Calolzio, "Fò l'ort, sò fort": pollice verde per i piccoli alunni della scuola materna di Foppenico

"L'orto è una vera e propria metafora della scuola: si semina, si accudisce, si nutre e alla fine si raccoglie". È con queste parole - unite ad un originale percorso di istantanee e didascalie - che l'iniziativa "Fò l'ort, sò fort" ha spalancato questa mattina le sue porte al pubblico calolziese, inaugurata dal rigoglioso Orto di Pace sbocciato nel cuore della Scuola dell'Infanzia di Foppenico. 

Nato sotto il duplice segno di contadinanza ed armonia, il progetto portato avanti con instancabile dedizione da insegnanti ed alunni si è collocato all'interno della manifestazione "Lenta-Mente", volta alla sensibilizzazione circa il bisogno di "coltivare la lentezza rispettando i ritmi naturali dei bambini": come suggerito dalla "Pedagogia della Lumaca" dell'esperto Gianfranco Zavalloni - opera alla quale si è ispirato l'intero programma - alla scuola contemporanea è infatti affidato il compito di opporsi a quel clima di frenetica accelerazione storica che la caratterizza, promuovendo al contrario delle proposte che educhino all'attesa e alla pazienza.
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Quale idea, dunque, poteva rivelarsi migliore di un orticello ideato e realizzato interamente dai bambini dal suo abbozzo iniziale con carta e penna fino allo spuntare della prima florida fogliolina?  È così che, in un misto di titubanza e sfrenato entusiasmo, i piccoli contadini improvvisati  hanno iniziato il loro progetto didattico dal pollice verde, affiancati da maestre, genitori, nonni volonterosi e addirittura due giovani richiedenti asilo dell'Associazione Comunità calolziese "Il Gabbiano" - Barros e Modou - che si sono offerti di dare una mano nelle fasi più pratiche; a supervisionare il tutto, infine, una giardiniera di Calolzio e un architetto, che hanno rispettivamente guidato gli alunni in un'infarinatura generale delle tecniche di floricultura e di quelle legate progettazione. 

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È stato proprio durante la fase iniziale di stesura del "prospetto architettonico" che i bimbi hanno potuto sbizzarrirsi con la fantasia, chi suggerendo di realizzare grandi orti rotondi, chi immaginandoli a forma di cono gelato, triangolari o ancora a forma di treno. Dopo aver testato l'efficacia delle idee raccolte in una versione bidimensionale del proprio orto creata con materiali da recupero e tubi di cartone, per i piccoli contadini è così arrivato il momento di dedicarsi alla pittura con il "flatting" e al carteggio del legno, in un percorso accidentato da errori e modifiche, che ha però condotto all'agognato risultato finale: un enorme Orto di Pace costituito da una vasca quadrata, una triangolare, quattro vasche rotonde, altre quattro rettangolari e per finire una lunga vasca "a treno" simile ad un lungo tronco in fiore. 

Un'iniziativa intrisa di impegno e cura per i dettagli che non solo ha reso orgogliosi i più piccoli ma, proprio oggi in occasione della sua inaugurazione ufficiale (caduta, tra l'altro, il giorno del 50° anniversario di fondazione della Scuola d'Infanzia italiana), ha conquistato anche il cuore di tutte le famiglie accorse per il tanto atteso taglio del nastro. E per quanto riguarda il futuro del piccolo ritaglio di verde? "Ora inizia tutta la parte di cura dell'orticello" ha spiegato la docente Silvia Di Cioccio. "I bambini hanno proposto di consegnare gli ortaggi una volta maturi alla cuoca per cucinarli e mangiarli durante la mensa, e l'idea ci è subito piaciuta. Un'altra possibilità sarebbe invece quella di aprire l'orto alla comunità per poi donare alcuni dei suoi prodotti a chiunque fosse desideroso di assaggiarli". 

Travestiti con camicie a quadri, stivaletti di gomma e bandane variopinte i giovanissimi "giardinieri" di Foppenico hanno quindi proseguito la mattinata festosa mostrando a mamma e papà il frutto del loro lavoro e cimentandosi nei tre laboratori all'insegna della natura organizzati nel cortile: una prima attività dedicata alla realizzazione di simpatiche "polpette" di semi e argilla, una seconda improntata alla costruzione di simpatici spaventapasseri che andranno ad abbellire l'orticello e da ultimo il laboratorio percettivo "tra sensi e natura" in cui per l'ennesima volta grandi e piccoli hanno potuto riscoprire il profondo ed ancestrale legame con la terra. 
F.A.
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