1988: la fiaccola da Bormio a Lecco per i 140 anni della città
La festa lecchese della prima domenica di ottobre dell’anno 1988 è stata dedicata ai 140 anni di Lecco città (1848-1988). E’ stata una camminata con fiaccola avvenuta un decennio prima di quella del 150°, dal Museo del Risorgimento di Milano al palazzo civico di Lecco. Nella serata di vigilia, sabato 1° ottobre, partiva da Bormio la fiaccola portata dal gruppo marciatori di Pian Sciresa, in Malgrate, lo stesso che ha realizzato la fiaccolata del 150° da Milano.

I marciatori di Pian Sciresa in attesa della partenza
Il tracciato del 1988 ripercorreva in senso contrario l’itinerario dei 280 volontari lecchesi accorsi a Bormio e saliti sino alla quarta cantoniera dello Stelvio, rispondendo all’appello del Governo provvisorio di Lombardia che cercava nuovi reparti di combattenti per sventare un possibile attacco austriaco sul fronte dello Stelvio, con discesa verso valle. La fiaccola venne accesa presso lo storico Kuerc, il cuore di Bormio, sotto l’antica Torre delle Ore.

L’accensione della fiaccola
Era presente in sindaco di Bormio, senatore Francesco Forte, ministro in Governo della Repubblica. Assistevano alla cerimonia anche diversi lecchesi di casa nell’alta valle per ogni fine settimana. La partenza della fiaccola staffetta, per un tracciato di 155 chilometri, venne benedetta dall’arciprete di Bormio, don Antonio Della Bella, con parenti lecchesi in quartiere Pescarenico. Il via venne dato con le ombre della sera già calate sulla valle e commovente fu il passaggio della fiaccola lungo il tracciato ghiaioso ai bordi del laghetto di Pola, sotto le pareti del monte Coppetto, che nell’estate precedente 1987 aveva visto una incredibile immensa frana che provocò decine di vittime.

Il saluto del sindaco di Bormio, senatore Francesco Forte
In quella sera di autunno 1988 erano ancora ben visibili le incredibili distruzioni provocate dall’enorme frana, che aveva sconvolto la valle dell’Adda alla periferia meridionale di Bormio. Il vice sindaco di Bormio, Giuseppe De Lorenzi, aveva affiancato il primo tedoforo di Pian Sciresa, sino alla zona del Alù, al confine comunale con Valdisotto. Pochi chilometri più avanti, l’ormai solitario staffettista fece brillare la fiaccola nella notte lunare del monte Coppetto, fra macigni e detriti, che avevano devastato anche le poche case della solitaria frazione di Aquilone, lasciando miracolosamente intatto il campanile dello sperone di San Bartolomeo.

La benedizione dell’arciprete don Antonio Della Bella
Nelle ore della vigilia di una festa c’era un ricordo triste, pesante, per una tragedia ancora viva del 28 luglio 1987. La fiaccola staffetta di Pian Sciresa superò la distanza di 155 chilometri nel tempo complessivo di 16 ore, arrivando in piazza XX Settembre nel pomeriggio del 2 ottobre, accolta dal sindaco di Lecco Giulio Boscagli, da rappresentanti della Giunta e del Consiglio Comunale di Lecco, nonché da esponenti dell’Amministrazione Provinciale di Sondrio e di Comuni valtellinesi.

I marciatori di Pian Sciresa schierati all’arrivo di piazza XX Settembre
L’arrivo ebbe una cerimonia di contorno nell’attesa ed anche subito dopo, presenti la Filarmonica di Bormio 1893, il gruppo folk di Teglio, il Corpo musicale Alessandro Manzoni di Lecco, il complesso folcloristico “L’allegra brigata” di Mandello Lario. Parlarono il sindaco di Lecco, Giulio Boscagli, il presidente della Provincia di Sondrio Roberto Marchini, il consigliere Ignazio Bonacina (lecchese originario di Galbiate), il sindaco di Bormio senatore Francesco Forte, il vice sindaco di Sondrio Carlo Zanessi. Bormio portò a Lecco dall’alta valle la sua Filarmonica datata 1893, come ricordò il segretario Cecco Pedranzini.

Il sindaco di Lecco Giulio Boscagli con la fiaccola, affiancato dal presidente della Provincia di Sondrio, Roberto Marchini, e dal sindaco di Bormio Francesco Forte
Il complesso, ricco di 60 elementi, indossava i costumi dei pastori della “magnifica terra” e delle sue valli, quando l’allevamento di bestiame e l’agricoltura erano l’unica fonte di attività economica, insieme al commercio legato al passaggio dei mercanti. Bormio era ancora lontana dallo scoprire la sua ormai consolidata vocazione turistica.

La filarmonica 1893 di Bormio a Lecco per il 140°
Quella manifestazione dei primi giorni di ottobre 1988, con il sapore della storia, fece sì che due “terre” che si ritenevano lontane, scoprissero che potevano essere sorelle.
Aloisio Bonfanti