Furto di un portafoglio durante un passaggio. Mannarino in tribunale

E' finito a processo per il reato di furto, Vincenzo Mannarino. Secondo il quadro accusatorio ancora tutto da provare, il calolziese - tradotto stamani dal carcere di Pescarenico in tribunale dove è comparso al cospetto del giudice monocratico del tribunale di Lecco Nora Lisa Passoni - avrebbe rubato il portafoglio ad una concittadina che gli aveva dato un passaggio sino alla stazione, accontentando una sua richiesta. ''Sul sedile c'erano alcuni documenti ed effetti personali tra cui il mio portafoglio'' ha spiegato la donna, escussa quest'oggi in aula in qualità di teste. ''Quando siamo arrivati nel tunnel della stazione, lui è sceso e poco dopo mi sono accorta che il portafoglio non c'era più. L'ho cercato ovunque, anche sotto il sedile, ma non c'era''.
La donna a quel punto ha rincorso l'imputato, ma lui ha negato di essere l'autore del furto, che la vittima ha subito denunciato ai carabinieri, indicando i propri sospetti nei confronti del calolziese. All'interno del portafoglio, trovato poi nei giorni successivi in Via Nullo a Calolzio, ovviamente vuoto, c'erano i documenti della donna, oltre ad una somma di circa 200 euro e ad alcuni anelli di scarso valore. C'era poi il bancomat che la proprietaria ha dovuto ovviamente bloccare, con gli evidenti disagi connessi anche al rifacimento dei documenti. Chiusa l'istruttoria, il pubblico ministero Pietro Bassi ha chiesto la condanna dell'imputato alla pena di sei mesi e al termine dell'arringa dell'avvocato difensore Elisa Sarti, il giudice Passoni ha rinviato il procedimento per la sentenza finale. 
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