e costanza: è ora di cambiare registro, anche perché, se si lavora tutti insieme, il peso delle incombenze pratiche può calare drasticamente”.

Diverse le novità previste nel calendario di attività del 2018 del CAI Strada Storta, una delle tre sottosezioni del CAI di Lecco insieme a quelle di Ballabio e Barzio: tra queste la scelta di anticipare di un paio di settimane lo “storico” raduno al Suretta, in programma per il 15 aprile anziché, come da tradizione, per il Giorno della Liberazione o per il 1° maggio, che quest’anno coincidono con due “ponti” lunghi. In caso di maltempo, l’appuntamento slitterà al 22 aprile. Cambierà, poi, anche il percorso della gita in Erna in memoria di Pino Negri del 24 giugno, durante la quale i partecipanti avranno l’occasione di affrontare sentieri un po’ “insoliti”, così come la meta dell’uscita di luglio, che consisterà in un’escursione sulle Dolomiti (Sassolungo e Sassopiatto) invece che su un ghiacciaio. A causa dell’assenza – ormai costante – di un gruppo di organizzatori, non è stato inserito nemmeno nel calendario 2018 il campeggio estivo, una piacevole consuetudine ormai “relegata” nel passato, per la grande delusione degli alpinisti “storici”.

I premiati (o i loro “delegati”) insieme al presidente Luca Sala e ai soci Renato Zoli, Gabriella Dell’Oro e Osvaldo Corbetta

“Da circa un anno siamo parte della “conferenza stabile” di tutte le sezioni provinciali del CAI, all’interno della quale è stata creata un’apposita commissione per il rilevamento, la catalogazione e la gestione del sistema dei sentieri del nostro territorio, nell’ottica di creare una vera e propria rete in grado di rispondere tanto alle richieste del turismo, quanto a quelle del soccorso in montagna” ha proseguito Sala. “Si è così costituito un tavolo tecnico con tutte le associazioni della Città di Lecco, nel quale il nostro sodalizio è rappresentato da Gianni Gattinoni: a noi, in particolare, sono stati affidati il Sentiero Spreafico e il primo tratto del Rotary. La prima fase operativa prevede la sostituzione della segnaletica e lo svolgimento di alcuni lavori di manutenzione, naturalmente in conformità con le nuove normative: sarebbe bello, quindi, procedere fin da subito con qualche giro periodico di “perlustrazione”, magari in piccoli gruppi”.
Dopo l’approvazione del rendiconto finanziario del 2017, presentato da Osvaldo Corbetta, l’assemblea della sezione si è conclusa con un rinfresco in compagnia: una festa, quella del CAI Strada Storta, parzialmente “guastata” dalla tragica scomparsa, avvenuta soltanto poche ore prima, dei due giovani tecnici del Soccorso Alpino Giovanni Giarletta ed Ezio Artusi, traditi proprio da quelle montagne che – proprio come i soci del Club di Lecco – avevano tanto amato.
B.P.
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