Lecco: l’attore Kaspar Capparoni in aula racconta la sua ''verità'' su famiglia e figli

Kaspar Capparoni
Forse ci ha visto bene il dottor Gian Marco De Vincenzi che, dall'alto della sua esperienza, dopo aver chiesto se, nel lasso di tempo intercorso dalla precedente udienza a quest'oggi, fosse stato possibile giungere a una soluzione bonaria della vicenda, ha definito la stessa come "veramente straziante". Perché in effetti, se non vi fosse di mezzo un vip e un articolo di giornale, ci troveremmo davvero a fare i conti con una delle tante saghe famigliari che approdano in Tribunale, con scambio di accuse reciproche a più riprese tra il lui e la lei di una "coppia scoppiata". Parte offesa del processo per diffamazione a mezzo stampa ripreso in data odierna presso il Palazzo di Giustizia di Corso Promessi Sposi è però il popolare attore Kaspar Capparoni che ha adito alle vie legali per tutelare la propria immagine a suo dire danneggiata da un articolo apparso sul settimanale Di Più nel giugno del 2009. Imputati nel procedimento il cui fascicolo è nelle mani del viceprocuratore onorario Mattia Mascaro sono dunque il giornalista che ha firmato il pezzo, il direttore responsabile del periodico specializzato in gossip e l'ex moglie del Capparoni "fonte" di quanto riportato nel testo andato in stampa (presso la Elcograf di Brivio, da qui la competenza territoriale del Foro di Lecco) senza che all'attore venisse offerta la possibilità del contradditorio, come egli stesso ha sostenuto rispondendo alle domande poste dall'accusa, dal proprio legale e dai difensori.

Voce impostata, il Lorenzo Fabbri della serie tv il Commissario Rex, ha spiegato come nell'articolo fossero a suo dire contenute "dichiarazioni fuori dalla realtà" asserendo di essere stato tratteggiato come "un genitore poco presente, disinteressato alla vita dei figli" e di essere stato tirato in ballo per una vicenda giudiziaria che nel testo sarebbe stata fatta passare come recente e che l'attore porta indietro nel tempo, addirittura al 2003 anno della fine della sua relazione con la prima moglie, sposata nel lontano 1991 e madre dei suoi primi due figli. "Io purtroppo vivo d'immagine" ha sostenuto prima di essere incalzato dai quesiti posti direttamente dal giudice che ha passato in rassegna uno dopo l'altro i passaggi del pezzo giornalistico inseriti nei capi d'imputazione. "Nell'articolo si dice che i suoi figli avrebbero saputo della nascita di un fratellino dai giornali. E' così?" ha quindi esordito il dottor De Vincenzi ricevendo risposta negativa da Capparoni che ha ricordato di aver annunciato l'arrivo del primo dei due bimbi avuti dalla seconda consorte alla sua primogenita Sherazade durante una passeggiata in giardino per poi affrontare la questione con la ragazza (oggi 22enne) e suo fratello Joseph Henry (13 anni) dinnanzi a Veronica Maccarone che da lì a 6 mesi l'avrebbe reso padre per la terza volta. "Si dice anche che si limita a dare alla sua ex moglie solo 1.500 euro per il mantenimento, è così?" ha ripreso il giudice con il teste che ha sostenuto che quella era, al tempo, la cifra pattuita "ingrossata" comunque dalle spese extra sostenute per le esigenze dei due ragazzi, dalla scuola allo sport. Infine un accenno anche alla vicenda giudiziaria descritta nel pezzo pubblicato da Di Più, che ha scoperchiato una serie di denunce presentate dalla prima moglie contro l'attore "per violenza in famiglia e sequestro di persona", per citare le fattispecie di reato a cui ha fatto riferimento lo stesso Capparoni, imputazioni da cui sarebbe, sempre a suo dire, stato scagionato. "Sono stato condannato solo per quello che lei ha definito uno schiaffo ma che era un tentativo di divincolarmi da un morso, non refertato" ha poi aggiunto, venendo "contestato" in fase di controesame da uno dei legali difensori. Spiegando come, dal testo pubblicato sul settimanale, sia stato ferito maggiormente dalle affermazioni circa il suo essere un padre "distante" l'artista romano ha voluto sottolineare di aver un "rapporto piuttosto quotidiano con i miei figli", non risparmiando una stoccata nei confronti della prima moglie (non presente in Aula) tacciata di aver detto a Joseph Henry che i figli avuti da Kaspar da Veronica Maccarone siano dei "bastardi".

"Non avrei mai fatto dei bambini con un uomo che non ha interessi per i propri figli" ha dichiarato invece la Maccarone stessa, sentita come teste di parte civile. "Per Kaspar non ci sono differenze tra i figli di un matrimonio e quelli dell'altro".

Il processo è stato aggiornato al 20 gennaio, quando saranno sentiti i testi residui e eventualmente gli imputati.
A.M.
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