'Ndrangheta al Nord: arrestato Addisi, padrino della figlia di Palermo. Consigliere a Rho si dimise per un'intercettazione

Ernesto Palermo
Si legge infatti nell'ordinanza di custodia cautelare di Metastasi:
"In accordo con TROVATO Mario PALERMO Ernesto pur appartenendo a diversa forza politica si offre di procurare voti alla candidata per il PDL al Consiglio comunale di Milano MOIOLI Maria Mariolina, mettendole a disposizione il proprio bacino elettorale e quello di altri politici in collegamento con famiglie calabresi come il già citato OLIVERIO Antonio e ADDISI Luigi Calogero".
Quest'ultimi sono cognati tra loro, essendo Oliverio - ex assessore provinciale a Milano ai tempi di Penati e a sua volta attualmente a processo a Lecco nell'ambito del procedimento penale ingenerato dal crack della Perego Strade e dunque dall'operazione Infinito - marito di Rosaria Corsaro, sorella di Annunziata moglie di Addisi.
"L'offerta di voti da parte di PALERMO Ernesto avviene attraverso GHEZZI Silvia, esponente politico lecchese in contatto con responsabili della campagna elettorale della MOIOLI" prosegue poi l'ordinanza. "PALERMO chiede in contropartita dapprima denaro e successivamente appoggio elettorale con raccolta di voti in favore della sorella PALERMO Fiorella, candidata alle elezioni comunali di Cosenza . Tra i candidati alle amministrative del Comune di Cosenza risulta infatti PALERMO Fiorella, sorella di Ernesto, inserita nella lista elettorale "Occhiuto Sindaco: Popolari e Liberali Cosenza" con capolista MORRONE Luca".
Ecco quindi la telefonata costata la poltrona a Addisi che, tra l'altro, sempre da quanto si è appreso dalle intercettazioni, sarebbe anche stato padrino della figlia di Palermo avendola tenuta a battesimo durante la cerimonia religiosa svoltasi in Calabria come l'ex consigliere lecchese racconta in una conversazione a Antonello Redaelli, conversazione in cui - nota di colore - i due sostengono che Mario Trovato non abbia lo stesso carisma del fratello Franco tanto da far affermare ai due interlocutori: "se ci fosse ancora lui..."
- Telefonata n. 2541 del giorno 27/04/2011, ore 10:42:20 intercettata sull'utenza n. 3495781131 (R.R.I.T. 852/11) in uso a PALERMO Ernesto . La conversazione intercettata intercorre, in lingua italiana tra PALERMO Ernesto e ADDISI Luigi e diretta all'utenza n. 3485503280. PALERMO Ernesto per ADDISI L uigi Calogero: (in sottofondo: si sente GHEZZI Silvia che parla con PALERMO Ernesto ).
ADDISI Luigi Calogero: Pronti!
PALERMO Ernesto: Oh caro compare mio come state?
ADDISI Luigi Calogero: Ernesto ti ho mandato gli auguri, li hai ricevuti?
PALERMO Ernesto: Eh?
ADDISI Luigi Calogero: Li hai ricevuti gli auguri di Pasqua?
PALERMO Ernesto: Mi hai mandato gli auguri per Pasqua?
ADDISI Luigi Calogero: Con questo telefono qua te li ho mandati.
PALERMO Ernesto: Ma va che non mi è arrivato nessun... ti sei diment... non dico di me ma ti sei dimenticato della tua figlioccia, guarda, è...
ADDISI Luigi Calogero: Te li ho mandati, te li ho mandati il giorno di Pasqua.
PALERMO Ernesto: È vergognoso, ha detto che quando ti vedrà ti chiederà minimo di comprarle la macchina, perciò tieniti pronto [ride] .
ADDISI Luigi Calogero: Allora sono pronto.
PALERMO Ernesto: Sei pronto! Ascoltami, me la dai una mano su Milano? Personale. Alle elezioni.
ADDISI Luigi Calogero: Perché ti sei candidato da qualche parte?
PALERMO Ernesto: Tu me la dai una mano personale? serve a me per una persona .
ADDISI Luigi Calogero: Va bene.
PALERMO Ernesto: Me la dai? ci posso contare?
ADDISI Luigi Calogero: Va bene, va bene.
PALERMO Ernesto: Ti dico pure chi è, la Mariolina Maioli [f. c. GHEZZI Silvia lo corregge dicendo "Moioli"] . MOIOLI . [f.c. GHEZZI Silvia dice " Tutti dicono Maioli! "] . Hai capito chi è? la conosci?
ADDISI Luigi Calogero: Va beh, non la posso vedere però va bene .
PALERMO Ernesto: Eh non la puoi vedere, per me lo devi fare cazzo! lo so...
ADDISI Luigi Calogero: Lo faccio per te ma mi fa schifo quella persona però avanti, va bene, ok .
PALERMO Ernesto: Me lo fai?
ADDISI Luigi Calogero: Sì!
PALERMO Ernesto: Ci conto? mi dai la tua parola?
ADDISI Luigi Calogero: La mia parola, sì.
PALERMO Ernesto: Va buò, ok.
ADDISI Luigi Calogero: Ok?
PALERMO Ernesto: Ci vediamo, ciao. Ti vengo a trovare.
ADDISI Luigi Calogero: Ciao.

Calogero Luigi Addisi
Investita in pieno poi nell'inchiesta, condotta dal Ros con i magistrati Francesca Celle e Paolo Storari, anche la famiglia Galati, radicata nel comune di Cabiate in provincia di Como. E ancora una volta è una speculazione edilizia a offrire uno spaccato di vita interna delle cosche. Ricostruisce così l'accaduto l'articolista di La Repubblica: "C'è un terreno di Rho, frazione di Lucernate, e i boss fanno arrivare al costruttore Franco Monzini, anche lui arrestato per concorso esterno, 300mila euro, «un mazzettino» in banconote da 500. E sia nel passaggio di denaro sia come copertura politica compare Luigi Addisi. Si spende in consiglio comunale per favorire la cooperativa Quadrifoglio: il terreno diventerà edificabile". E ancora: "Secondo l'indagine due aziende del settore edile, gestite da familiari, sono di Giuseppe Galati, e hanno preso alcuni subappalti per i cantieri della Tangenziale Est Esterna di Milano (Teem), una delle grandi opere connesse a Expo 2015. Ma c'è di più. Un'impresa di Galati ha avuto addirittura la certificazione antimafia" per lavorare in due subappalti del valore di "450mila euro", ha spiegato il procuratore aggiunto Boccassini. Il procuratore capo Edmondo Bruti Liberati ha chiarito "ci sarà una segnalazione alla prefettura, che ha già svolto un lavoro imponente per l'Expo". L'inchiesta ha colpito anche altri interessi dei Galati, dal negozio di compro oro a quello di sigarette elettroniche, entrambi a Cantù, intestati al figlio e alla moglie del boss".
Insomma per mutuare l'espressione usata oggi dalla Bocassini, da Infinto "non è cambiato nulla".
A.M.